Domanda
Gentile dottoressa,
sono la mamma di due bimbi di 17 mesi, un bimbo e una bimba, e sono preoccupata per l’evoluzione che sta avendo il rapporto tra mia mamma e il bimbo. Io lavoro il mattino e dei bimbi si occupano una tata e la nonna (mia mamma appunto, glia ltri nonni sono lontani) e lei spesso mi aiuta il pomeriggio e la sera quando mio marito è assente per lavoro (è spesso in trasferta). Ovvio che il suo rapporto coi bimbi sia molto forte ma il bimbo preferisce lei a me. Sto pensando di cominciare a gestire i bimbi sola il pomeriggio e la sera, per quanto possa essere complicato e stancante, così da creare un pò di “normalità” ma sono assalita dal dubbio che per loro sia meglio avere altri rapporti affettivi forti e che comunque essendo io una sola non riesca a dare loro tutte le attenzioni necessarie. A volte provo a passare tempo con lui singolarmente ma non sempre è fattibile (e comunque la bimba ha bisogno di me). Speo di essere stata chiara, grazie fin da ora per la disponibilità e l’aiuto
Silvia
Risposta
Cara Silvia,
grazie per avermi affidato il tuo disagio in queste righe. Spero di poterti fornire una risposta esaustiva, nonostante non sia facile attraverso una comunicazione scritta.
Partiamo dal fatto che crescere due gemelli non è affatto facile: state compiendo uno sforzo ammirevole che tocca a tutte le famiglie onorate dalla presenza di più bimbi della stessa età, ma che di certo devono affrontare problematiche raddoppiate, se non altro, per quanto riguarda le questioni pratiche.
Mi sembra che l’aiuto di una nonna sia una fortuna non da poco.
Ciononostante la “compresenza” coi nonni non è mai facile. I nonni sono persone che hanno un’esperienza alle spalle, quella di essere stati nostri genitori, e nonostante sia passato tempo e sia cambiata un’era, non è sempre facile concordare con loro strategie educative.
Per fortuna in molti casi i nonni sono persone disponibili, con le quali è possibile discutere.
La prima cosa che ti suggerirei, quindi, è di provare a parlarne con tua madre, se è possibile, cercando di esprimerle il tuo disagio.
Metterei la cosa non tanto sul piano di un problema pratico, quanto sui tuoi vissuti e sulle tue sensazioni.
Ritengo, infatti, che nessun bimbo (tranne in casi estremi e gravissimi) possa preferire una nonna alla mamma. Al contrario, può accadere che bimbi particolarmente svegli e sensibili sappiano cogliere il “vantaggio” che può portare loro quando è una nonna a condurre il timore.
Le nonne, si sa, sono più permissive: il rapporto tra nonno e nipote è libero da conflitti e responsabilità educative, è più improntato sul piano ludico, ed i nonni sono più disponibili, tolleranti, e disposti a fare concessioni che i genitori, ovviamente, non farebbero.
Questo è un bene, e non solo un male: è proprio da questo tipo di relazione che i bimbi prendono il bello, il possibile, il concesso, che non è certo compito dei genitori elargire, in quanto naturalmente concentrati su un progetto educativo a lungo termine.
I nonni possono permettersi di vivere il presente, senza preoccuparsi troppo delle conseguenze: che non equivale a dire che se ne fregano, ma semplicemente che rivestono un ruolo diverso. Sono come due lati di una stessa medaglia, ed è la loro unione che è benefica per il bimbo.
E’ possibile, dunque, che tuo figlio abbia colto questo aspetto -se presente- nella relazione con una nonna disponibile e particolarmente accondiscendente.
In questo caso hai due soluzioni: passarci sopra nell’ottica, o parlarne con la nonna e concordare un comportamento che vi soddisfi entrambe. Valuta tu cosa è per te la soluzione migliore.
Come accennavo sopra, del resto, anche se la nonna può essere il suo punto di riferimento per una parte della giornata, e anche se questo di riferimento può essere forte e importante, non sarà di certo l’unico.
Tu e il papà restate i suoi genitori, il suo nucleo familiare.
Da un altro punto di vista, invece, comprendo bene la tua sensazione molto vicina alla gelosia: immagino il timore di non dedicare ad entrambi la stessa quantità di tempo, il timore di non organizzare questo tempo nel migliore dei modi, e l’ansia di non essere all’altezza delle difficoltà da affrontare con due bimbi molto piccoli.
Per il poco che mi è permesso di ipotizzare, voglio provare a rassicurarti: sono solo ansie. Leggittime, sicuramente fondate, ma che non corrispondono ad un timore necessariamente reale. Escludo, lo ribadisco, che il bimbo possa amarti meno di quanto ami la nonna, e non sarà il tuo “immolarti” ad uno sforzo ulteriore (come rinunciare all’aiuto della nonna) che ti renderà migliore ai suoi occhi.
Al contrario, rischieresti di essere più stanca, meno lucida e meno efficiente.
Buona invece l’idea di cercare momenti esclusivi con entrambi, anche se ne riconosco la difficoltà.
Tu stessa mi scrivi dell’importanza che ha per i bimbi avere dei rapporti validi al di fuori di quelli domestici, ed il legame coi nonni può essere una risorsa importante non solo nel presente, ma anche nel futuro.
Ti invito a riflettere sui momenti che ti portano a pensare la frase “preferisce lei a me”. E’ possibile che questi siano conseguenza di qualcosa che è accaduto prima (se tu ad esempio gli hai appena dato un “no” che a lui non piace, è ovvio che preferisca rivolgersi alla nonna, ma non di certo perché non ti vuole bene…!), o che riguardino sfumature del rapporto tra te e tua madre non ancora rese chiare…
Spero che le mie riflessioni, per quanto superficiali (data l’esiguità delle mie conoscenze su di voi), possano esserti state utili.
Un caro abbraccio, che possa esserti di sostegno in questo momento di duro lavoro.
Vivo una situazione simile..se non che ho un bimbo di 4 mesi dove sembra che la tranquillità esista solo in braccio al papà o a mia mamma (nonna materna).a volte mi sento inutile o utile solo nelle cose pratiche come cambi,latte artificiale etc
Bella risposta… mi sembra che comprenda tutti gli aspetti del problema: la mamma è la mamma e anche se a volte ci sentiamo in colpa perché abbiamo una vita al di là dei nostri figli dobbiamo capire che noi siamo sempre e comunque la mamma migliore che possono avere… anche con tutte le nostre insicurezze.