Domanda
Gentile Dott.ssa Del Casale,
convivo da tre anni con il mio compagno, sua figlia di 16 e mio figlio di 7 anni. Una convivenza difficile e forzata per via della gelosia della ragazza nei miei confronti.
In questi anni ho dovuto sopportare i suoi malumori magari tipici dell’età ma anche dovuti alla cattiva influenza di sua madre che non vuole palle al piede.
Sono nate diverse discussioni con il mio compagno che mi accusa di freddezza ma in realtà oltre a essere caratterialmente poco espansiva (cone con mio figlio) sono infastidita dal suo menefreghismo, dal suo opportunismo e dalla sua estrema pigrizia (sempre stanca è obesa).
Si litiga perché il mio compagno è sempre accondiscendente, ha poco polso forse a causa dei sensi di colpa e cerca di coinvolgerla nella vita familiare quando magari mi ero illlusa di dedicarci un po a noi!
Tra padre e figlia dopo vari alti e bassi va meglio forse si sta rendendo conto della cattiveria di sua madre, comunque scherzano, ridono e fanno continue effusioni…che quasi mi infastidiscono.
Non le nascondo che spesso ho pensato di andar via: non mi sento a mio agio e libera in casa mia. Devo amarla per forza? Sono sempre gentile e mai invadente.
Sbaglio? Non devo intromettermi tra padre e figlia?
Grazie.
Risposta
Cara mamma,
nella tua lettera parli di gelosia della ragazza, ma tra le righe leggo anche gelosia da parte tua nei riguardi dell’affetto e dell’amore che può esserci tra padre e figlia.
Non ti chiedi mai se questa adolescente, dietro la sua corazza, fatta di menefreghismo, pigrizia, chiusura, celi sofferenza e disagio? Devi sapere che accettare un’altra donna accanto al proprio papà, che non sia la mamma, è sempre un trauma psicologico.
Chi ha il compito di mettersi nei panni dell’altro: tu oppure lei adolescente?
Da ciò che scrivi non capisco se il padre di tuo figlio è il tuo compagno oppure no.
Se il padre non è il tuo compagno, lo stesso trauma della ragazza, probabilmente lo vive anche tuo figlio.
Mi chiedi se devi amarla per forze questa ragazzina.
La risposta è assolutamente sì, se vuoi continuare la relazione affettiva. Dici che lui cerca di coinvolgere sua figlia nella vostra vita familiare. Perché non dovrebbe, dal momento che la ragazza fa parte della famiglia?
Non puoi farti travolgere dalla gelosia, hai il dovere, se ami il tuo uomo, di accogliere sua figlia, come se fosse tua figlia. Se tu cambi strategia, modifichi il tuo comportamento, cerchi di diventare più espansiva, anche la ragazza modificherà le sue reazioni nei tuoi riguardi.
Devi imparare ad accogliere, se vuoi essere felice, devi imparare a vedere le cose belle, devi imparare ad andare oltre, perché l’adolescenza è il periodo più delicato e vulnerabile che l’individuo possa vivere. Non alimentare odio, dissapori e malintesi; diventa un esempio per questa fragile ragazza, (che si rifugia nel cibo, per trovare quella sicurezza che non le appartiene); diventa esempio di amore, comprensione, affetto, che forse conosce poco, proprio perché ha una madre poco presente.
Impara ad amarla, così com’è, con tutti i suoi difetti, e vedrai che la sua corazza, piano piano si romperà e potrete diventare persino amiche, confidenti.
Aiutala a vivere più serenamente la sua vita, alimentando il bene, l’amore e allontanando la cattiveria, la gelosia e l’invidia, perché queste ultime dividono, separano, allontanano, mentre il Bene e l’Amore uniscono, legano, avvicinano.
Mi piacerebbe ricevere presto un’altra lettera in cui dirai :”Le cose sono migliorate”.
Se ci credi la tua e la vostra vita migliorerà.
Capita di sovente che gli adulti con figli avuti da altre relazioni, nel decidere di andare a convivere, non tengono conto dei disagi che questa scelta può causare loro. Disagi che, spesso, si manifestano con comportamenti apparentemente strani e insoliti.
I bambini hanno delle necessità ed esigenze che non possono essere trascurate né sottovalutate, mai. I bambini devono essere sempre al primo posto, perché la decisione di essere al mondo non è stata presa da loro.
