I miei figli da piccoli non hanno quasi mai sofferto di dermatite da pannolino, qualche volta il più piccolo ha mostrato un po’ di irritazione, ma molto di rado e sempre in concomitanza con eventi specici. Ci sono bimbi, invece, che devono convivere con arrossamenti frequenti e irritazioni terribilmente aggressive.
Voglio condividere con voi qualche informazione utile sulla dermatite da pannolino, essendo un problema molto frequente nei più piccoli.
Vediamo come si può alleviare questo fastidio, quali sono le cause e, soprattutto, come prevenirlo.
Cos’è la dermatite da pannolino?
È una infiammazione cutanea che si manifesta con un insieme di chiazze di colore rosso acceso, localizzate nella zona pannolino del bambino.
Qual è la causa?
Le cause spesso sono concomitanti:
- sfregamento del pannolino sulla pelle estremamente delicata, sottile e sensibile dei bambini
- macerazione della cute favorita dall’umidità, dal calore e dalla scarsa traspirazione dovuti alla presenza del pannolino
- irritazione causata dal materiale con cui è fatto e trattato il pannolino
- prolungato contatto con urina e feci, ancora più problematico in caso di diarrea o infezioni urinarie
- pelle sensibile in bimbi soggetti a malattie come la dermatite atopica, possono essere maggiormente soggetti alla dermatite da pannolino
- introduzione di nuovi alimenti. Quando il bambino è in fase di svezzamento, le feci possono cambiare e, dunque, il problema si può presentare con più frequenza
- lavaggi frequenti con detergenti aggressivi
Come prevenire?
Esistono alcune accortezze che ogni mamma può adottare per prevenire l’insorgenza di arrossamenti e accelerare la guarigione:
- cambiare il pannolino frequentemente (anche sei volte al giorno)
- a ogni cambio, lavare il bambino con acqua tiepida
- usare un sapone neutro e senza profumi al massimo un paio di volte al giorno
- asciugare la parte tamponando, senza mai sfregare, utilizzando un telo di cotone
- evitare l’uso del talco che può causare irritazioni
- evitare prodotti contenenti parabeni che possono dare origine ad allergie
Quali pannolini utilizzare?
Utilizzare o pannolini lavabili in materiale naturale oppure, sempre, anche indipendentemente dalla dermatite, pannolini naturali e anallergici.
I pannolini NappyNat sono tutto questo ma in più sono batteriostatici, traspiranti, ipoallergenici, privi di ftaltati, additivi chimici, creme pre-inserite o paraffine. Tutti i materiali a contatto con la cute sono di origine vegetale, dunque, non surriscaldano eccessivamente la zona e garantiscono traspirabilità, mantenendo la pelle del bambino sana e prevenendo naturalmente l’irritazione cutanea.
Quando erano piccoli i miei figli, nel 2004, non esistevano: io non ho mai pensato, lavorando molto, di prendere in considerazione i pannolini lavabili per cui anche gli scrupoli legati all’ecosostenibilità si sono fatti avanti spessissimo negli anni. Si calcola che mediamente i pannolini costituiscano circa il 10% dei rifiuti indifferenziati, quelli a maggior impatto e costo sociale (equivalente all’incirca ad 1kg di immondizia al giorno a famiglia): in quest’ottica, NappyNat realizza solo prodotti di origine naturale, biodegradabili e compostabili con l’obiettivo di creare un futuro sostenibile per il nostro pianeta. La plastica da cosa è sostituita? Da una bioplastica compostabile derivata dagli amidi di mais e canna da zucchero, tra i materiali più naturali possibili.
NappyNat è 100% Made in Italy: ricerca, sviluppo e produzione avvengono esclusivamente in Italia. La filiera produttiva è controllatissima: il processo che va dalla selezione dei materiali alla lavorazione viene costantemente monitorato con controlli specifici per assicurare la massima qualità e raggiungere i valori di ecosostenibilità di cui NappyNat si fa portavoce.
NappyNat è, inoltre, certificato dai marchi VeganOk e Allergy Certified che confermano le principali caratteristiche del prodotto: naturale, anallergico e di cui la maggior parte dei materiali impiegati è certificata compostabile.
Tra gli strumenti recentemente acquisiti, anche una compostiera elettrica dove viene testata la compostabilità dei materiali prima di utilizzarli.
Una tra le più importanti materie prime impiegate per la realizzazione dei tessuti è infatti la fibra PLA, 100% di origine vegetale, una delle poche fibre che rispetta i requisiti richiesti dai tecnici Olive.
Come si cura?
Per prima cosa dovrete tenere la pelle asciutta e sempre molto pulita facendo il possibile per migliorare l’aerazione della zona del pannolino. Appena potete lasciate il bambino senza pannolino e provate ad utilizzare pannolini più abbondanti in modo da non “soffocare” ulteriormente la pelle arrossata.
Quando chiamare il pediatra?
Se la risoluzione del problema tende a rallentare, rivolgetevi al pediatra. In particolare, fatelo subito in caso di febbre, vesciche e pus. Il pediatra potrà prescrivervi una pomata antimicotica e una pasta protettiva.
In collaborazione con NappyNat
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