Domanda
Gentile dottore,
sono una mamma di un bimbo di 2 mesi bellissimo! Dimessi dall’ospedale ci hanno mandato a fare un’ecoencefalo solo perché alla mia morfologica avevano riscontrato due cisti ai plessi coroidei, e non perché il bimbo avesse qualcosa alla nascita anzi scoppiava di salute.
Fatta l’eco, come volevasi dimostrare, le cisti non c’erano più ma in compenso ci ha fatto allarmare per tutt’altro: spot iperecogeni alle arterie talamo striate, di qui tutta una serie di domande: se avessi contratto la toxoplasmosi, il citomegalovirus o infezioni e quant’altro? Non ho avuto niente di tutto ciò (solo una forte vaginite). Ho ripetuto l’eco dopo 45 gg e questi spot sono invariati (il medico era contento non capisco il perché ) da questo momento in poi sono sprofondata nell’angoscia più totale leggendo su internet ritardi psicomotori (se finisce bene), autismo, eccetera.
Dottore, la prego, mi consigli lei: a chi mi devo rivolgere? Cosa succede se questi spot aumentano e se diminuiscono il mio bimbo sarà fuori pericolo? Devo consultare un neurologo infantile? Ci sono casistiche di bimbi sani con questi spot? Il medico che ha fatto l’eco mi dice che sono spot di 1-2mm masimo e si parla di ritardi quando sono vere e proprie calcificazioni dell’ordine di cm.
La prego mi aiuti a trovare una risposta.
La ringrazio anticipatamente.
Risposta
Gentile Signora,
la sua domanda è molto puntuale e precisa. Una storia prenatale e postnatale simile riempirebbe chiunque di angoscia e paure, soprattutto in un periodo di totale accessibilità a qualsiasi informazione online.
Partiamo dall’inizio. L’ecografia prenatale mette spesso in evidenza modeste alterazioni come le cisti del plesso corioideo fetale. I plessi corioidei sono le strutture che servono a produrre il liquido cefalo-rachidiano che scorre all’interno del nostro sistema nervoso e serve alla nutrizione e al sostegno del cervello permettendogli una irrorazione di sangue a pressione costante. I plessi si trovano all’interno delle cavità cerebrali che sono chiamati ventricoli. Le cisti sono frequentissime e, nella maggioranza dei casi si riassorbono. Solo in casi eccezionali possono disturbare il flusso liquorale. Il loro riscontro è parafisiologico.

Sistema ventricolare
Veniamo ora alla seconda parte.
Diciamo subito che gli spot iperecogeni del circolo lenticolo striato sono frequenti nelle ecografie dei neonati e dei neonati prematuri.
L’area interessata è quella dei nuclei della base che stanno sotto i ventricoli laterali. In questa zona c’è una abbondanza di vasi, nella vita fetale, che riforniscono la cosiddetta matrice germinativa ricca di elevata proliferazione cellulare.

Nuclei della base
La presenza di aree iperecogene in questa sede è un reperto abbastanza frequente che spesso non è legato a nessuna patologia.
L’associazione più frequente è effettivamente con patologia infettiva (Toxo, CMV) che abbia provocato una infiammazione della parete vascolare. Spesso però questo dato non viene confermato e le iperecogenicità restano di natura sconosciuta. Una delle possibili spiegazioni è nella formazione, nel terzo trimestre, di uno strato muscolare importante solamente in queste arterie rispetto al resto del circolo cerebrale. Il confine prognostico dipende dalla entità delle immagini (dimensione e ecogenicità) e dal numero. Spesso le immagini che vediamo sono solo delle pareti arteriose tagliate trasversalmente dalla sonda e quindi iperlucenti.
Le allego qualche immagine.

Spot iperecogeni

Iperecogenicità lineari

Iperecogenicità patologiche
In conclusione e per esperienza le posso dire di stare ragionevolmente tranquilla avendo già escluso le forme infettive.
Spero di esserle stato utile.
Francesco Torcetta – Pediatra
Bibliografia e immagini: Linda S. De Vries, Paul Govaert, An Atlas of neonatal brain sonography
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