Domanda
Buongiorno, ho un bimbo di 12 mesi molto socievole e vivace. Fin ora ho avuto la fortuna di poter stare con lui ma a settembre dovrò rientrare al lavoro. Le scrivo perchè sono molto indecisa tra asilo nido e baby sitter.
Entrambe le soluzioni hanno per me lati positivi e negativi ma quello che le domando è questo: a livello psicologico che impatto puo avere l’asilo nido su un bimbo di 18 mesi? In modo particolare mio figlio è un bambino che non riesce a stare neanche 10 minuti da solo ha sempre bisogno di attenzione e considerazione, di contatto e affetto. Inoltre, dovessi optare per il tempo pieno al nido in ogni caso nei weekend avrei bisogno di una baby sitter. È troppo per un bimbo cosi piccolo abituato a stare sempre con la mamma?
Risposta
Cara Valentina,
secondo il mio parere, tutti gli esseri umani hanno una predisposizione innata alla socialità.
I bambini hanno necessariamente bisogno di contatti fisici per sviluppare, nel loro percorso di crescita, dei buoni legami sociali ed emotivi.
Il tuo bimbo a 18 mesi sarà pronto per vivere un’esperienza educativa costruttiva e positiva nel nido d’infanzia.
Stai tranquilla.
In un ambiente formativo come il nido, il piccolo riceverà tanti stimoli e avrà modo di imparare a relazionarsi con i coetanei, gestire i conflitti, condividere i giochi, rispettare il turno, condividere l’affetto dell’educatrice con gli altri bimbi, etc.
Io ti suggerisco di scegliere un contesto sociale, per dare l’opportunità a tuo figlio di crescere in modo più armonico, piuttosto che farlo crescere solo con una baby sitter.
Poi, se dovrai comunque farti aiutare da una “tata”, stai attenta a non inserirlo al nido e contemporaneamente affidarlo nel weekend a una terza persona.
Troppi cambiamenti tutti insieme potrebbero destabilizzarlo.
Allora ti suggerisco di iniziare a cercare sin da ora una valida persona che possa sostituirti nei fine settimana da settembre.
Dopo averla trovata, la proponi al tuo bimbo e se lui gradisce la sua presenza, prova a lasciarlo anche un paio di volte la settimana per un’ora circa.
Se inizi a lasciarlo, anche per poco tempo, lo abitui già al distacco, rendendolo più autonomo e sereno nella gestione della separazione dagli affetti più importanti.
A settembre quando inizierà il nido potrai già godere dell’aiuto della baby sitter e il tuo bimbo riuscirà a gestire anche il distacco dalla mamma e dal papà in modo meno traumatico.
Ti abbraccio e buona scelta.
Se posso aggiungere, a quanto detto dalla dott.ssa (premetto: aggiungo in qualità di MAMMA e non di esperta/dott.ssa o simili. Se la cosa ti fa stare più tranquilla, puoi sempre pensare a una dimensione sociale più ridotta del nido: io per esempio sono soddisfattissima del nido in famiglia (alias tagesmutter) che mio figlio frequenta da quando aveva 5 mesi e mezzo. Sono al massimo 5 bimbi, quindi viene garantita la socialità, ma i bimbi sono seguiti in modo più attento (dato che la tata deve gestirne solo 5) e “dedicato” (per esempio, mio figlio a 18 mesi fa spesso ancora il pisolino a metà mattina…cosa che al nido spesso non accade, dato che per mancanza di spazi si tende a far abbandonare questo pisolino dopo l’anno di età). Mi permetto di segnalare a questa mamma e a chi fosse interessato, sperando di non fare torto agli admin, il link di un articolo in cui spiego la mia scelta http://lavorodamamme.blogspot.it/2014/10/nido-no-tagesmutter.html