Domanda
Sono mamma di un bimbo di 2 anni, abito con il mio compagno nella casa di proprieta’ dei suoi genitori. Lui è tossicodipendente… Posso chiedere l’allontanamento?
Risposta
Il caso è descritto in modo un po’ troppo stringato. Esistono vari gradi di tossicodipendenza, e varie sostanze relative, come di qualsiasi fenomeno. Si possono solo riportare alcune osservazioni generali, che magari, conoscendo meglio il caso, possono dare un primo orientamento.
Innanzitutto, il primo ed esclusivo parametro di riferimento è sempre quello dell‘interesse del minore. Quindi, il padre può essere «allontanato», nel senso di impedirgli di frequentare il figlio, solo se il suo problema di dipendenza è tale da costituire un pericolo concreto per l’incolumità del bambino, sia fisica che psicologica.
Per quanto riguarda, invece, il problema della proprietà della casa familiare, purtroppo sul punto la giurisprudenza non è univoca. Secondo un orientamento più tradizionale, la casa familiare, anche se di proprietà dei suoceri, può essere assegnata alla mamma, con lo scopo di tutelare al massimo grado l’interesse del minore. Altre sentenze, più recenti, di Cassazione, invece, sostengono che i suoceri possano riprendere il possesso della casa familiare, ottenendo l’allontanamento della mamma.
Direi che ti conviene valutare bene la situazione con l’aiuto di un legale di fiducia. Come sai, in caso tu non avessi risorse per incaricarlo, puoi sempre chiedere l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.
Tiziano Solignani – Avvocato
http://blog.solignani.it
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