Domanda
Buongiorno,
vorrei provare a porvi una domanda dato che sto passando un periodo particolare della mia vita.
Ho 36 anni (37 a luglio) e un bambino di 4 anni e mezzo (cercato per due anni e procreato in modo naturale dopo una ICSI fallita)
Io e mio marito vorremmo entrambi cercare un’altra gravidanza il problema e che io ho avuto un parto difficile, 12 ore di travaglio e molti punti alla fine e tanta perdita di sangue.
Per riprendermi completamente sono dovuti passare due/tre mesi, ero senza forze ed energie.
Il fatto è che io vorrei tanto un altro bimbo ma ho il TERRORE puro di affrontare un altro parto, addirittura arrivo a sognare di notte di dover partorire e mi sveglio sempre angosciata.
Vorrei chiedere se secondo voi è possibile partorire programmando un taglio cesareo anche se non ci sono le condizioni che lo richiedono (esempio bambino podalico).
Ho provato a dire queste cose che vi ho scritto alla mia ginecologa ma la sua risposta è stata che se non supero psicolgicamente questa paura, vuol dire che non voglio abbastanza un altro figlio.
Mi ha detto: “un conto se rimani incinta ‘per sbaglio’ si potrebbe anche pensare a un cesareo ma secondo me se
vuoi veramente un bambino la tua voglia di averlo dovrebbe superare la paura del parto, se non è così lascia perdere, un figlio
lo hai già”.
Il fatto è che io sono assolutamente sicura di voler un altro bimbo, sia per me che per non lasciare solo domani mio figlio, è solo che non me la sento proprio di affrontare un altro parto naturale, nel mio io ho addirittura paura di morire anche se lo so che razionalmente non ha molto senso il mio pensiero, comunque la risposta della mia ginecolaga mi ha lasciata un pò perplessa e spiazzata.
Lei cosa ne pensate e cosa mi consigliate di fare?
Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
Risposta
Buongiorno,
ad oggi non è possibile programmare un taglio cesareo su richiesta materna e questo è raccomandato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
La percentuale di parti cesarei indicata dall’OMS è 15% anno, in Italia si ricorre al cesareo nel 38,3% dei casi (dato rilevato dalla Commissione Parlamentare di Inchiesta nel dicembre 2011).
Capisco che questi per lei sono solo numeri e le possono servire a poco, ma li ho indicati per motivare il rifiuto giustificato dei ginecologi ad effettuare con leggerezza un numero elevato di TC.
E’ stato appurato che il TC scelto come intervento di elezione non produce alcun beneficio aggiuntivo di salute per mamma e neonato.
Sicuramente tutti gli operatori sanitari, soprattutto i ginecologi, hanno l’obbligo di informare le donne e di discutere con loro questi aspetti spiegando loro i pro o i contro delle due modalità di parto.
Per quanto riguarda l’aspetto psicologico della sua situazione, posso capire la paura irrazionale che la coglie pensando al parto, soprattutto perchè è stato, secondo il suo racconto, molto traumatico. Le posso dire che forse un TC le permetterebbe di “scappare” dalla situazione parto in questa circostanza, ma non l’ aiuterebbe a superare le sue paure, forse le servirebbe di più “fare pace” con il parto precedente e accettare come è andato e pensare a questo parto come una sorta di riscatto.
Le servirebbe di più informarsi per rendere più positiva la prossima esperienza, su quali possono essere le alternative anche naturali per alleviare il dolore, su quali strutture sono presenti sul suo territorio e quali alternative offrono e così via.
Ha ancora tempo prima del parto per poter fare tutto il necessario perchè il suo parto naturale sia perfetto per voi.
Mi faccia sapere…
A presto.
Valentina Bonacalza – Ostetrica
Nordlys dice
Secondo me il taglio cesareo dev’essere anche un diritto, oltre che una necessità.
