Domanda
Buongiorno dott.ssa,
le scrivo per chiederle un aiuto in quanto la mia bimba C., 9 mesi non ha problemi durante il sonno ma nella fase di “addormentamento”: che sia prima della nanna serale o pomeridiana o per un solo pisolo, si frega gli occhietti, si tira l’orecchio, sbadiglia, si capisce quindi che ha sonno ma inizia a piangere disperata; a volte se è il momento del pisolo a metà mattina o verso sera è capace di piangere per 15/20 minuti, arrabbiata, ma non riesce ad addormentarsi…
Andando con ordine le dico che questo pianto non è presente da sempre ma da circa 3 mesi ossia da quando C. dopo ben 6 mesi e mezzo ha terminato le maledette (scusi il termine) coliche. Premetto che C. non ha mai utilizzato il ciuccio, dorme all’incirca 10/12 ore di notte, a metà mattina fa un pisolino di 40 minuti circa, dorme un’oretta e mezzo dopo pranzo e prima della pappa alla sera se siamo in macchina o in giro con il passeggino fa un altro pisolo, in casa no.
La nanna del pomeriggio e della notte la fa nel lettino (di notte il suo nella sua stanza, di pomeriggio a volte a casa nel suo a volte dai nonni sempre in un lettino suo), i pisoli li fa solitamente nel passeggino o in macchina, raramente si addormenta se siamo in casa.
Tendenzialmente prima della nanna facciamo sempre le stesse cose: bagnetto, pappa, un pochino di gioco e poi tra le 14 e le 14.30 al pomeriggio e tra le 20.30 e le 21 alla sera la mettiamo a nanna sveglia. Al pomeriggio dal lunedì al venerdì la metto a letto sempre io perché il papà è’ al lavoro, nel weekend dipende e questo vale anche per la sera, ogni tanto vado io ogni tanto lui. Per quanto riguarda il risveglio, al mattino ci siamo quasi sempre entrambi (il papà giusto il tempo di salutarla poi va al lavoro), al pomeriggio ci sono sempre io…
Alla fine, si addormenta, ma non so di preciso cosa la faccia addormentare, il suo pianto inizia a calare, continua a lamentarsi ad occhi chiusi e poi alla fine crolla…questo a letto, nel passeggino,nell’ovetto in macchina…in qualsiasi contesto…si contano sulla punta delle dita le volte che si è addormentata senza il minimo lamento, nonostante mostrasse segni di stanchezza.
Le dico anche che C. è una bimba vivacissima e molto coccolona, non fa le bizze facilmente, diciamo che è molto determinata e quando vuole qualcosa si fa sentire (nonostante la tenera età…)
Nel ringraziarla e salutarla aggiungo solo che C. ha preso per un periodo (intorno al mese) i Fiori di Bach come aiuto per le coliche…me li aveva consigliati un’ostetrica ma purtroppo senza grossi risultati, nulla di ciò che ho provato ha funzionato, se non il tempo.
Con questo sarei dispostissima, nel caso lo ritenga utile, riprovare in questo contesto.
Grazie in anticipo. E.
Risposta
Cara E.,
da come mi descrive le abitudini del sonno della bimba, di per sé regolari e anche abbondanti, mi sembra che questo pianto inconsolabile che si manifesta come un lamento e difficoltà a lasciarsi andare al sonno (in qualsiasi situazione) somigli a quello che per noi adulti è un sovraccarico di stimoli che “eccitano” l’organismo e impediscono di allentare davvero la tensione e raggiungere la quiete del dormire, nonostante la stanchezza percepita. Il fatto poi che questo problema sia sopraggiunto da circa tre mesi, in concomitanza con la cessazione delle coliche (che sappiamo quanto disturbino la quotidianità dei bambini e, indirettamente, facciano emergere un’ansia anticipatoria del genitore legata ai momenti dei pasti) mi fa pensare a un grande cambiamento in atto (che se pur in positivo, è comunque un cambiamento importante!) oltre al fatto che, facendo due conti, dovrebbe aver coinciso anche col periodo dello svezzamento, altra tappa fondamentale in una piccola vita che cresce.
I segnali che mi riporta come “si frega gli occhietti” “si tira le orecchie” “sbadiglia” sono palesemente sinonimo di stanchezza e bisogno di dormire, ma, sembra che questa percezione non le basti, sembra che il suo “pianto arrabbiato” sia una reazione di impotenza rispetto alla incapacità di addormentarsi serenamente.
La riprova ce la dà il fatto che, apparentemente, non sembra che vi sia nulla di esterno che possa contribuire ad aiutarla in questo processo naturale (ad esempio il fatto di essere presa in braccio, di essere portata a spasso ecc…) quanto invece vi sia, alla fine, una resa di fronte alla troppa stanchezza e tensione che la rendono sfinita.
Da quello che mi racconta, C. è una bimba molto vivace e affettuosa, con un temperamento determinato e volitivo e questo a volte può portare al vissuto di arrabbiatura rispetto alla discrepanza fra ciò che lei vuole e ciò che il suo fisico richiede (ad es. il riposo).
