Domanda
Gentile dottoressa,
ho già letto nel blog un problema, se così si può chiamare, simile al mio ma non propriamente perciò le scrivo.
Sono una mamma di 28 anni di un bimbo meraviglioso di 11 mesi, lui cammina già ed è un bambino molto autonomo e indipendente; sa già mangiare con le posate, sale le scale e ha una vitalità incredibile tanto che detto dalla mia pediatra lo reputa un bimbo molto sveglio per i suoi mesi.
Arrivo al mio problema, io sono sempre sola con lui in quanto il padre lavora sempre e siamo entrambi lontano dai parenti quindi sono 24 ore su 24 con lui, anche se lo porto molto spesso fuori e insieme agli altri anche perché lui vedo che adora stare in mezzo alla gente e ai bambini, viviamo al mare e siamo stati tutta l’estate in spiaggia sempre in mezzo alla gente e tanti bambini. Io sono sempre la prima che lo lascia andare, lo lascio molto libero come bambino perché ho il desiderio che acquisisca tanta sicurezza nel sentirsi autonomo e relazionarsi.
Sono molto affettuosa con mio figlio ma lui noto che invece non vuole mai né una carezza ne una coccola (sicuramente sbaglio io a pretenderla non so) e non vuole mai essere aiutato in niente né vuole la manina per camminare o che gli insegni a fare un gioco (o meglio accetta solo di vedere come si fa poi vuole fare da solo non vuole che mi intrometta per così dire).
Quando dorme se lo accarezzo o provo a tenergli la mano per qualche momento o provo a dormire vicino a lui si scansa non vuole essere toccato.
Tutto questo ha suscitato in me la paura che mio figlio non dico che non mi voglia bene ma che magari non abbia con me quel feeling che magari vedo in altre mamme e bambini che sono più coccoloni di lui. Lo so che non posso pretendere che lui faccia quello che voglio io oppure è una fase di crescita.
Fatto sta che molto spesso mi assale questa ansia e questa paura di non andargli a genio, forse perché ho vissuto questa esperienza in casa tra mia madre e mio fratello che non hanno un grandissimo rapporto e nonostante siano madre e figlio sono incompatibili e questa cosa mi condiziona molto e mi impaurisce vedendo mio figlio così.
Per quel poco che le ho raccontato gradirei sapere un suo parere.
Grazie per la sua attenzione.
Cristina
Risposta
Ciao Cristina, accolgo con dolcezza la tua richiesta di aiuto.
Da quanto racconti sembri essere una giovane mamma, attenta e intenta a voler crescere il proprio piccolo rendendolo autonomo.
Per questo ti dico BRAVA.
È anche vero che se cerchi di far fare a lui, incoraggiandolo, infondendogli sicurezza nelle proprie capacità, il tuo piccolo diventa sicuro e consapevole che da solo riesce.
Per questo motivo non vuole il tuo aiuto, perché lui sa che da solo può farcela. Una cosa che puoi dirgli è questa: “fai da solo, se hai bisogno chiama la tua mamma, perché io sono qui”.
Così facendo lui si sente forte della tua presenza e allo stesso tempo sa che può provare a fare da solo, ma da quanto affermi lui fa già molte cose in autonomia e, pertanto, devi essere non contenta, devi essere strafelice.
I bambini spesso poi vivono delle fasi in cui non vogliono essere baciati oppure toccati, ma questo non vuol dire che non amino la propria mamma, stai tranquilla, lui ti adora.
È anche vero che le esperienze che tu hai vissuto in famiglia te le porti con te, sempre, le tue paure nascono da lì.
Se impari (ma credo che tu sia già brava), a dare al tuo bimbo il tempo di cui necessita per ogni cosa ed ogni conquista, pian piano la vostra relazione diventerà sempre più forte e vitale per entrambi.
Il rispetto dei tempi del bambino dev’essere una costante nella vita quotidiana fatta di routine, coccole, abbracci.
Quando lui non vuole darti un bacio tu digli: “la tua mamma ti manda un bacio” e glielo mandi con la mano ed un soffio sulle dita, vedrai che lui ti risponderà, imitandoti.
Il contatto è un linguaggio a cui i bambini sin da piccolissimi, vanno educati, nel rispetto anche del loro rifiuto.
Tu prova sempre, cerca il contatto, anche solo con gli occhi, puoi dirgli “oggi la mamma ti manda un bacio con gli occhietti” e chiudi entrambi gli occhi, poi lo fai con un solo occhio, se tu vivi il contatto con lui sotto forma di gioco, vedrai come lui si scioglierà di fronte alla sua mamma che ha voglia di tante coccole.
Ti mando un grande abbraccio ed una coccola al tuo dolcissimo bimbo.
giorgia dice
Mi sono commossa! Mia figlia ha 3 anni quasi, è abbastanza affettuosa, ma quando vuole lei. Anche lei è sempre stata autonoma e indipendente, anche ribelle aggiungo, nostro malgrado, ma ci auguriamo che col tempo rientri nei binari della “normalità”, perché ora è proprio un vulcano.
Comunque, capisco perfettamente questo timore, nel non poter avere un rapporto di contatto e coccole come vorremmo, lo capisco perché anch’io in famiglia di origine, ho avuto qualche problema. Io stessa sono molto rigida e non fisica, tranne che con mia figlia, con lei sono anche troppo affettuosa, e sono felice quando andando a prenderla all’asilo, lei appena mi vede mi corre incontro abbracciandomi e gridando MAMIIIIII!
🙂
Luisa dice
Io vivo una situazione simile a questa mamma e la sua chiave di lettura mi piace molto. Grazie dottoressa Del casale, Luisa, Milano