Domanda
Buongiorno Dott.ssa Cioni,
sono mamma di due bimbi di 5 e 2 anni e 8 mesi. La mia situaizone è molto particolare, sono separata dal papà da circa 3 anni ancor prima che nascesse il secondo.
Da più diun anno il papà vive negli Stati Uniti. I miei bimbi sono felici e sereni nonostante tutto, il padre lo vedono una volta al mese per pochi giorni. Il più grande ne soffre molto e ogni volta noostante le nostre attenzioni e preparazioni il distacco dal padre gli causa molta sofferenza.
Avrei bisogno del suo aiuto per capire quali fiori di bach esistono per aiutarlo. Inoltre servirebbe un aiuto anche a me sia per distaccarmi da questa situazione che mi genera molti turbamenti e molti pensieri “fissi” per vivere con più serentià questa situazione. Oggi sono sicuramente più forte rispetto all’inizio ma è dura per me avere tutto il carico sulle mie spalle… Grazie mille.
Risposta
Cara Maria Serena,
intanto approfitto per fare le mie congratulazioni a lei e a tutte le mamme che con coraggio e costanza crescono da sole i loro bambini, che nonostante le difficoltà fanno di tutto per farli essere sereni e far aver loro un rapporto quanto più costruttivo possibile col papà che per vari motivi è lontano o assente.
Detto questo, voglio dedicarmi al suo bimbo più grande, che ha visto un progressivo allontanamento del suo papà in così breve tempo: a quell’età è difficile comprendere fino in fondo i problemi logistici di dover attraversare l’oceano per vedersi, vivono i genitori come super eroi che tutto possono e quindi immagino la frustrazione di dover accettare di stare insieme pochi giorni e poi dover attendere un altro mese (che dal suo punto di vista è un tempo lunghissimo!).
Sento dalle sue parole che usate tutti gli accorgimenti necessari per fargli vivere il momento del distacco al meglio, ma non avendo specificato in che modo, mi vengono in mente dei piccoli suggerimenti, che nel caso abbiate già nella vostra routine, vi invito a sorvolare.
Oltre al momento della separazione dopo essere stati insieme è fondamentale che senta la presenza del padre, anche in maniera virtuale, nei lunghi giorni di assenza (ad esempio usando le video chiamate su skype).
Un’ altra idea è quella di usare un oggetto che il papà gli può regalare, esplicitando che viene da quel paese molto lontano dove lui vive, che possa rappresentare allo stesso tempo che il papà pensa a lui quando è via e che è lì con lui attraverso l’oggetto (il tipo di oggetto dipende dalle preferenze del bambino, può essere un peluche come un camioncino).
Lo stesso può fare il bambino, affidando al papà dei disegni o un oggettino che lo rappresenti e vada con lui lontano lontano…
Per quanto riguarda la miscela di fiori, ho pensato a:
- Star of Bethlehem – perché comunque una separazione, anche se effettuata con tutti gli accorgimenti, è pur sempre un trauma psico-emotivo. Questo fiore consolatore, aiuta a elaborare il distacco.
- Honeysuckle – per la nostalgia e lo struggimento dei momenti felici, quando il papà viene a mancare
- Gentian – per la tristezza, lo scoraggiamento e la delusione.
Può farli preparare in miscela – eventualmente anche per il più piccolo – in aceto di mele o semplice acqua e darla nella misura di 4 gocce per 4 volte al gg.
Consiglio anche, nel giorno della separazione dal papà, o in tutti i momenti critici, in cui magari sale un po’ di tristezza o anche arrabbiatura, il Rescue Remedy, un composto di cinque fiori già pronto, che dona sollievo nelle emergenze. [In questo caso, siccome viene preparato nella soluzione classica con brandy, può chiedere all’erborista o in farmacia, la formula senza alcol, in spray]
In questo caso, è da usare al bisogno, 3-4 gocce (o 1-2 spray) anche ripetute ogni 10 min finché la crisi non è passata.
Per lei invece, suggerisco:
- Honeysuckle – perché immagino che la nostalgia per i bei momenti passati insieme non appartenga solo ai suoi bambini e perché aiuta a prendere le distanze da quello che è stato e guardare di nuovo con apertura al futuro.
- White chestnut – che va ad agire su quanto da lei riportato: distaccarmi da questa situazione che cmq mi genera molti turbamenti e molti pensieri “fissi”. Questo rimedio pone fine al turbinio di pensieri, al rimuginare fine a se stesso, permettendo soluzioni più costruttive.
- Elm – per aiutarla a far fronte a tutti gli impegni recuperando l’energia che le appartiene e allo stesso tempo, alleggerire il peso che sente gravare su di sé ( oggi sono sicuramente più forte rispetto all’inizio ma è dura per me avere tutto il carico sulle mie spalle….)
Nel suo caso li faccia preparare come preferisce, se in soluzione alcolica o meno, e ne prenda sempre 4 gocce per 4 volte al giorno.
Vi auguro la creazione di un nuovo equilibrio, positivo per tutti.
Virginia Cioni – Psicoterapeuta e Floriterapeuta
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