Atto I – Scena 7^
Isp. Clouseau, Mamma Silvia, famiglia B
La scena si svolge a Ferrara, a casa dei nonni paterni dell’ispettore.
80 mq suddivisi molto male. Stanze minuscole e stracolme di soprammobili.
Sono le 12.30 di una fredda mattina di inizio inverno.
Un motivetto accompagna l’apertura del sipario.
Mamma Silvia – Allora bimbi, mi raccomando, si fa attenzione. Non si tocca niente di vetro e ceramica e ci si muove attentamente. Capito?
Matteo – Si
Niccolò – Ti
Nel corridoio è stato allestito, su una boiserie, un angolo per i bimbi con macchinine di ogni sorta. Alcune suonano, altre girano, altre attendono solo di essere toccate da delicate manine. Tra le macchinine campeggia una motocicletta di ceramica.
Mamma Silvia la agguanta e la sposta.
Pensando di aver salvato il salvabile, si gira tranquilla a controllare i bimbi.
BUM!
L’ispettore ha fatto quello che Mamma Silvia temeva facessero i bambini. Pezzi di ceramica ovunque. Lui la fissa con la tipica espressione da marachella alla Clouseau.
Vabbè, pensa lei, in fondo era un po’ che non ne combinava. Circa un mese. Si dai, è andata bene in dicembre, talmente bene che qualche lettore del Blog ha lamentato l’assenza di nuovi episodi.
La famiglia B al completo si siede a tavola. In 8 in uno spazio per 4.
Tra brodi che si rovesciano, zuppette di pane e acqua in bicchieri di vetro poggiati pericolosamente sul bordo del tavolo, bambini che scivolano dai cuscini e che vogliono andare a giocare, arriva la frutta.
Zia L– Simone, tieni, prendi l’uva. Stendendo una ciotola all’ispettore.
L’ispettore agguanta con garbo la ciotola.
SPLASH!
I due litri d’acqua contenuti nella ciotola si rovesciano sulla tovaglia di pizzo, la trapassano e scivolano sul pavimento di marmo tirato a lucido il giorno prima.
Mamma Silvia inizia a sentirsi agitata.
Finalmente il dolce.
Nonno A – Chi vuole il vino?
Isp. Clouseau – Io. Porgendo il bicchiere.
Nonno A. versa il vino, ma prima che abbia finito l’ispettore un po’ distratto…toglie il bicchiere!
SPLASH!
Il vino (dolce) scivola desolatamente su tavolo, sedia, maglia di mamma Silvia e pavimento.
Mamma Silvia decide che è ora di una sigaretta.
L’Ispettore quatto quatto decide che è ora di lasciare l’allegra brigata. Si sdraia sul letto, si tira sugli occhi il piumino di Niccolò e si addormenta.
Mamma Silvia promette a se stessa che, d’ora in poi, si ricorderà di profondere le sue raccomandazioni alle persone giuste.
A volte si dimentica di avere due figli, ma tre bambini.
lucia dice
ecco, finalmente è tornato…più in forma che mai!!!!!
barbara dice
E siamo solo al Primo Atto!
Silvia dice
Il dramma è che ora comincia anche ad andarne fiero…
lisa2007 dice
eh sì. i bambini sono tre anche da me. ;))
vale dice
chissà com’è che a volte Nicola mi dice: "certo che in questi momenti mi sento solo contro quattro". Ma che, vi coalizzate?
Carla dice
Si sa, gli adulti sanno sempre essere più impacciati e pasticcioni dei bambini: altrimenti i bambini da dove imparerebbero????
Buone Feste
Carla
Silvia dice
Oddio…"perle"…dipende dai punti di vista !
Cristina dice
Dovresti metterle in scena davvero queste perle!
Fantastici momenti di vita comune.
kiaretta dice