Sarebbe come se qualcuno vi suggerisse cosa mettere nella valigia per il mare.
Insensato. Sapete voi dove state andando e di cosa necessitate.
Per cui non troverete qui il classico e poco utile elenco dei must have per l’ospedale.
Ogni viaggio è unico, ogni struttura sanitaria è un universo a sé, ogni esigenza è personale.
Vorrei solo raccogliere qualche dato di utilità e sfatare qualche idea che le primipare solitamente hanno quando preparano la famigerata valigia per l’ospedale.
Per me è stato un momento emotivamente intensissimo quello della preparazione del bagaglio per il viaggio senza ritorno.
Non capita tutti i giorni di preparare una valigia per una traversata dentro se stessi.
L’ho preparata con cura, la prima volta ci ho messo tutte le inutilità che una primipara solitamente si porta dietro, la seconda volta, l’ho fatta con più consapevolezza, perché conoscevo il percorso, conoscevo la struttura, conoscevo il tipo di viaggio che si stava per compiere e anche quello che stava per cominciare.
Vediamo insieme cosa è davvero utile e cosa è assolutamente inutile (secondo le mie esperienze naturalmente).
- Per prima cosa, recatevi al nido dell’ospedale e chiedete che cosa dovete portare e che cosa è bene che lasciate a casa.
Inutile portarsi i pannolini post partum se l’ospedale ve li fornisce (come ho fatto io la prima volta), inutile portare le posate e il detersivo se le trovate lì, utile portarsi un detergente intimo specifico se avete problemi di sensibilità, eccetera.
Ascoltate dunque i suggerimenti della struttura sanitaria e non fatevi fregare da noti franchising di abbigliamento/puericultura, capaci di appiopparvi ogni cosa solo perché in possesso della lista dell’ospedale della vostra città.
Sforzatevi di operare in tal senso quando siete intorno alla 32^ settimana. So che sembra un eccesso di zelo, ma può davvero capitare di dover correre in ospedale anche molto prima della data presunta e avere la valigia pronta è un pensiero in meno. - Una volta fatto quanto sopra, sarete già a buon punto.
Il secondo consiglio che mi sento di darvi è quello di parlare con un’amica che ha da poco partorito nella stessa struttura dove vi recherete voi.
Al corso pre-parto ci dissero di portare un catino per il bidet: a me sembrò un’assurdità e così decisi di non ficcare in valigia il suddetto catino. Fu la mia amica Francesca a dirmi che invece era necessario per potere lavarsi in caso si capitasse in una di quelle belle stanze con OTTO puerpere e UN SOLO bagno. Mai consiglio mi è stato più utile e la seconda volta il catino è stata la primissima cosa che mi sono procurata.
Ascoltate le amiche, più che le liste sul Web, come sempre, sapranno suggerirvi ciò che è meglio per voi. - Cosa è stato utile a me?
Catino, appunto.
Panno carta (o Scottex): per asciugarsi dopo il bidet. In questo modo, chi entrerà dopo di voi potrà evitare di farsi prendere dal panico e chiamare i R.I.S.
Disinfettante: sempre se capitate in una caserma, anziché in una stanzetta da due, vi sarà certo utile un disinfettante per i sanitari. Insomma, un bagno usato da otto puerpere…non ha bisogno di ulteriori dettagli descrittivi.
Pigiami: si, dicono tutti di portare le camicie (che io odio). Ma dove sta scritto? E, soprattutto, perché? Pigiami con bottoncini per allattare sono indicati nonché molto pratici. Insomma, io non gradivo stare con le gambe all’aria continuamente (già tocca stare con le tette sempre fuori!).
Se invece amate le camicie, naturalmente, ben vengano.
Trucchi: eh si, io mi sono portata il mio beauty con i trucchi e mi truccavo ogni mattina. Non c’è niente che sollevi più il morale che guardarsi allo specchio e vedersi decenti, NONOSTANTE TUTTO.