Io non posso avere figli, in quanto a non-etero (mai innamorata e mai sposata, per me gli uomini possono essere solo amici), ma se dovessi averne uno, io ho la convinzione di fare il taglio cesareo fin da quando avevo 8 anni.
mamigioi dice
…mah!posso solo dirti tra le altre cose che ti hanno consigliato (secondo me devi comunque metterti davanti al parto pèrecedente e fare pace con l’esperienza) dai una letta a ” Venire al mondo e dare alla Luce “- Verena Schmid..
in bocca al lupo
nella mia esperienza c’è un primo parto con travaglio di 20 ore e una brutta episiotomia senza richiesta di epidurale e il secondo parto a distanza di due anni, con travaglio di un’ora e il parto una favola senza alcun problema..
devi pensare inoltre che se devi passare nove mesi in ansia il tatone che porti dentro si assorbe tutta la tua ansia…
stefania dice
l’ostetrica ha dato veramente una risposta corretta tecnicamente, ma assolutamente priva di considerazione dei bisogni individuali di chi scrive…e poi si chiedono perchè si fanno pochi figli?
:pouty:
Anita Maria dice
concordo con lux in fabula, la risposta che hai avuto dalla ginecologa è assurda! io ho partorito con parto naturale 11 mesi fa e ancora me lo sogno la notte: mio figlio è nato 25 ore dopo la rottura delle acque, 12 ore di travaglio attivo e un numero imprecisato di punti di sutura. il tutto senza epidurale, dato che nell’ospedale della mia città la parto analgesia non è prevista se non per il cesareo. insomma, se e quando avrò superato questo TRAUMA cambierò ginecologo e andrò laddove ci sia un anestesista a disposizione per far nascere il mio secondogenito. insomma, io ti capisco, davvero. ed hai tutto il diritto di aver paura, ma valuta bene le varie possibilità, il TC è sempre un’intervento chirurgico con un suo preciso decorso post operatorio. in bocca al lupo!!!
Francesca dice
In Friuli Venezia Giulia, a San Daniele, non abusano sicuramente ma sanno anche venire incontro ad esigenze simili alla tua: una mia amica ha avuto un primo parto traumatico come il tuo e, con il secondo, non ci ha pensato due volte…ha preteso ed ottenuto che le venisse fatto un cesareo. Non concordo minimamente su quanto ha scritto l’ostetrica. E quello che ti ha detto la tua ginecologa denota la sensibilità di un protozoo. Non so dove abiti ma non demordere e, soprattutto…cambia ginecologa!!!
Giovanna dice
Io penso che tu debba essere rispettata e libera nella tua scelta.
Detto questo, quello che non viene sempre detto, è che il cesareo, essendo un vero e proprio intervento, costa il doppio rispetto ad un parto naturale, e stai certa che la salute pubblica, oltre al benessere dei cittadini (speriamo), deve farsi anche i conti in tasca.
Io ho avuto un cesareo d’urgenza per sofferenza fetale dopo qualche ora di travaglio intenso, ma in quelle ore ho potuto provare l’ebbrezza del partoanalgesia, che per me è stato meraviglioso.
Evito di dire l’ovvio, cioè che TUTTO è soggettivo, dal parto naturale, al partoanalgesia, al cesareo, al post-operatorio (il mio è stato positivo, ma altre ragazze in stanza hanno sofferto molto).
Informati molto bene sul partoanalgesia, mi sembra il miglior compromesso davanti al rifiuto del cesareo elettivo che ti permetta di non rinunciare al tuo desiderio… in bocca al lupo!
ArteMamma dice
Io sono d’accordo con i pareri dati.
Ho partorito mio figlio a casa con 28 ore di travaglio e neanche un punto. Ogni parto è un’esperienza a sè, naturalmente.
Ma un taglio cesareo è un’intervento chirurgico che, quindi, si fa dietro indicazione medica in casi di assoluta necessità.
