Domanda
Gentile Dott.ssa Agnone,
vorrei da lei un consiglio su come gestitre alcuni comportamenti di mio figlio di 20 mesi.
Premetto che è un bimbo relativamente tranquillo, interagisce molto bene con il mondo che lo circonda, pronto sempre a sorridere.
Io lavoro tutto il giorno per cui la nostra condivisione purtroppo si riduce a pochissime ore di sera nelle quali sono spesso stanca e stressata per arrabbiature varie.
Consapevole che mio figlio, credo come tutti i bimbi, ha attraversato una serie innumerevole di “fasi” che fortunatamente sono passate, è da un po’ di giorni che ho notato che fa le cose per farmi dispetto, capendo che a me infastidiscono.
Per esempio, si avvicina alla nostra gatta e guardandomi la “picchia” (la tata mi dice che quando non ci sono non lo fa), oppure se io lo lodo perché ad esempio mette il biberon sul tavolo come da me richiesto, lo butta a terra e mi guarda. Insomma io non so proprio cosa fare, a volte faccio finta di niente per non dargli soddisfazione, altre volte mi infurio.
Quale è l’atteggiamento corretto?
Risposta
Carissima,
il tuo bimbo è davvero molto piccolo, devo supporre quindi si trovi in quella fase in cui sperimenta il mondo per prove ed errori.
Se questo è vero per il mondo fisico, degli oggetti, lo è tanto più per il mondo delle relazioni.
Mi racconti di trascorrere poco tempo con lui, e che in questo tempo sei spesso stanca e stressata… quindi, piuttosto che pensare a un bambino dispettoso, resto colpita dalla grande sensibilità di tuo figlio, che ha saputo cogliere un aspetto importante, che forse sfugge momentaneamente ai tuoi occhi: ci sono delle circostanze in cui riesce ad attirare maggiormente la tua attenzione, e quindi si comporta di conseguenza.
Non vedo ombra di cattiveria in questo comportamento, piuttosto, come spesso accade, desumo sia l’espressione di un bisogno, una richiesta di attenzioni. “Mamma, ti voglio tutta per me”.
Richiesta legittima, se vogliamo, dato che durante il giorno non siete insieme e che lui è molto piccolo. Quindi ti invito a valutare non tanto il fattore quantitativo (il tempo da trascorrere insieme non si può decidere, se è il lavoro a tenerti lontana da lui) ma piuttosto quello qualitativo.
I bimbi si accontentano di molto poco quando riescono a soddisfare pienamente un loro bisogno. Se il suo è avere la tua attenzione, ti invito a cercare qualche attività che tu possa condividere solo con lui, in modo da evitare che il resto possa accadere.
Comprendo che avrai stanchezza e faccende domestiche da portare a termine, ma tante volte i nostri figli hanno bisogno di genitori presenti più che di una casa pulita ed ordinata.
Su questo aspetto ti invito a riflettere e spero tu possa trovare un tuo adattamento creativo. Ti faccio i miei migliori auguri.
Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta
olivia dice
LA RINGRAZIO DEI SUOI CONSIGLI SEMPRE PREZIOSI….DA MAGGIO PER FORTUNA LAVORERO’ SOLO LA MATTINA PER CUI HO TUTTO IL POMERIGGIO DA DEDICARGLI…LO SO CHE NON FA LE COSE PER CATTIVERIA E CHE SONO UNA REAZIONE AD UN MIO COMPORTAMENTO FORSE A VOLTA SUPERIFCIALE MA E’ DAVVERO DIFFICILE QUANDO TORNO A CASA E MI SI CHIUDONO GLI OCCHI DAL SONNO…SPERO DAVVERO DI RECUPERARE TEMPO PREZIOSO PER FARE TANTE COSE CON LUI…..PURTROPPO ANCHE IL PADRE NON C’E’ MAI…SPESSO FUORI CITTA’ PER LAVORO..