Per quanto riguarda l’uso dei Fiori di Bach per le coliche, mi preme sottolineare che in tal caso, i fiori agiscono solo sull’aspetto del vissuto emotivo dovuto a questi fastidiosissimi episodi, mentre non hanno alcun “potere” sul prevenire o meno della loro insorgenza. Occorre scegliere una miscela che tenga conto del vissuto del bambino ma anche quello della sua mamma, così strettamente legata a lui anche sul piano del vissuto emotivo di fronte a questi episodi che mettono in agitazione tutta la famiglia.
Premessi tutti questi aspetti, vi suggerirò una miscela di fiori di Bach da usare in questo caso quotidianamente e alcuni consigli utili per rendere il rituale della nanna ancora più efficace.
La miscela di fiori da far preparare dall’erboristeria è questa:
- ELM
- VERVAIN
- HORNBEAM
Isieme agiscono riequilibrando il sovraccarico di energie e tensione e armonizzando allo stesso tempo il temperamento vivacissimo che porta a non voler mai “staccare la spina”.
Al solito, trattandosi di bambini molto piccoli, la faccia fare senza brandy, usando come conservante l’aceto di mele o scegliendo di non mettere niente, ma facendo attenzione a rifarla dopo due settimane.
Della miscela così costituita, dia a C. 4 gocce per 4 volte al giorno, magari diluite in poca acqua se non le prende volentieri direttamente in bocca (la somministrazione serale potrebbe essere subito prima della nanna).
Per quanto riguarda invece l’individuazione di piccole strategie di rilassamento pre-sonno, mi sono concentrata su due aspetti che mi ha citato, ovvero: “la mettiamo a nanna sveglia” e “raramente si addormenta se siamo in casa” (immagino perché intenta a voler giocare e relazionarsi con voi) “tendenzialmente, prima della nanna facciamo sempre le stesse cose: bagnetto, pappa, un pochino di gioco”.
Provate a inserire nei rituali pre-nanna, subito dopo il gioco, una piccola pausa di rilassamento a due, per vedere di entrare gradualmente nella dimensione di quiete, piuttosto che passare bruscamente dal gioco alla nanna (ci sono bambini che, nonostante la stanchezza, non andrebbero mai a dormire, perché maggiormente attratti dall’interazione con i genitori nella dimensione ludica, soprattutto intorno agli 8-9 mesi quando la loro attenzione è tutta volta alla scoperta di ciò che li circonda). Questo piccolo rituale può essere fatto in diversi modi, da provare a seconda delle vostre preferenze. Potrebbe essere svolto in cameretta, con la luce soffusa e magari una musica lieve. Potreste creare un momento di massaggino, sul pancino, le mani, i piedi, lievi tocchi e sfioramenti, oppure tenendo la bimba in braccio su una sedia o poltrona, cominciare a respirare profondamente, (se conosce la respirazione diaframmatica ancora meglio, farà bene anche a lei!) cercando di uniformare i vostri respiri di modo che la bimba percepisca un ritmo calmo e costante, come quello che si ha nel sonno.
Le parli tranquillamente e lentamente, raccontandole come fosse una storia che fra poco sarà il momento della nanna e lei potrà addormentarsi serena perché la mamma resta un pochino lì vicino a lei e domani sarà di nuovo il momento di giochi e nuove avventure… provi a metterla nel lettino continuando ad avere un contatto fisico nutriente (carezze o tenere la mano) e parlarle così finché non si addormenta (cercate il più possibile di farlo anche se piange o si lamenta).
Provate ad attuare questi accorgimenti per qualche tempo, di modo che C. si abitui alla nuova modalità di gestione del momento di riposo e nel frattempo anche la miscela di fiori possa creare di nuovo l’ armonia nel suo animo in crescita.
Se volete, tenetemi aggiornata sugli sviluppi, perché, ricordiamocelo, le miscele per i bambini a volte hanno bisogno di aggiustamenti, visto che si basano spesso su nostre interpretazioni dei loro bisogni che ancora non possono venire espressi direttamente.
Un abbraccio a voi e alla piccina, con l’augurio di sonni sereni
Virginia Cioni – Psicologa, psicoterapeuta specializzata in floriterapia
marina dice
ho trovato molto interessante l’articolo, avendo anch’io una bimba di quasi 7 mesi che combatte con il sonno!! oltretutto, a differenza di altri svariati blog, i consigli della dottoressa mi sembrano seri, professionali e equilibrati…non promettono miracoli, come in altri blog. Grazie e Complimenti. Marina
michela francia dice
Salve dott.ssa volevo un consiglio su quali fiori di bach usare x la nanna della mia bambina, che ha quasi un anno ..fa molta fatica ad addormentarsi e durante la notte si sveglia parecchie volte e soprattutto ha il sonno assai leggero…è una bimba molto vivace
Lanterna dice
La mia primogenita era così ed è rimasta così fino all’anno circa. La mettevamo nel lettino con una luce molto bassa (le lucciole dell’IKEA), musica rilassante e noi di fianco. Di solito piangeva per una ventina di minuti, a volte di più. Ma non era una richiesta d’aiuto, era proprio un pianto di sfogo: non riusciva a prendere sonno.
Ora ha un rapporto molto sereno col sonno, quindi coraggio, passerà in fretta.