La solidarietà che Beatrice legge negli occhi altrui è quella che solo le madri sanno far passare attraverso uno sguardo anche fugace. Ed è sentita, perchè davvero solo chi ha attraversato il post partum sa come si sta, solo chi l’ha vissuto ne conosce le meraviglie e le fatiche.
Cioò che veramente conta è la consapevolezza che queste sensazioni altalenanti e contrastanti sono assolutamente fisiologiche.
Cara mamma imperfetta,
ho i minuti contati…sono mamma dallo scorso mercoledì, a casa da due giorni, e non so tra quanto il mio piccolo Martino si sveglierà.
Sono sconvolta, in preda a stati d’animo fortissimi che passano dall’euforia, all’incredulità, allo sconforto, al senso di inadeguatezza rispetto a questo nuovo ruolo a cui non so bene come adempiere, come se da qualche giorno fossi dentro ad un enorme shaker.
C’è grande solidarietà negli occhi delle donne che incontro questi giorni, quasi a dirmi che è tutto normale, che il mio fisico si riprenderà da un cesareo mal digerito (le ho provate tutte ma il mio bimbo è rimasto podalico…sono entrata in sala parto con le lacrime…ma questa è un altra storia…), che la stanchezza è tanta ma è ben ripagata, che giorno per giorno mi sentirò un po’ meno aliena e un po’ più umana.
E’ proprio vero che chi non vive questa esperienza non ha la più pallida idea di quello che questa comporta a livello di carico emozionale e come “prova” fisica e mentale.
Tante, troppe volte ho giudicato madri che ritenevo inadeguate e sbagliate.
Spesso ho giudicato mia madre. E solo ora capisco.
Ogni donna di fronte a tanto miracolo fa il massimo, sempre il massimo di quello che può.
Un grazie per il tuo blog che spesso è stato di grande utilità e di conforto durante la mia gravidanza, che mi ha permesso di conoscere, sfogarmi e commentare, e rendermi già madre ancora prima di esserlo veramente.
Beatrice
beatrice dice
grazie a tutte…leggo i vostri commenti in ritardo…come ben saprete il tempo è sempre poco.
Di giorno in giorno le cose vanno meglio. Credo il mio piccolo capisca i limiti della sua mamma, soprattutto quando si parla di stanchezza fisica…e si è in qualche modo adeguato ad essi…è un piacere vedere come entrambe cerchiamo di conoscerci e comprenderci…ogni giorno che passa tutta questa nuova situazione sembra sempre più un piccolo miracolo al quale stento a volte a credere.
Ancora grazie perchè ogni gesto, ogni parola mi aiuta a rinascere mamma di Martino.
Beatrice
claudia dice
Beatrice,
fai bene a parlarne, perchè è il primo passo per riconoscere il proprio malessere, farsi aiutare e uscirne.
Troppo spesso si viene mal giudicate o guardate con occhi increduli, ed è difficile trovare qualcuno che capisca, o che magari sappia trovare le parole adatte per descrivere tutte le emozioni e i sentimenti contrastanti che stai provando.
Anche io ho vissuto il tuo stesso stato d’animo, la frustrazione per aver dovuto subire un cesareo dopo aver sentito decantare il parto naturale per tutti i mesi di corso preparto, la fatica, la mancanza di esperienza, la stanchezza enorme, e qualche volta sono arrivata al punto di spaventarmi dei miei stessi pensieri.
Decidi tu il tuo modo di essere mamma, ascolta i tuoi bisogni e non preoccuparti di quello che si “deve” fare;
accetta i tuoi limiti e impara a conviverci, fanno parte di te, del tuo modo di essere mamma; non voler superare “ad ogni costo” i tuoi limiti perchè questo potrebbe rappresentare una violenza contro la tua natura più profonda, piuttosto affrontali con ironia;
è normale il rimpianto della “vita di prima”, ma sappi che presto tornerà l’entusiasmo per una nuova vita a tre, da gustare ogni momento come una scoperta…
…però se ne hai bisogno cerca di ritagliare anche qualche momento per te, senza vergognarti di chiedere l’aiuto di chi ti è vicino…
coraggio!!!!!!
Amalia dice
Condivido pienamente la tua riflessione, che solo chi è già madre – con l’aggiunta di una buona dose di sensibilità – può capire.
Troppo spesso si sente parlare del post-partum come di un momento di estasi, un momento di magia e di gioia incontenibile. Certo, il post-partum è tutto questo, ma è anche stanchezza, frustrazione, inadeguatezza, ansia. Sono mamma da poco più di cinque mesi e se ripenso al primo mese di vita del mio musetto mi vengono i brividi! Fisicamente ero a pezzi (l’episiotomia ha inibito i miei movimenti per parecchie settimane) e sotto il profilo emotivo, spesso, a prevalere era l’angoscia con la conseguente nascita di un profondo senso di colpa, poiché non riuscivo ad apprezzare il miracolo a cui avevo appena dato vita. Quante volte ho pianto durante quei giorni! Ora, ringraziando Dio, è tutto superato. :thumbup:
Ogni volta, però, che incrocio con lo sguardo qualche neo-mamma rivedo la medesima sofferenza e non posso fare a meno di lanciare un incoraggiamento: “Abbi fiducia, perché presto starai meglio e tutto il dolore che stai provando svanirà per lasciare il posto ad una gioia sconfinata!”