Vestaglia: muoversi per il reparto sciabattanti e con pigiama o camicia a vista (magari anche un po’ trasparente) non è il massimo del decoro, una bella vestaglietta vi aiuterà a sentirvi più a vostro agio.
Infradito: classiche in gomma, per fare una doccia in reparto sempre nela caso vi ritroviate in quei bagni ad uso di un numero spropositato di donne (situazione che, come avrete capito dalla ridondanza, io ADORO ). - Cosa è stato assolutamente inutile?
Mutande di rete: queste famigerate mutande io le ho trovate scomodissime. La S mi stava larghissima: sarà pur vero che la maggior parte delle donne dopo il parto non è in piena forma ma insomma, anche prevedere un paio di mutande di rete per chi non porta la 46 non sarebbe male.
Mi cadevano continuamente, cosa che favorisce lo spostamento e il simpatico strusciamento sul perineo di quei meravigliosi pannoloni. Praticamente una bella scartavetrata ad ogni minimo movimento.
Lettore mp3: in travaglio a tutto pensavo tranne che ad ascoltare la musica…ma naturalmente è una cosa molto soggettiva.
Reggiseni da allattamento: dato che ormai ti sbattono fuori dall’ospedale quando appena ti reggi in piedi (leggi E dopo il parto? Dimissioni s-protette), è facilissimo che la montata lattea non sia ancora arrivata. Per me è stato così entrambe le volte. Insomma, reggiseni da allattamento assolutamente inutili. - Ricordatevi la cartellina con documenti, analisi ed ecografie.
- Evitate le esagerazioni! Ho sentito di gente che si porta il termometro (è sensato portarsi un termometro in ospedale?), gli antidolorifici (idem), un cambio per il papà (insomma, va bene coinvolgerlo il più possibile, ma mi pare davvero eccessivo prevedere un cambio per lui. Per una volta, occupatevi SOLO di voi stesse e del vostro bambino).
Buona traversata.
Daphne dice
grazie per aver risposto prontamente 🙂
In questo ultimi giorni sono parecchio confusa sul parto naturale/cesareo…non è nelle mie intenzioni farlo cesareo ovviamente, condizioni favorevoli permettendo…ma è difficile capire a quale ospedale affidarsi e come capire se non stanno solo aggirando le tempistiche (semmai in quel momento dovessero propormelo) oppure se è strettamente necessario …sto spulciando il tuo sito 🙂
complimenti ^___^
Speriamo bene :S
Mammaimperfetta dice
All’ipermercato. Uno di quelli piccolini.
Ho partorito a Reggio Emilia.
Daphne dice
Ciao! il catino dove lo recupero? tu dove hai partorito? 🙂
chiccolain dice
E sempre per allattare vi diro’ di piu’.. 🙂 quando esco uso i reggiseni morbidi morbidi col ferretto e sopra metto magline con il collo morbido che arrivi fino a sotto la tetta o con i bottoncini davanti, di modo che anche fuori non occorra spogliarsi per allattare… a volte allatto che nessuno se ne accorge, perchè a meno di non essere vicini non si vede niente… d’estate poi usavo pure il cappellino di mio figlio per “tappare” di lato 🙂 cmq i buchi sulle t-shirt con sopra la maglina morbida mi hanno evitato un sacco di raffreddori, specialmente di notte!!!
Bietolina dice
beh in valigia anche una canottiera nn va male…io ho che ho avuto il cesareo in sala operatoria mi hanno fatto mettere quella, ammetto che per i primi due giorni immobile a letto la camicia da notte era ok, forse anche per il terzo vista la fatica che facevo ad andare alla toielette ma mi mancava una bella tuta!
