Domanda
Gentile Dott.ssa Cioni,
le chiedo consulenza per mia figlia di 4 anni e mezzo. Nonostante abbia 4 anni e mezzo si sveglia tutte le notti, a volte anche a mezzanotte e parla, mi chiama o me la trovo davanti che piange e vuole dormire nel lettone.
Di giorno le parliamo e chiediamo cosa succede di notte e lei risponde che non vuole stare da sola, nonostante la sorellina di 1 anno e mezzo sia in camera con lei, e che vuole stare in nostra compagnia. Questo succedeva anche prima che nascesse la sorellina. Abbiamo cercato di assecondarla per evitare varie gelosie ma sinceramente siamo stanchi e vedo che anche lei non riposa bene in quanto la mattina si alza stanca.
Mi può consigliare dei fiori di Bach per farla dormire tranquilla? Alla scuola materna va con entusiasmo e mi sembra sia molto legata alla sorellina. Lei si giustifica dicendo che vuole stare in compagnia e che dormirà da sola in camera sua solo quando la sorella sarà grande e potremo unire i letti!
L.
Risposta
Cara L.
ritengo che il comportamento della sua bambina vada interpretato inserendolo nel più ampio contesto familiare e forse necessiterebbe di un’analisi più approfondita, visto che la richiesta di dormire nel lettone da parte dei bambini aprirebbe a un dibattito senza fine circa la concessione o meno di questa abitudine… è chiaro che la piccola giustifica le sue richieste motivandole con la necessità di non stare da sola, ma non bisogna dimenticare che a partire dai 3 anni non sono da sottovalutare le dinamiche edipiche che portano i bambini a porsi (in questo caso letteralmente) “in mezzo” ai genitori per dar fondo al loro desiderio inconscio di accaparrarsi le attenzioni e l’amore assoluto di uno dei due (il papà per la bambina e la mamma per il bambino).
È proprio intorno a questa fase che nascono i primi desideri a voce alta del voler sposare da grande il papà o la mamma, che i genitori possono accogliere su un piano di fantasia stando al gioco, ma senza permettere il vissuto reale di onnipotenza dato dal riuscire effettivamente a installarsi in maniera fissa nel letto matrimoniale, simbolo dell’intimità genitoriale (sulla quale, e in maniera più ampia sulle fantasie di come nascono i bambini, il piccolo si interroga già). Mi fa pensare a una conferma di quanto detto , il fatto che la piccola affermi che dormirà in camera sua solo quando potrà dormire unendo il letto con la sorellina, quasi a ricreare concretamente il lettone dei genitori.
So che in proposito ci sono molte e svariate teorie su che cosa sia meglio, so che ci sono pareri che indulgono sull’abitudine della nanna tutti insieme, ma io ritengo, accettando l’interpretazione psicanalitica, che lo stare nel lettone non debba essere un’abitudine, bensì una eccezione in casi particolari, (se sta male, se c’è un brutto incubo, un’emergenza…) mentre in condizioni normali la si può comunque rassicurare e farla sentire protetta lasciandola riaddormentare lì per poi riportarla nella sua cameretta, oppure – se pur a fatica! – recarsi in cameretta finché non si è riaddormentata e farle comunque sentire che non è da sola. Comprendo la vostra indulgenza iniziale, giustificata dal voler evitare gelosie nei confronti della sorella, ma sento anche dalle sue parole che forse è arrivato il momento di ristabilire un equilibrio di spazi e ruoli.
In proposito le suggerisco la lettura di un capitolo del libro A piccoli passi di Silvia Vegetti Finzi intitolato “Tutti insieme nel lettone”, dove l’autrice spiega e semplifica le dinamiche inconsce dei bambini e dove motiva perché il “no” dei genitori è importante per permettere di superare in maniera sana questa fase di trasformazione dei figli.
Detto questo, non escludo che si possano impiegare dei fiori di Bach per favorire questo delicato momento di crescita e cambiamento. Proprio basandomi sulle parole di sua figlia, suggerisco di far fare in miscela:
- HEATHER – il rimedio per i bambini che non vogliono stare da soli, che si lamentano ricercando l’attenzione dei genitori o che vogliono stare sempre vicino alla mamma o al papà
- HONEYSUCKLE – il fiore che permette lo svincolo, l’autonomia di guardare avanti, per quei bambini che tendono a comportarsi come quando erano più piccoli, soprattutto quando nasce un fratellino (anche se c’è un bel rapporto e i genitori si dedicano con amore a entrambi, non possono evitarsi fantasie del bambino rispetto al fatto che se si è piccoli si ricevono più attenzioni).
Li faccia preparare in soluzione con aceto di mele e le dia alla piccola 4 gocce per 4 volte al giorno. Può usarle anche nel momento del risveglio notturno, spiegandole che serviranno a farle passare il resto della notte serena nella sua cameretta.
Altre piccole strategie possono essere il prevedere una “compagnia” per la notte che dorma nello stesso lettino, la bambola preferita, il peluche o anche un folletto o fatina comprato apposta per l’occasione.
Spero di esserle stata di aiuto,
Virginia Cioni – Psicologa e Psicoterapeuta specializzata in Floriterapia (Fiori di Bach)
faiza dice
cara dottoressa io ho un bimbo di 10 mesi è vivace gli piace toccare tutti ma non è questo il problema. durante il giorno dorme poco e non mi fa fare niente a casa appena mi muovo per fare qualcosa viene da me piangendo e vuole essere preso on braccio è troppo attaccato a me la notte si sveglia in continuazione da quando è nato ad oggi non sono riuscita a dormire una notte intera e sinceramente sono molto stanca. a giorni incomincerò a lavorare essendo che lavoro la sera vorrei qualche consiglio su come gestire il distacco ma soprattutto dargli l’autonomia di addormentarsi.così quando torno a casa posso dormire anche io tranquilla
. la ringrazio in anticipo