Anna dice
Beatrice, anche io sono passata per un cesareo maldigerito dopo averle tentate tutte, perché la mia pulce si è messa in piedi e non ne ha voluto sapere di girarsi, ma sai qual è il momento più dolce che ricordo?
La prima notte sole, io e lei. Le lacrime dopo che mio marito è andato a casa, il reparto si è fatto silenzioso, le luci si sono spente e il pensiero: “Ce la farò?”
Mi sono messa semireclinata sul letto d’ospedale perché altrimenti non sarei mai riuscita ad alzarmi da sola, con lei accoccolata accanto a me.
La guardavo, stupita e frastornata, incapace di comprendere fino in fondo e in quel momento è nato un amore come non si può sperimentare altrimenti…
Vedrai, d’ora in poi anche tu sorriderai consapevolmente complice a tutte le mamme che incontrerai 🙂
Mammaimperfetta dice
Grazie a te.
Margherita dice
Le ho scritto nel commento precedente, era solo un modo per riportare il discorso sul tema iniziale che mi sembrava importante.
Comunque Grazie e ancora complimenti!
Mammaimperfetta dice
Margherita, vuoi dirle qualcos’altro tu?
Io e lei ci siamo già sentite in privato.
La sua lettera è qui per voi, non per me. Io sono un tramite.
Margherita dice
Sono contenta per te, sicuramente te lo sei meritato….
Ma Beatrice….
Mammaimperfetta dice
COSA??? :oogle:
extramamma dice
Complimenti! ho appena letto su Repubblica di te: citata come una delle mamme più influenti del web! Evvai!
Silvietta dice
ciao Silvia,
scusa se il commento è fuori tema …
sul mio blog ti ho lasciato un premio (The Honest Scarp Award), sentiti libera di ritirarlo se vuoi e puoi.
a presto,
silvietta
Margherita dice
Ciao Beatrice,
desidero scriverti perché quando è nata la Pasionaria la mia primogenita (che ora ha 4 anni e mezzo) ho avuto una serie di problemi di salute che mi impedivano di occuparmi di lei come avrtei voluto e mi sentivo come te inadeguata forse anche un po’ snaturata per la fatica che facevo ad accettare questo cambiamento. Possiamo raccontarci che è solo una questione ormonale,ma è inutile negare che comunque questo evento è un ribaltamento della vita senza precedenti, che ci richiede comunque un passo di crescita.
Ricordo che inseguivo spasmodicamente nella giornata il “momento per me” che non arrivava mai o era sempre troppo breve.
Attraverso un cammino che dura tuttora (anche se il momento più drammatico si è concluso dopo qualche mese), non senza l’aiuto di mio marito e di buoni amici, ho capito che ogni momento è “per me” e ho iniziato pian piano a godermi, le poppate interminabili, le ninne nanne chilometriche su e giù per il corridoio e tutto il resto, considerando ogni momento come un dono. Devo esser sincera, ancora oggi, quando il gioco si fa duro, ho bisogno di qualcuno che me lo ricordi, però la serfenità mia e della mia famiglia sta proprio lì, in questa ritrovata coscienza.
Un altro punto importante che tu hai già toccato è”far pace” con la propria madre, nessuno è madre senza essere stata figlia e quasi mio malgrado ho dovuto riscoprire in quel momento anche la gioia di sentirmi figlia.
Quindi, chiama tua madre,se puoi, e Buon Viaggio!
P.S. : La Pasionaria se fosse stata un maschio si sarebbe chiamata Martino!
Tijana dice
“Tante, troppe volte ho giudicato madri che ritenevo inadeguate e sbagliate.
Spesso ho giudicato mia madre. E solo ora capisco”
Beatrice, chi di noi non l’ha fatto?
E immaginando quanti errori potrò fare come madre, mi rincuora pensare che un giorno mia figlia forse capirà.
Un abbraccio.
Arianna dice
Cara Beatrice, credo che la tua lettera provocherà tanti sorrisi di comprensione e pacche virtuali sulle spalle, ci siamo passate tutte in un modo o nell’altro, anche chi di noi era più “pronta” (magari al secondo o terzo figlio) si è comunque ritrovata a dover scendere a patti con un nuovo grande cambiamento. Dalla tua lettera però emerge tanta lucidità e consapevolezza che le cose pian piano prenderanno la giusta piega, quindi sei certamente sulla buona strada! E stai tranquilla, tutte o quasi tutte prima di avere figli abbiamo pensato “dirò… sarò… farò…” per poi ritrovarsi in un turbine di domande e dubbi!
🙂
Congratulazioni!
arianna dice
Cara Beatrice, anche io prima di partorire ho giudicato, commentato ciò che non conoscevo, perchè solo quando ci passi lo puoi capire.
Ho pianto tanto, mi sono sentita tanto inadeguata a questo nuovo ruolo che conoscevo solo di riflesso.
La stanchezza è tanta, un conto è SAPERE che non si dorme, un conto è NON dormire…
Le emozioni si amplificano, rimpiangevo la mia vita prima di partorire, poi giorno per giorno il miracolo è avvenuto.
Ora dopo 17 mesi non cambierei una virgola della mia vita, anche se ogni tanto penso con nostalgia alla spensieratezza di prima, che non riuscivo nemmeno ad apprezzare.
Ora però il mio bimbo è la gioia più grande del mondo…anche se in questo momento mi sta distruggendo lo studio…FORZA!