al corso preparto ci avevano dato un foglio con una lista nn aggiornata, pero’ un prericovera mi ha dato la possibilità di vedere che ne posate ne cartigenica mi servivano…una cannuccia magari quela si quando i primi giorni ero costretta a letto
ecco io avevo dei fazzoletti di carta, ma perchè sono allergica di mio…
Mammaimperfetta dice
Questa dei buchi non l’avevo mai sentita! 🙂 🙂 🙂
chiccolain dice
io al primo parto avevo una “busta sala parto” di quasi 2 kg comprendente pure telo mare (nel caso dovessi asciugarmi dopo il parto in acqua… cosi’ consigliavano) che è rimasta beatamente appoggiata sul lettino che mi aveva trasportata in sala parto inutilizzata.. giusto il cd con le musichine x il parto sono riuscita a usare mugolando a mio marito di prenderlo e darlo alle ostetriche (a me cmq la musica che c’era sul cd è servita, e fortunatamente erano mp3 e duravano assai visto le 3 ore di spinte).. per il resto ho partorito con la maglietta che mi ero messa x arrivare in ospedale perchè non ho avuto la forza di togliermela e la camicia x il parto l’ho usata i giorni dopo x stare a letto 😀
Per la seconda valigia ho previsto anche io roba piu’ spartana, praticamente mi portero’ le cose che gia’ uso per allattare il mio primogenito (che ancora ciuccia a 20 mesi 🙂 ).
Le mutande a rete io non essendo proprio in perfetta forma le dovevo tagliare con le forbicine perchè mi facevano l’effetto salame 😉 pero’ i pannoloni mi servivano, anche 2 alla volta :oups:
Ma se una va senza reggiseno? tanto alla fine sempre tette di fuori sono pure con quelli x l’allattamento… tra l’altro io uso dei reggiseni morbidi morbidi con ferretto a cui basta tirare giu’ la stoffa per allattare, senza quelle robe scomode dei gancetti da riagganciare con una mano sola… che non ci sono mai riuscita, tra l’altro.
Poi vi svelero’ un segreto: per non prendere freddo d’inverno e allattare felici, prendete una t-shirt, fate due bei buchi in corrispondenza delle tette, sopra mettete una cannottiera in materiale elastico tipo cotone e spandex o roba simile, sopra una bella tuta con la zip e via! niente piu’ pance di fuori! funziona pure sotto ai pigiami 🙂
roberta dice
…per chi porta le lenti a contatto come me
vi potrà essere utile sapere che:
se dovete fare un parto cesareo con anestesia TOTALE d’urgenza (dopo ore di travaglio!) come è successo a me ( che sfiga!!! 🙂
oltre che ricordarsi di portare il contenitore e il liquido E GLI OCCHIALI
RICORDATEVI DI TOGLIERE AL VOLO LE LENTI prima dell’anestesia, onde evitare che al risveglio, oltre che essere intontite per l’anestesia appunto, vi ritroviate le lenti tutte spostate nell’orbita dell’occhio….poco piacevole! 😉
Panz dice
potremmon scriverci un saggio a quattro mani, tu la parte professional io quella cazzarona…negli stessi giorni ne parlai anche io:
http://www.panzallaria.com/2009/03/22/la-valigia-per-lospedale-delle-gravide/
Gloria dice
praticamente il tuo blog segue il mio ritmo di gravidanza: sono alla 31 settimana…e adesso tocca fare la valigia!!!!
Concordo in pieno con il pigiama…e anzi aggiungerò anche una tuta!
gloria
Silvia dice
Oddio ai pannoloni mutanda non avevo pensato. L’idea fa un poco rabbrividire…sull’utilità non discuto!
Aahhaha!
Io usavo i reggseni normali…non è che abbia molto da reggere in effetti.
anna dice
brava,ottimi consigli,pero’ il reggiseno da allattamento serve. anche se non si ha la montata si deve attaccare al seno lo stesso,no?il colostro e’ importante,il gesto anche,non lasciamo che diano ai bambini il biberon i primi giorni!
poi consiglio i pannoloni-mutanda per vecchiette incontinenti,non sono sexi ma vanno molto meglio degli assorbenti con mutande, non ti devi preoccupare che si spostino o no.
anna
franz dice
eh sì, lo ammetto, è un po’ Clouseu anche il mio! In effetti a volte, presa dallo sconforto, vado a leggermi i tuoi post sull’ispettore e mi consolano!!