Le esigenze e i bisogni dell’adulto vengono necessariamente dopo.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Angela Del Casale – Pedagogista
Maria dice
Vivo la stessa situazione di tante di voi, o quasi. Convivo da ormai 8 anni con il mio compagno, e ci amiamo tantissimo. Abbiamo 4 figli, due miei e due sue, 17 e 11 anni, che ha avuto con due donne diverse. Una storia di sofferenza di tutti, padre in primis, tradito dalla moglie e “incastrato” da una signorina fintamente perbene ma assolutamente egoista. Ho amato le sue figlie dal primo momento, con la prima va bene, ha le sue paturnie adolescenziali, ma chi non le ha avute? Il mio problema è con la seconda, da due anni… la portavo in piscina (la mamma l’ha portata una volta sola, sic) lavata, curata, asciugata, anche nel periodo in cui ero incinta del secondo figlio. Premetto che posso lavorare da casa, il che non so se è proprio un bene, ma almeno sto tanto con i miei figli, me li godo, insomma! Sono ottimista, perchè altrimenti starei al manicomio, ma la ragazzina cosa fa un bel giorno? Le sento dire che io posso portarla in piscina perchè non lavoro…. io, incinta, con un bimbo di 3 anni e uno in grembo, curo la casa e lavoro contemporaneamente e porto lei e la sorella a zonzo, e cosa faccio io? Non lavoro???? Quella frase è stato un pugno allo stomaco e da allora non la reggo più, vorrei cancellarla dalla mia vita. So che non è colpa sua, che quella egoista le avrà messo in bocca quelle parole tante e tante volte da convincerla, ma io non ce la faccio proprio più…. Gliene ho dette tante nella rabbia, “perchè hai detto così? Ma ti sembra che non lavoro?” Inutile dire che ho categoricamente escluso ogni accompagnamento a qualsivoglia attività… se per essere buona ci si deve sentir dire una cosa così brutta e piena di cattiveria, beh… ma ci sto male, e quando so che viene divento sempre nervosa… Sono incavolata, non si usano i bambini, perchè sai una cosa? Diventerà un’adulta problematica con una madre degenere, e sono sicura che qualsiasi cosa io faccia sia un errore se il lavaggio del cervello arriva a questo punto. Mi arrendo con lei, ma quando è a casa la ignoro per amore del mio compagno. Non mi tacciate per egoista, sono stata fin troppo comprensiva e la stabilità di un bambino dipende dall’intelligenza dei genitori, per lei io ero solo una babysitter… Sono bambini, ma neanche troppo, in queste occasioni la loro crescita prende curve che non possiamo prevedere, purtroppo… che tristezza!
Mathilda dice
Leggendo questi vecchi post mi sento fortunata, cosa che mi capita di rado… fortunata di aver conservato la mia abitazione, la mia indipendenza, di aver respinto ogni tentativo di lui di formare una famiglia allargata con la sua e mia figlia. Tutto quello che lui cercava di minimizzare, di insabbiare, di farmi passare per fisiologico era in realta’ una pericolosa condizione di abuso psicologico messa in atto da lui e da sua figlia… non voglio sentire buonismi e inviti alla comprensione nel mio caso poiche’ la figlia di lui ha rifiutato la madre in virtu’ di un irrisolto complesso di Elettra e lui le ha sempre permesso atteggiamenti vergognosi nei miei confronti non per sensi di colpa bensi’ per incensare il suo ego malato… a volte l’innamorarsi di un compagno ci impedisce di vedere con chiarezza certe dinamiche, e solo nel tempo questi aspetti riusciamo a vederli. Con un po’ di fortuna la cosa migliore e’ allontanarsi da queste “tossine”, onestamente non condivido lo scontato buonismo della dottoressa, poiche’ le adolescenti di oggi sono perfettamente in grado di manipolare persone e situazioni e il loro cieco, capriccioso egocentrismo trova terreno fertile nella superficialita’, nell’egoismo e nella mancanza di rispetto che i padri nutrono verso le loro compagne. Per quanto mi riguarda se le tengano ben strette… se lo scotto da pagare per avere un compagno e’ di vedere la mia dignita’ calpestata per compiacere le minchiate di una disadattata, preferisco lasciare ad altre volontarie questa invidiabile incombenza.
