Domanda
Gentile Dott.ssa Del Casale,
ho un bimbo di quasi 14 mesi allattato esclusivamente al seno. A settembre devo rientrare al lavoro quindi questa estate dovrei staccarlo. Il problema è che lui non hai mai voluto niente altro se non acqua. Niente latte (provato a dare con biberon, tazze e borraccette, sia di mucca che di crescita, niente the o tisane). Niente ciuccio, tuttora provo a darglielo ogni tanto; niente pupazzetti o copertine; solo seno e mamma.
Lui sta tutto il giorno con me e l’unico modo che ha per rilassarsi e addormentarsi è ciucciare. Ogni tanto riesco a metterlo nel lettino ma preferisce dormire sul mio braccio: se si accorge che non sono accanto a lui comincia a strillare. Ho già provato tutti i metodi del mondo: Hogg Estevill e altre forme di addormentamento, canzoncine , storielle, cullarlo in braccio, odia la macchina e raramente si addormenta nel passeggino.
Il fatto è che è cosi da quando è nato! La prima notte di ospedale ha strillato un’ora finché mi hanno consigliato di attaccarlo e si è addormentato. Io resisto ma mio marito non ne può più e vuole che faccia qualcosa. Tutto questo per domandarle come faccio a staccarlo dal seno senza creargli un trauma? Hanno già provato in tanti a farlo addormentare ma non c’è verso e in più lui è iperattivo non sta mai fermo, anche quando era neonato nella culla era impossibile che si rilassasse.
Come posso fare? Quando è nato aveva il cordone ombelicale corto e non so se può essere il motivo di questo suo bisogno di contatto. Poi a settembre andrà al nido quindi dovrò svezzarlo prima. I suoi pasti li fa tutti quindi non è piu una questione di solo nutrimento. Mi scuso per la lungaggine e la ringrazio anticipatamente se può in qualche modo aiutarmi.
Saluti
Risposta
Cara mamma Valentina,
voglio subito rassicurarti sul tuo piccolo problema: decidere di smettere di allattare è un processo assolutamente naturale e normale, che non richiede forzature, ma solo tanta pazienza e perseveranza.
Prima di darti qualche consiglio pratico voglio dirti BRAVA per la tua scelta coraggiosa di allattare anche oltre i primi mesi di vita. Spesso si allatta per pochissimo tempo e poi si decide di passare al latte artificiale, spinti da tanti motivi e da tante pressioni…
La cosa più naturale che ci sia, l’allattamento al seno, diventa oggi un percorso a volte ostacolato, a volte poco incoraggiato, a volte sminuito in tutta la sua valenza psicologica.
Il bambino che viene allattato al seno si alimenta con un latte speciale, che lo nutre al 100% senza bisogno di aggiunte o altre sostanze nutritive.
Il bimbo viene alimentato e allo stesso tempo coccolato.
Un bambino allattato al seno si ammala con una frequenza molto più bassa, cresce più sano e in armonia, sviluppa ottime difese immunitarie, che lo proteggono dai mali di stagione e dalle malattie più in generale.
Se è arrivato il momento di smettere con questo tipo di alimentazione, puoi iniziare togliendo subito le poppate secondarie, ovvero quelle in cui il bimbo chiede una coccola speciale e di solito sono le poppate di metà mattinata e quelle pomeridiane.
Mantieni le poppate principali, pranzo e sera, e poi puoi iniziare (non ho capito se già lo fai) a svezzarlo pian piano anche con pappette e minestrine.
In un secondo momento gli darai la pappa o minestrina a pranzo e mantieni la poppate serale con il seno della mamma.
Il masticare è molto importante per il bambino e a 14 mesi deve cominciare a farlo.
Prova poi a comprare dei biberon che tendono a riprodurre la forma del seno, sia a livello visivo, poiché la forma della tettarella è ampia, che a livello di sensazione che suscita nel bimbo.
Puoi trovarne in commercio di tanti tipi. In questo modo pian piano lo aiuti ad abituarsi in modo graduale al biberon e permetti al tuo organismo di assestare la produzione di latte in base ad una minore richiesta.
Per farlo addormentare se riuscissi ad inserire qualche manovra di massaggio neonatale ti aiuterebbe a farlo rilassare e tranquillizzare. Se poi in questo rituale coinvolgessi anche il papà sarebbe meglio.
Devi provare e soprattutto devi essere tu decisa a svezzarlo e a distaccarti un po’ da lui.
Vedrai che sarà meno difficile di quanto credi.
Rispondo anche alla tua domanda sul cordone ombelicale, un cordone corto può causare complicazioni durante il parto o lesioni al neonato, ma credo che non sia il tuo caso.
Il tuo piccolo ha solo tanta voglia di stare con la fonte del suo benessere olistico: la mamma.
Spero di averti dato qualche valido consiglio.
Tanti auguri.
Dott.ssa Angela Del Casale – Pedagogista
Chiara dice
Cara Valentina, vivo la tua stessa situazione, con la mia bimba sempre attaccata a me… e tra pochi mesi anch’io dovrò rientrare al lavoro. La dottoressa Del Casale offre sempre consigli e suggerimenti ad hoc. Grazie!!!