P.S felice che i pro siano tanti e i contro solo uno, felice di doverti leggere ancora per un po’!
Mondopapy dice
Eh eh! Si si…proprio inesperto!!!
In effetti otto in una stanza! Capia anche in molti ospediali di Roma, invece dove va mia moglie sono in due e con il bagno in camera…. non male!
Silvia dice
No, pietà di me!!!
E’ un po’ Clouseau anche il tuo però eh!
franz dice
Io la valigia l’avevo preparata 2 mesi prima del parto (due mesi e mezzo visto che la data presunta era l’8 giugno, la data reale il 20..) perchè conosco la totale disorganizzazione di mio marito. E’ già tanto se sa dove sono i suoi di pigiami… le domande ”dovè questo? dov’è quello?’ poste ancora prima di cercare sono ormai all’ordine del giorno (seguono miei baci sulla sua fronte, un tacito ‘ti amo tesoro ma sei proprio rinco..’). L’unica cosa che doveva portare era l’ovetto per il trasporto in macchina…segue storia e la faccio breve!!
‘Tesoro, ti ricordi domani di portare l’ovetto?’
‘Sì, amore’
‘L’ovetto, non la carrozzina. Sono uno sopra l’altra, non ti sbagliare. L’ovetto è per il trasporto in macchina, la carrozzina no. La carrozzina pesa, l’ovetto è leggero. Verrà mia madre a prendermi (visto che tu devi per forza essere a Roma per l’esame di stato!!! sfiga..). Io con la mia andatura barcollante, mia madre con valigie…sarebbe più difficile portare a mano la GRANDE carrozzina, capisci? ‘
‘sì, amore’
‘Io esco lunedì, me lo porti domani sera che è domenica visto che tu lunedì mattina tu devi partire, ti va bene?’
‘Sì’
‘Mi raccomando Eros: O-V-E-T-T-O!’
‘Uff, ma per chi mi hai preso??’
E arrivò l’indomani sera…con difficoltà il marito salì al 5° piano ed entrando nella stanza n°31 disse: ”ma perchè non le fanno più leggere ‘ste carrozzine?’
devo aggiungere altro??
Francesca
Silvia dice
Io la prossima volta abolisco anche il pigiama e mi infilo una tuta ahahah! (Oddio, veramente con la tuta ci ho anche partorito Matteo )
Insomma, mica è malata la puerpera no? 😉
paola dice
Io ho usato mutandozze di rete e camice da notte ! Effettivamente avrei avuto bisogno dei tuoi consigli, ma devo dire che sono stata molto essenziale…Ci han pensato i nonni a tutto il superfluo possibile immaginabile 😉
lisa2007 dice
posso aggiungere una cosa?
Una bottiglia d’acqua se andata a partorire alla mangiagalli, soprattutto in estate. Sala parto per 36 ore in pieno luglio, elemosino dell’acqua e l’infermiera mi dice che la danno solo insieme ai pasti. Mezzo litro a testa e correre.
😀
Silvia dice
Ma si facciamoli i nomi delle aziende, così cominciamo a smuovere un po le acque (vero Flavia?)
Silvia - Improvvisamente in 4 dice
D’accordissimo sul prepararla prima…io continuavo a rimandare e poi mi hanno ricoverato alla 30esima settimana (ma ne avevo due in pancia, eh!) e ho dovuto mandare Marito a casa a preparare le cose…
Ecco, poi lo confesso: io i primi giorni mi sono trovata comoda con le mutandone a rete! Non so se posso fare nomi di marche… ma le faccio! Sconsiglio quelle della Neobaby e consiglio quelle delle Prenatal…
Poi una volta a casa ho usato dei mutandoni tipo della nonna!
Ah, e avevo anche comprato gli assorbentoni e mai usati perchè me li davano in ospedale…
Donatella dice
io in pieno clima scaramantico ho preparato la valigia alla 36a settimana compiuta, dopo un mese di ”hai preparato la valigia?” di mia mamma e di promemoria serali del mio compagno ”dov’è la valigia se per caso serve stasera?”… spezzo una lancia a favore delle famigerate mutande di rete, che non abbandonato per un po’ trovandole troppo comode (e dai, non fate quella faccia!! )
e non potevano mancare caramelle e barrette cioccolatose per tirarmi su!