Eleonora Defilippo dice
Condivido in pieno.👏👏👏🔝🔝
Guja dice
Io la voglio conoscere…sto vivendo la situazione di volontariato da due anni e non né posso più…non sono assolutamente d’accordo con la dottoressa in quanto lei non ha vissuto una relazione del genere…ho dato per un anno mezzo amore, premure,presenza attenzione continui scorrazzo tra andare a portare a scuola piscina ecc Ad un umana di 8 anni ormai… è il risultato sono state continue mancanze di rispetto nei miei confronti.
Andrea dice
Sono un 43enne separato da 14 mesi (in casa lo sono stato per più di 2 anni) dopo 22 anni di matrimonio e padre di una figlia 22enne che ha scelto di vivere con me. Convivo da 7 mesi e fidanzato da 13 con una donna separata 34enne di due bimbe di 7 e 6 anni. non racconterò la mia storia ma almeno le “credenziali” per intromettermi più o meno le ho.
Si può amare una persona e non per questo dover amare per forza i suoi figli, esiste però il rispetto, la lealtà per decidere di abbracciare o meno le incombenze e le vite complicate degli altri. Non esistono diritti né doveri dovuti o pretesi verso e dai figli di chicchessia ma esiste la comprensione e la fermezza nel dare e ricevere. Spesso anche troppo ci si lascia invischiare e ci si getta senza coscienza dalle e nelle proprie necessità ritrovandosi risucchiati nel vortice delle necessità altrui e immischiati in realtà con cui non avevamo fatto bene i conti. Ci si dimentica dopo e non si considerano a priori i traumi passati, presenti e futuri ai quali la nostra prole e quella altrui vengono e sono stati sottoposti, finendo così per trascinarli sul fondo con noi, rendendoli partecipi e talvolta valvole di sfogo delle nostre frustrazioni. Solo che gli adulti siamo noi. Rileggetevi, leggete le altre mamme, quanto veleno, quante incongruenze e incoerenze di cui non vi accorgete ma che la dottoressa ha subito messo in evidenza. Gli egoisti siamo prima di tutti noi. I nostri figli sono vittime e noi i carnefici che alla fine ci dimentichiamo di dare e impartire le giuste regole ai nostri ma pretendiamo dai bimbi degli altri. Fatevi mille e una domanda se ci sono così tanti figli che scelgono di vivere con i padri invece delle madri e loro malgrado si ritrovano a dover accettare, metabolizzare e sentirsi obbligati a interagire con madri che non sono le loro ma che noi cari papà scelti li abbiamo obbligati a vedersi intorno spesso senza un minimo di transizione e preparazione a tali cambiamenti. Quando la guerra finisce e finalmente anche i figli pensano di poter riprendere fiato eh no che il caro papà affibia loro una seconda mamma dimenticandoci che hanno molto da risolvere con la loro mamma vera. Purtroppo i secondi arrivati, e intendo noi nuovi partner, pagheranno sempre il prezzo dei fallimenti altrui come se non bastasse che già si debba fare i conti con i nostri fallimenti. Allora dopo tanto scrivere sarebbe giusto trarre due conclusioni: i figli di chiunque siano non sono i mostri che generano le nostre sofferenze. Essere infelici è una scelta e scusate se non sto qui a spiegare una frase che a tanti sembrerà banale. E in ultimo sarebbe giusto guardarsi dentro, fare chiarezza con noi stessi e capire se davvero siamo pronti, o forse abbiamo esaurito il carburante per prenderci cura dei figli altrui piuttosto che magari ammettere che i terzi incomodi per molti di noi sono l’alibi per mascherare la disaffezione verso il nuovo compagno. In molti casi la seconda opzione è la più veritiera, talvolta entrambe le cose e altre volte, soprattutto per noi uomini, non è passato il tempo sufficiente per fare i conti con i nostri demoni interiori. Co si ritrova impreparati alla ricostruzione di noi stessi, ci si dimentica che stiamo coinvolgendo questi tanto temuti figli che però non hanno né deciso né distrutto nulla al posto nostro e finiamo con involvere noi e gli altri in una nuova realtà familiare. Io sapevo di essere impreparato ma volevo scommetere su me stesso dimenticandomi che la posta in gioco includeva anche figli miei e altrui e ora, nonostante le mie ottime qualità e capacità genitoriali mi ritrovo a fare i conti con una realtà che non so più gestire per il meglio. Perché è proprio vero che non si può essere gli educatori né i finto genitori di chi i genitori già li ha e nel così fare si finisce per dimenticarsi di fare prima di tutto il genitore ai propri figli. E ora?
