Domanda
Buongiorno,
mia figlia ha 16 mesi ed è una bimba iperattiva, non sta ferma un momento…devo dire che viviamo assieme ai miei suoceri e mia suocera la lascia prendere tutto cio che vuole.
Secondo me è sbagliato perchè se adesso per esempio io le nego qualcosa, lei si dispera e urla.
Già dal mattino è piagnucolona e vuole sempre averla vinta lei.
Il punto è che non ci lascia fare nemmeno le faccende domestiche perchè dobbiamo sempre essere a sua disposizione se no fa storie e si lamenta. Anche per quanto riguarda l’alimentazione è un po’ problematica: fa fatica a finire il cibo , io ho provato a fare variazioni ma è sempre lì con le mani davanti e la bocca girata. Non riesce a mangiare un pasto come si deve.
La allatto ancora e si addormenta al seno, si ala mattina, che il pomeriggio. Così come la sera.
Ormai sta diventando snervante la quotidianità. Mi dia un consiglio su come calmarla e farla mangiare.
La dottoressa mi ha dato vitamina B, C e ferro ma a malapena riesco a dargliele perché le sputa.
Risposta
Gentile Signora,
mi scuso del grande ritardo nella risposta dovuto a una mia disattenzione nelle mail ricevute.
La sua storia non è tanto rara da ascoltare.
Bambini così “difficili” da prendere e da trattare ce ne sono parecchi.
Mi ha colpito soprattutto la definizione di bambina iperattiva che forse è un pò esagerata. Sua figlia è una bambina vivace con qualche problemino forse dovuto anche alla convivenza con i suoceri ma anche a abitudini ormai consolidate.
Per quanto riguarda la caparbietà e la necessità di sua figlia di essere al centro delle attenzioni questo è abbastanza comune ma si può agire anche in questo tentando piuttosto di coinvolgerla nelle cose che si fanno senza lasciarla solo spettatrice. In tal modo sarà lei stessa a collaborare e a giocare in questo modo. Escluderla porta solo a aumentare il desiderio di attenzione.
Con la suocera dovete mettervi d’accordo su come affrontare i normali momenti di scontro. E’ assolutamente normale e fisiologico che i nonni tendano a concedere molto dimenticando magari ciò che loro stessi hanno proibito o negato con i figli e questo è dovuto in gran parte al fatto che si sentono liberi dal vincolo della educazione del bambino. Ci sono però dei limiti e una discussione sull’opportunità di arrivare a un compromesso si può trovare. Non è giusto che un nonno si prenda in carico dell’educazione di un bambino ma nemmeno che lasci al bambino ogni scelta.
Per il cibo, è necessario regolare i pasti e dare un ritmo. A 16 mesi non si può mangiare quando si vuole ma esistono i momenti dedicati al pasto che vanno rispettati come buona educazione alimentare. Quindi anche in questo caso sarà necessario ristabilire delle regole e dei ritmi giornalieri che non vanno alterati se non per cause eccezionali.
Spero di esserle stato utile anche in ritardo
Francesco Torcetta – Pediatra
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