Anzi, quasi quasi ne addento una anche adesso, mr gengiva che di solito è un ”bravo bambino” oggi sta piangendo anche per i quasi 5 mesi trascorsi…
Silvia dice
Io credo che sia perchè con il primo bambino nasce anche la mamma, nel senso che cambia lo status.
Da coppia si diventa famiglia, da donne si diventa madri (e anche da mogli).
E uno status che cambia trascina con sè inevitabili piccoli terremoti emotivi che, come tali, restano indelebili.
Silvia dice
In senso positivo? Cioè, dici, nonostante tutto il delirio il ricordo è meraviglioso?
biancaneve dice
Perché Silvia si danno tanti consigli alle primipare… eppure eppure… qul valigione inutile, quelle mutande terrificanti, quella faccia spaventosa, quei bidet da caserma… rimangono (almeno per me) un ricordo che non svanirà mai…???
Silvia dice
Michela a questo non avevo pensato…allora mettetene una in valigia, per scaramanzia!
Ondaluna dice
Sembra che perora, ovunque finisca, nella vita o sul web, tutto parli della valigia! Più cerco di non pensarci (per me è ancora presto) e più me la ritrovo sotto il naso, che vorrà dire???
michela dice
Ciao!
Le camicie da notte però sono utili se per qualche motivo dopo il parto una è immobilizzata a letto.
Nonostante le migliori intenzioni può sempre capitare un cesareo d’urgenza!
paolafrancy dice
prima di partorire mia cognata era andata a comprarmi i fantastici assorbenti GIGANTI della tena lady dicendomi che lei ne doveva mettere ben 3 insieme … io, spaventatissima, me li sono portati in ospedale occupando il 90% di spazio della valigia …
alla fine a me ne bastava uno di quelli che danno all’ ospedale … e anche a casa ho usato quelli normali …
quella confezione GIGANTE di pannoloni GIGANTI mi ha solo rotto le scatole … !
sinceramente mi sentirei di consigliare di portare i reggiseni per l’ allattamento … a me la montata è venuta subito …
Claudia (La Casa Nella Prateria) dice
Aaah, le mutande di rete… che orrore!
Pimpa3 dice
In teoria si ma all’ospedale di Lucca la distanza bagno-fasciatoio è di svariati metri, sufficienti perchè il/la neonato/a "la sganci" varie volte!!!!
Silvia dice
Giò ma certo che sarai capace, come TUTTE le mamme!
Mammamsterdam, che poi in Olanda un’altissima percentuale partorirà a casa immagino no?
Pimpa, le salviette per pulire il sedere in che senso? Non si pulisce sotto l’acqua?
Pimpa3 dice
Le salviette per pulire il sederino alla new-entry: all’ospedale di Lucca si incaponiscono a dare il cotone!!!
Mammamsterdam dice
I calzini durante il travaglio, non ci scordiamo i calzini, che la circolazione non arriva ai piedi.
Qui ti dimettono appena ti hanno fatto i punti e la doccia, suggeriscono una t-shirt enorme per partorire e il resto te lo fai comodamente a casa. Però consiglio appunto un olietto doccia, o bagnoschiuma e crema per coccolarti, anche se non dovresti avere profumi estranei che confondono il bambino, io lo avevo, al pompelmo.
Le mutande a rete mai usate (forse potrei riciclarle con altri scopi ora che dobbiamo fare nr. 3?), ne ho usate due paia della misura di mia madre e via, che si tengono meglio.
Un libro, che non ho letto.
