Domanda
Salve , sono una donna di 34 e sono al quinto mese di gravidanza.
Le scrivo perché non riesco più a gestire i rapporti inesistenti tra mio marito ed i miei genitori e mio fratello. Tutto questo mi fa stare male soprattutto in questo periodo della mia vita in cui vorrei che le cose andassero diversamente.
Cercherò di spiegarle un po’ la situazione anche se ormai è talmente degenerata che non saprei da dove iniziare. Dunque io e marito siamo stati 14 anni fidanzati e in questi anni i rapporti con i miei sono stati idilliaci , lui li trattava come dei genitori con il massimo del rispetto e allo stesso modo loro lo trattavano come un figlio . L’unica cosa che mio marito in questi anni lamentava era che mio padre non si è mai interessato di mio marito dal punto di vista lavorativo. Le spiego mio marito è un consulente del lavoro e quando ha iniziato era poco più che 18enne per cui un aiuto da parte di mio padre sarebbe stato importante . Vorrei precisare che l’aiuto di cui parlava mio marito non era economico ma morale . Mio padre però ha sempre giudicato questo suo disinteresse dicendo che lui per natura non ha la capacità di chiedere a nessuno un aiuto o un favore. Detto ciò mio marito si è rassegnato al fatto che fosse così per carattere.
Tutto però è cambiato quando mio fratello si è laureato in ingegneria e mio marito nota che invece in questo caso si dava da fare. Quindi non era “per carattere” ma forse era proprio per un disinteresse. Da lì i rapporti iniziano a incrinarsi perché mio marito non si sente più considerato come un figlio. In tutto ciò si deve aggiungere il comportamento di mio fratello che dice a mio marito che il figlio è lui e che mio padre non è suo padre. Da lì si rovina tutto.
Nel frattempo mio fratello si fidanza con una ragazza molto benestante e questo fa completamente perdere la ragione ai miei perché pensano di aver raggiunto il massimo per il figlio. Da allora sono iniziati screzi , parole pesanti , mancanze comportamentali. Due anni fa ho abortito al sesto mese e la sera in ospedale mia mamma mi ha lasciata da sola. Ero disperata e mi sono trovata da sola.
Insomma per farla breve oltre alle feste comandate i miei e mio marito non si vedono , mio marito non risponde al telefono di casa quando vede che sono i miei a chiamare.
Quello che io le chiedo è cos posso più fare per cercare di salvare capre e cavoli? Non è possibile sostenere questa atmosfera soprattutto con l’arrivo di una bambina alla quale vorrei evitare di vivere certe situazioni.
Spero che lei possa darmi qualche consiglio perché nn so più che fare.
Grazie nulla e distinti saluti.
Risposta
Cara futura mamma, sicuramente la sua è una situazione molto complessa poichè coinvolge sia la sua famiglia d’origine che quella che sta creando con suo marito.
Della sua lettera mia ha in primis colpito il fatto che non parla mai della famiglia di suo marito, aver avuto questa informazione mi avrebbe sicuramente meglio aiutata a dare maggior senso a quanto vi sta accadendo ormai da anni.
Provo ad ipotizzare che suo marito o non abbia i genitori o a maggior ragione se dovessero essere in vita non ha buoni rapporti con loro, altrimenti perché cercare il sostegno da parte del suocero e creare una sorta di “competizione” nei confronti del cognato (suo fratello).
Può anche essere comprensibile che un padre possa avere un atteggiamento di sostegno in primis per i propri figli, questo non fa di quella persona un individuo distaccato. La scelta di non sostenere suo marito ha sicuramente ragioni più profonde che forse avreste potuto anche cercare di comprendere.
Da un lato è sicuramente comprensibile cercare sostegno e approvazione da parte della famiglia della propria compagna, ma sembra proprio che suo marito cerchi qualcosa di più profondo e la delusione lo ha allontanato dalla sua famiglia.
Credo sia importante che chiariate prima con voi stessi le aspettative verso le vostre famiglie d’origine e iniziare a creare il vostro “spazio”.
Mi chiedo un’altra cosa, lei parla di un aborto avvenuto al sesto mese evento drammatico per una donna e della delusione rispetto all’assenza di sua madre e del suo sentirsi molto sola, ma non parla del ruolo che ha avuto il suo compagno.
Forse a monte sarebbe importante iniziare a pensarvi voi due e la vostra bambina come una famiglia, è come se ancora siate più figli in cerca di sostegno da parte delle famiglie di origine che una coppia in grado di supportarsi reciprocamente e sostenersi.
Poi è fisiologico cercare anche sostegno dalle famiglie di origine, ma non devono più essere il motivo di un equilibrio di una coppia.
Questo percorso diventa ancora più fondamentale affrontarlo prima di diventare genitori, perché l’arrivo di un figlio amplifica tutte le questioni non risolte amplificando lontananze e incomprensioni.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti
In bocca al lupo per tutto e soprattutto per la nascita della sua bimba!
Mara Giani – Psicologa, psicoterapeuta e mediatrice familiare
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