Domanda
Ho un bambino splendido ma con un pregio che può essere invece un difetto grande come una casa: l’ ultra-sensibilità che lo porta a sentire le cose in una maniera meravigliosa e a affezionarsi alle persone in una maniera bellissima (ci vuole un pò ma quando succede è già capace di dare un braccio per un amichetto) ma che per contro lo fanno diventare permaloso e nervoso e triste quando per esempio i bambini a cui si affeziona decidono di escluderlo o gli dicono di nn essere più suoi amici
È qualcosa che non accetta perchè non capisce il meccanismo, come non comprende il bambino che gli urla addosso, o che gli ruba una cosa, o la maestra che lo sgrida: prende tutto come un’ingiustizia nei suoi confronti.
Ma la questione principale è che in questa settimana i due bambini con cui ha instaurato all’asilo e fuori dall’asilo un bel rapporto, hanno deciso di escluderlo dai loro giochi e di fargli la lotta contro.
Quando vado a prenderlo esce mogio mogio, triste, nervoso… direi nevrotico, e poi una volta a casa diventa rabbioso si rotola per terra , piange , cose che mi spaventano.
Io provo a minimizzare le cose , a dirgli che non è niente..che può giocare anche con altri… è come se fosse incapace di essere sicuro di sè e al primo dispetto torna a piangere da me.
Al di là dell’atteggiamento un pò da bulli , dell’esclusione di cui non ho le prove perchè la maestra d’asilo rimane vaga per evitare problemi, o anche perchè così piccoli ancora non si può capire più di tanto, io vorrei insegnare a mio figlio a prendere le cose con più serenità, con meno profondità..con superficialità come fanno gli altri bambini.
Ma più di parlare con lui come ho già detto non so cosa fare…
Grazie.
Risposta
Carissima,
non mi scrivi l’età di tuo figlio, ma proverò ugualmente a darti una risposta.
La sensibilità dei bambini è un dono, non un problema. Anche se a volte noi genitori siamo portati a percepirlo come tale, dobbiamo convicerci profondamente che è questo il modo corretto di percepire il suo modo di essere: che equivale, in fondo, ad accettarlo veramente, profondamente, per quel che è, senza desiderare di cambiarlo.
È normale che in una certa fase della crescita alcuni bambini possano essere meno capaci di contenere le loro emozioni, e di lasciarsi andare a stress e scatti d’ira: non è, del resto, la loro vita sociale molto impegnativa e stressante?
Forse dal nostro punto di vista no, ma dal loro sicuramente sì.
Fai bene a incoraggiarlo, a sostenerlo, e vedere in lui i pregi di questo carattere, ma forzarlo ad essere diverso da quel che è non servirebbe a molto. Lui sente la tua preoccupazione, la tua paura, ma non ha gli strumenti per comprenderla.
Prova dunque a cambiare la tua percezione delle cose: penso potrebbe essere un primo passo verso una maggiore fiducia in lui, che si trasformerà in maggiore fiducia in se stesso.
Abbraccia il tuo bambino in modo diverso quando lo fai, fallo pensando a lui come un bambino molto sensibile, non come un bambino che si adatta meno degli altri ad alcune situazioni.
Prova ad aiutarlo, nei momenti critici (ma anche in altri) con qualche esercizio di rilassamento o di respirazione. Un terapeuta, in questi casi, potrebbe darti indicazioni utili.
I bambini molto sensibili sono facilmente influenzati dall’ambiente che li circonda, è quindi importante che “altri eventi” della sua vita non siano fonte di stress (nel senso che, in questo momento, anche al di fuori dalla scuola o dalla cerchia di amicizie potrebbe esserci qualcosa che lo porta a reagire con maggiore sensibilità o irritabilità).
Prova a non dare a lui regole e limiti con modalità troppo rigide; solitamente i bambini sensibili sanno porsi dei limiti in modo molto efficiente, e un atteggiamento autoritario è con loro controproducente (questo è possibile discuterlo anche con l’insegnante, che sarà certamente in grado di adeguare il suo metodo di insegnamento alle esigenze di ogni singolo alunno).
Prova ad accettare la sua sensibilità come un dono, e a viverla come parte del viaggio che voi state condividendo. In pratica, prova ad essere anche tu molto sensibile con lui, e prova a lavorare su te stessa per aiutare lui a sviluppare la creatività che già possiede, le sue grandi doti, insegnandogli a superare le sfide che la vita inevitabilmente ci pone.
Confido nel fatto che, crescendo, tuo figlio troverà il suo adattamento, ma questo sarà tanto migliore quando tu e il suo papà sarete in grado di sostenerlo, insegnandogli una fiducia in se stesso superiore a quella che avete già mostrato.
Ti faccio i miei migliori auguri e vi auguro buona crescita.
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