Giò dice
Sono alla mia (prima 🙂 ) trentesima settimana e…ho iniziato a fare la "valigia". Ci ho girato un pò intorno prima, con i pensieri. Il primo pensiero è stato "ok, mi serve fare una valigia" Che non è un pensiero da poco. Vuol dire che devi affrontare un nuovo scalino, dopo la prima nausea, la prima volta che non ti vedi più dallìombelico in giù, la prima volta che ti manca il fiato, la prima volta che hai mal di schiena, la prima volta che hai una contrazione. Tutte cose che ti fanno razionalizzare che sei incinta. Ah, certo…il primo calcio :-). Ho iniziato a comprare le cose che mi servono, lentamente. Le camicie "da notte" carine..la vestaglia. Ma mi fa un’impressione tremenda sapere che con quella valigia partirò per un viaggio mai fatto prima. E torneremo a casa in tre. E con questo.,..partono le mie terribili ansie su "sarò capace????"
Silvia dice
Esci già oggi?
Mi sarei semplicemente data una sistemata
Un mio caro amico mi disse: cazzo, sembri appena uscita dal Di Bi Center!
Ero semplicemente infilata in un piagiamino rosa e un po’ truccata!
biancaneve dice
Il catino sììììììììììììì… lo scottex sììììììììììììì… la camicia nooooooo, io avevo i peli sulle gambe… mamma mia, il pimo parto, quante cose mi mancavano e quante cose inutili avevo… ed eravamo solo in due in stanza, con bagno pubblico… senza carta igienica………. il primo bidet credevo di morire, con la mutanda rete alle ginocchia, il pannolone tutto storto.
al secondo parto mi son fatta portare pantaloni e magliettina… e tuttE mi dicevano"ESCI GIà OGGI???" "NO" rispondevo "MI SONO LAVATA E VESTITA!!!".
Che ricordi Silvia….
Silvia dice
Oddio, Papy, la carrozzina hahahahhahah!
E’ proprio una cosa da primiparO! 😀
Vivo a Reggio Emilia, però se leggi bene…ci passeranno anche i pannolini ma…se capiti male hai un bagno per OTTO donne (se ancora nel pezzo non l’ho detto abbastanza ).
Mondopapy dice
Dai bellissimo!!!!!! Questo post è fantastico!!
Devo dire che la valigia di mia moglie al primo parto è stata decisamente diversa dalle successive…..eh eh! Queste ultime davvero piccolissime, anche perchè c’ero io che facevo avanti e indietro e se proprio le fosse servito qualcosa…
Posso lasciare un racconto per i papà? Quando andai a prendera la mia prima figlia mi caricai tutta la carrozzina su e giu per le scale dell’ospedale….ah ah ah! Una fatica! Successivamete ho capito che in braccio andava bene uguale…ah ah ah!!!!
Un ps per te….ma in quale meraviglioso atollo caraibico vivi che ti passano i pannoloni in ospedale??? Eh eh! Qua anzi che non ti devi portare il letto….hi hi hi!
Elisa dice
.. eh eh.. maledette camicie da notte! :))
Io non sono mai riuscita ad usare i coprisedili igienici per wc, non c’è verso di farli stare fermi. E neppure con il catino l’impresa è riuscita. Quindi vada per il disinfettante tipo Bioform o simili: andavo sempre in bagno con il mio flacone e la spugnetta.. e via!
Le mutande in rete ho continuato ad usarle anche dopo (forse perché porto la 46? 🙂 ); la mia musica l’ho ascoltata solo in sala travaglio perché avevo uno stereo a disposizione (per il travaglio in acqua)… Ma poi chi ci ha più pensato alla musica!!
Anche il reggiseno per allattamento m’è tornato utile, invece la vestaglia l’ho odiata perché faceva un caldo pazzesco… Ma le "maledette camicie da notte" sono ovviamente supertrasparenti, quindi… ^_^
Silviettta dice
anch’io approvo il pigiama!
noi avevamo una lista precisa fatta dalle ostetriche al corso preparto, a cui ho aggiunto una bottiglietta d’acqua di plasica (versavo l’acqua mentre facevo pipi e non sentivo bruciore) e l’amuchina spray (utilissima, invece che fare gli sciacqui nel catino, per spruzzare la zona dei punti….)
ciao silvia! buona settimana!
silvietta