Credo invece che possa valere la pena, prima di imbarcarsi in un’altra gravidanza con tutta questa ansia, rivolgersi ad un bravo psicoterapeuta per farsi aiutare ad elaborare il vissuto traumatico e liberarsene. Solo dopo un lavoro di consapevolezza diventare ancora mamma potrà avere il sapere di un’esperienza speciale in positivo!
In bocca al lupo!
🙂
francesco torcetta dice
Sono in accordo con la risposta data. Il taglio cesareo si programma se ci sono dei motivi concreti per farlo e non per tocofobia (ovvero paura di affrontare il parto). La paure sono comprensibili ma si possono ovviare cercando un Ospedale che offra la parto analgesia come servizio. Un taglio cesareo resta sempre e comunque un intervento con tutti i rischi connessi per la madre e per il bambino. E’ ormai accertato che i neonati da taglio cesareo elettivo e quindi fuori travaglio hanno un rischio maggiore di incorrere in distress respiratorio dopo la nascita con la necessità di assistenza intensiva. Questo rischio è tanto maggiore quanto più precocemente viene eseguito il taglio cesareo. Generalmente ormai si preferisce protrarre i Tagli cesarei oltre la 39a settimana per ridurre i rischi fetali ma aumentando chiaramente le possibilità che insorga un travaglio di parto.
La terapia del dolore offre attualmente valide alternative a un taglio cesareo per tocofobia per cui il consiglio è di cercare un servizio di Ostetricia che si avvalga di una parto analgesia.
Auguri e in bocca al lupo
Francesco Torcetta
lux in fabula dice
Se non vuoi il parto naturale, non desideri abbastanza un figlio?????!!!!!!!!! Ma siamo matti!!!!!!!!!!!!! Le donne hanno la libertà, credo, di scegliere cosa sia meglio per loro. “L’utero è mio e lo gestisco io”: ricordate questo slogan di oltre 30 anni fa gridato da donne che hanno avuto il coraggio di chiedere un aborto legale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ma siamo tornate indietro di tanti anni!!! Ma siamo nel Medioevo più buio e oscurantista!!!!! Oppure non dobbiamo chiedere il cesareo per non ingrossare le statistiche dell’OMS, di cui probabilmente fanno parte anche tanti uomini che non partoriranno mai (per fortuna e perchè non sarebbero capaci di sopportare il dolore più acuto che un essere umano possa sopportare!!!!).
Io ho avuto 2 cesarei, di cui uno appena un mese fa. Assicuro che la mattina successiva l’intervento, ero in piedi, prendevo in braccio la figlia più grande e ho allattato fin dalle prime ore di vita il bimbo appena nato!!!!!!! Soffro da sempre di stipsi, ma con un piccolo aiuto ho superato la cosa; già ho perso naturalmente 10 chili e senza fare diete nè moto.
Certo, non avrò 100 figli, ma credo che nessuna voglia o possa averne all’infinito.
Vedi, ognuna di noi ha esperienze diverse, ma non avere remore a fare quello che ritieni giusto per te.
eli dice
lux, grazie per la presa di posizione. Flavia dovrebbe essere informata che il vuoto che ha sentito non è colpa sua né del cesareo ma della società che considera le mamme che fanno il cesareo come mamme di serie B.
Puffola Pigmea dice
Per parte mia lo sconsiglierei.
Ho avuto due cesarei, uno d’urgenza dopo un travaglio “normale” ma con dilatazione insufficiente, e l’altro a causa di una gestosi (il bambino doveva nascere in anticipo e per il mio corpo era ancora troppo presto per provare un’induzione del travaglio).