Angela Del Casale dice
Carissimo papà Andrea leggere il tuo vissuto mi ha permesso di cogliere le fragilità che ciascuno di noi si porta dietro e che spesso si trasformano in altro… che poi ci porta a dichiarare guerra a chi capita sul nostro cammino. Tra le righe percepisco una profonda consapevolezza e questo è già un primo passo per trovare la giusta risposta e soluzione a qualsiasi problema si pone.
Ti auguro un grande In bocca al lupo per questa nuova convivenza e tanta felicità perchè come dici giustamente così come si sceglie la felicità, si sceglie anche l’infelicità.
Se hai piacere seguimi sul mio blog che è corsomassaggioinfantile.blogspot.com
Dott.ssa Angela Del casale
Monica dice
Alla dottoressa Del Casale posso solo dire che è facile predicare amore non essendo a contatto 24h 7/7 con ragazzi che non sono i tuoi. Troppo facile!!!! Siamo tutti d’accordo con queste belle parole ma la realtà è ben diversa. Così, come capita di trovare ragazze/i con i quali quello che dicono i libri viene facile e naturale, capita anche di trovare la persona con la quale proprio non ci si piglia.
Il mio compagno ha due ragazze che vivono con noi: con una non ho alcun tipo di problema, l’altra non mi sopporta e non nego che la cosa è diventata, nel tempo, reciproca. Ormai sono stanca di fare passi nella sua direzione, anzi non sono stanca, sono sfinita! Infatti non cerco più soluzioni, accetto che non ci si piace e tollero la situazione perché amo il mio compagno, altrimenti avrei già preso un’altra strada visti l’ansia e il disagio che provo in casa mia (luogo che dovrebbe essere un “porto sicuro” dove scaricarsi dallo stress della giornata).
dottoressa del Casale dice
Gentile monica, se aveva già chiara la soluzione e la strategia comportamentale da mettere in pratica, perché ha pensato di chiedere la mia consulenza? purtroppo molto spesso noi adulti non accettiamo pensieri diversi da quelli che abbiamo in testa, chiediamo pareri da esperti con la speranza che questi ci dicano, va bene così, continua in questo modo, brava….
Buona vita
monica dice
Salve sono monica e mi sento chiamata in causa. Io sono mamma di un bambino di sette anni, mio marito che amavo tanto mi ha lasciato per una pià giovane, lui 40 anni e e lei 28 anni, oramai sono trascorsi cinque anni e lei adesso è incinta e sta per nascere il loro primo figlio. Lei adora letteralmente mio figlio ed io divento gelosa perché non voglio che si leghi a lei più di quanto non lo sia a me. Secondo voi devo cercare di ostacolare il rapporto tra mio figlio e la moglie del mio ex? premetto che io sono rimasta single.
Alexia dice
Sono daccordissimo….sentirsi ospiti a casa propria è devastante… i figli del mio compagno quando sono a casa nostra si comportano come se io non esistessi… le nostre liti sono solo a causa loro perché lui continua a dire che io non li accetto e sonofredda… invece quando ci sono loro io cerco sempre di essere gentile anche se mi sforzo perché sinceramente se devo dire la verità lo faccio solo per il mio compleanno e non certo per loro… adesso sicuramente passo da cattiva…. ma non sono figli miei e loro una mamma cel’hanno…
francesca dice
Come vi capisco, il mio compagno (succube delle figlie in particolar modod ella più piccola)
Ha due figlie, una più cattiva ed egoista dell’altra… Si alternano momenti di follia pura nella quale non parlano al padre per mesi, prima una e poi l’altra.
Non accettano in nessun modo il mio bimbo di neanche due anni (ovviamente figlio del padre).
