Domanda
Gent.ma dott.ssa Agnone,
sono la madre di un bambino di 2 anni e 10 mesi che quest’anno ha iniziato la scuola materna.
Le maestre, purtroppo, ci hanno fatto presente che lui non vuole rispettare le regole, che non rispetta l’autorità (quando gli dicono di no lui morde o picchia) e picchia i suoi compagni (se per esempio non vogliono dargli un gioco).
Ci hanno consigliato di farlo vedere da un neuropsichiatra.
Lei cosa ne pensa?
p.s. Le faccio presente che lui è il più piccolo della classe (gli altri hanno tra i 3 anni e 3 anni e mezzo).
Grazie mille
Alessandra
Risposta
Cara Alessandra,
è un pò difficile per me esprimere un parere a distanza, senza avere osservato la situazione in modo diretto.
Stando a quello che mi scrivi, penso che ricorrere ad una visita neuropsichiatrica sia un pò eccessivo. Il bimbo è molto piccolo, è il più piccolo della classe, e l’anno scolastico è appena iniziato.
Mi chiedo quindi come io possa aiutarti ad andare al di là del contenuto e provare a comprendere il processo:
- mi chiedo cosa porti le educatrici a farti una simile proposta e, provando ad ampliare un pò lo sguardo, quali difficoltà relazionali incontrino (anche) loro nella classe, o quale messaggio vogliano traslarti;
- soprattutto mi chiederei, più che “cosa fa tuo figlio” (morde o picchia), “come lo fa” (ovvero quando, con che modalità, cosa succede nel contesto in cui avviene, e tante altre cose simili).
Che un bambino nei suoi primi anni di vita voglia esprimere la sua identità attraverso i rifiuti o la rabbia, è un fatto del tutto normale. Che un insegnante non abbia gli strumenti per gestire o contenere questa espressione di crescita sana è un altro.
La mia non è un’accusa, al contrario: è un dato di fatto che molte insegnanti non abbiano sufficienti opportunità formative (se non di base, quanto meno sotto forma di supervisioni) per fronteggiare quello che anche per loro è un momento di grande frustrazione e/o difficoltà. E’ possibile che per loro questo sia un modo indiretto e forse poco ortodosso di chiedere la tua collaborazione, in modo che possiate cooperare per risolvere un comportamento che, per quanto normale, risulta disfunzionale allo svolgimento delle attività in classe.
Tuo figlio è all’inizio della sua esperienza di socializzazione, e deve in qualche modo “difendersi” da compagni più grandi di lui. Probabilmente sta tentando questo modo per esprimersi, non abituato alla condivisione o al rispetto delle regole.
Quando parlo di “sana aggressività“, ovviamente, non mi riferisco al fatto che ritengo l’aggressività un modo per affermare la propria personalità: intendo semplicemente che è un’energia positiva, che parte da una buona intenzione, ma che si esprime in modo disfunzionale. Pertanto, va educata (nel senso proprio di ex-ducere, tirar fuori) senza spaventarsi (mi riferisco agli adulti, ovviamente).
Per non ripetermi, ti proporrei di dare un’occhiata alla mia pagina : trovi diverse sezioni, tra le quali “Bambini e Scuola” e, soprattutto, “Rispetto delle regole e sana aggresività”. Qui troverai il tema che ti riguarda affrontato da molti punti di vista, ti suggerirei di scorrere questi articoli per sapere come la penso.
Spero ti esserti stata utile, e resto a disposizione tua o delle insegnanti per ulteriori chiarimenti.
Almi dice
Sono perfettamente d’accordo con ArteMamma. L’approccio delle maestre di un nido è completamente diverso. Inoltre ci sono più maestre che si occupano dei bambini, mentre alla materna c’è una sola maestra per tanti bambini. E poi volevo fare una domanda, secondo te, mamma di questo piccolo uomo, tuo figlio si comporta in maniera “strana”? Se pensi che abbia atteggiamenti troppo aggressivi, potresti parlarne con il tuo pediatra, prima di portarlo da un neuropsichiatra infantile. Ti abbraccio forte, sperando che tu possa comprendere il tuo piccolo.
ArteMamma dice
E se fosse troppo presto per la scuola materna? Forse un anno in più di nido o qualcosa del genere potrebbe offrire al piccolo una possibilità di integrazione con un approccio più soft da parte delle educatrici.
Mammamsterdam dice
Be, ma in fondo un motivo per cui questa età la chiamano i Terrible Two c’ è, e ci sono bambini, spesso proprio per la frustrazione di non riuscire ancora a spiegarsi bene o a capire cosa ci si aspetti da loro, che reagiscono fisicamente perché è il solo modo che hanno a disposizione. Come giustamente dice la dottoressa, sta a noi non andare in panico e cercare di parlarci e sinceramente una maestra che consiglia una visita neuropsichiatrica per una cosa del genere mi viene da pensare che o non abbia abbastanza esperienza, o siano troppo poche per il numero di bambini, o che comunque hanno bisogno di essere avviate a una collaborazione con il bambino insieme ai genitori per aiutarlo ad ambientarsi, a spiegarsi ecc. Purtroppo ho vito fin troppi amici colpevolizzati e stressati da un approccio molto rigido della scuola e si sta male tutti così, senza contare che il bambino lo percepisce. In bocca al lupo, ma soprattutto non fatevi mai mettere sotto pressione, ce ne sono tanti di bambini così e facciamoci caso, spesso sono solo bambini più sensibili e più indifesi di altri.