Il parto cesareo lo “vendono” come parto senza dolore, ed in effetti l’atto del partorire non comporta sofferenza. Ma nessuno racconta mai quel che succede dopo. Dolori lancinanti al ventre per giorni e giorni, scarsa mobilità, muscolatura rilasciata (del tipo che per mettersi a sedere nel letto ti serve qualcuno che ti tiri su) e fitte pazzesche ogni volta che fai pipì. Per non parlare della stitichezza indotta dall’anestesia. Senza contare che per quanto banale e routinario, si tratta comunque di un intervento chirurgico e come tale soggetto a complicanze come febbre, infezioni ecc.. (per esempio io la seconda volta sono andata a casa sotto antibiotico, il che non è bello per il latte…)
Inoltre ci sono altri problemi, non insormontabili certamente, come il possibile ritardo della montata lattea (senza ossitocina si mette in moto più lentamente) e la maggiore difficoltà a recuperare la linea stante l’impossibilità di fare ginnastica, movimento ecc… per almeno 60 giorni a causa dei punti interni.
Certamente se la tua prima esperienza è stata tanto traumatica, ti capisco. Ma davvero ti suggerirei di cercare di superarla, e nn considerare il cesareo come una soluzione semplice.
Auguri.
flavia dice
non so di dove sei ma nella mai città i parti cesarei vanno purtroppo di moda. Io ne ho dovuto subire ben 2 in 18 mesi. Il primo parto doveva essere naturale e ci tenevo tantissimo ma… al primo tracciato hanno notato un problema cardiaco e subito mi hanno fatto partorire (ma col senno mi rimane sempre il dubbio nonchè un enorme vuoto dentro per non avere vissuto appieno il mio primo parto, specie che pure io avendo avuto difficoltà a rimanere incinta, non ho mai voluto conoscere il sesso tanta era la gioia, e mi sarei voluta godere la sorpresa propio “in diretta”…il secondo è stato obbligatorio in quanto troppo ravvicinato. non so che dirti tranne il fatto che ogni gravidanze ed ogni parto sono a se stanti, ovvero diversi anche nella stessa persona. Una mia amica si rifiuta di avere una seconda gravidanza perchè durante la prima è stata allittata per diversi mesi…ovviamente sono decisioni personali ma secondo me se la voglia di avere un figlio è profonda non si deve fare passare in secondo piano rispetto altre difficoltà, che comunque possono anche NON verificarsi. Se tale è il pensiero allora nemmeno la prima gravidanza avrebbe una sua ragion di essere. Le incognite esistono sempre…e penso per concludere che così facendo poi quando sarà troppo tardi (per motivi di età intendo) vivrai sempre con questo rimpianto. In bocca al lupo qualsiasi scelta tu/voi facciate…
Giulia dice
assolutamente si! e allora dove finisce la ns. libertà e i ns. diritti?? In Italia vige il principio di autodeterminazione al trattamento sanitario quindi SALVO GRAVI MOTIVI ( pericolo x la salute pubblica es. hai la peste e vuoi uscire dall’ospedale o eutanasia ) NESSUNO DECIDE PER TE.
mammadifretta dice
io ho avuto due parti, il primo travaglio di ben 32 ore sfociato in una corsa in sala operatoria, Il secondo cesareo programmato per posizione podalica, per evitare di correre rischi visto il cesareo precedente la ginecolog ha preferito così. Non s deve aver paura ogni volta che s partorisce. Mia madre mi ha partorito dopo 20 ore di travaglio e una manovra per girarmi cisto che ero podalica (vizio di famiglia), ma mia sorella è nata in un paio d’ore e mia madre non se n’è quasi accorta.Ogni parto è una storia diversa.L’importante è non farsi prendere dal panico . Auguri.
:cheerful:
Sara dice
Certo che si può, io ho due figlie e anche io ero terrorizzata all’idea di partorire naturalmente e tutte due sono nate con parto cesareo su richiesta. Dipende dal ginecologo che trovi, io avrei girato tutta la città per trovarne uno, non è stato necessario, il mio ha lasciato a me la scelta.
Chiara dice
Ciao io sono della Liguria e qui non è consentito. Tu di dove sei? Puoi dirmi ospedale anche con mail privata? Per favore aiutami un altro parto non lo sopporterei