E lui imperterrito continua a dire che loro gli vogliono bene. Una neanche lo ha mai visto e non parla al padre da più di un anno proprio perchè non ha digerito mio figlio. E meno male che gli vogliono bene. L’altra (20 anni) ha la faccia tosta di entrare in casa mia dopo due anni che non mi vede, fare tutta l’amichetta con me la coccolosa con mio figlio. Poi quando mi vede al ristorante neanche mi guarda in faccia e neanche degna di un ciao sono. §Poi se dico al padre che è una maleducata dice che non è possibile che lei abbia fatto cosi.
io sono mamma e se mio figlio si comportasse con si con me una bella lavata di testa non gliela toglierebbe nessuno.
Invece lui le giustifica sempre dicendo che soffrono per la separazione ( avvenuta nel 2009) che hanno problemi che hanno bisogno di parlare con qualcuno, ma per me sono solo delle grandissime furbe e opportunista. La più piccola dopo 5 mesi che non parlava al padre si è rifatta viva caso strano proprio qualche giorno prima di Natale, dicendo che non sa cosa le succede a volte. Si però a Natale vuoi il regalo dopo 20 gg è il suo compleanno allora con papà ci si riarla.
Una ha 20 anni ed una 25.
Io non riesco proprio a capire, quando aevo 22 mio padre è morto e sono dovuta crescere prima del previsto.
Loro basta che pensano alla borsa di 1° classe, l’ultimo Iphone, le scarpe di quello la sciarpa di quell’altro. E il papa che si indebbita per pagare la scuola privata perchè la ciuccia non vuole studiare. E io dal mio stipendio devo prendere dei soldi per coprire la rata della scuola privata e togliere a mio figlio di neanche due anni, perchè la ciuccia deve recuperare gli anni persi, però ancora non studia perchè poverina soffre.
Ma sapete che mi sono veramente rotta le @@.
E dire che è stata accolta in casa di mia madre come una di famiglia…
Io sono arrivata al punto che voglio liberarmi di tutta la cara famigliola padre incluso
Titty dice
Ciao come ti capisco anche io vivo la tua stessa situazione cercano il padre solo x soldi … e lui coglione è succube mai una parola contro di loro ..se invece io dico solo il loro nome si scatena un casino ..non capisco perché loto posso parlare di me male e io no..sono sicura che finirà e starò meglio senza loro ..
Eleonora Defilippo dice
Come ti capisco.Di uomini senza palle c’è pieno il mondo. Se lo molli uno vale l’altro.
Ginevra70 dice
Scusate mi sono dimenticata di dire che io ho 46 anni e non ho figli.. sono separata .. anche se ne volessi avere malgrado l’età, non vedo possibilità in questa relazione.
Buona giornata
Ginevra70 dice
Buongiorno a tutti
capisco perfettamente il disagio e il malessere che si prova quando ci si rende conto che quando lui ha un figlio le tue esigenze e aspettative vengono messe in secondo piano. Io frequento da due anni un ragazzo, col quale andrei bene, che ha una figlia di 12. Ci siamo conosciuti che lui si era appena separato in malo modo dalla moglie e dopo pochi mesi ci siamo frequentati … da subito sembravamo una coppia abbastanza collaudata e lui attingeva da me tutte le energie per riprendersi da quella brusca separazione (aveva scoperto che lei frequentava altri). Le cose sono andate bene .. lui a parole voleva subito una convivenza .. viveva praticamente a casa mia finchè ha deciso di prendersi una casa in affitto per i giorni che aveva la figlia … da li sono cominciati i problemi che ci trasciniamo ancora adesso.
La bambina il primo anno non mi voleva vedere e sono stata al suo volere pur subendo la cosa .. lui doveva cancellare le ns foto dal cellulare per nascondere .. quando eravamo al telefono ci interrompeva sempre o ci parla addosso gridando .. Paaa vieni … nei giorni in cui era con la madre e noi magari in riviera a fare un giro arrivavano anche 30 telefonate in mezza giornata … e la nostra vita è stata sempre condizionata fino ad oggi.
Capisco perfettamente i problemi esposti nei commenti precedenti perché è un inferno a volte convivere con bambini destabilizzati e che ti sono contro. Purtroppo anche il mio fidanzato non è mai riuscito a gestire questa triste situazione e non è mai andata contro al volere della figlia .. la asseconda sempre e non la sgrida mai .. questo natale le ha regalato il 4° cellulare. Lei sapendo la debolezza del padre gioca molto sui ricatti morali e lo tratta male a volte. Quando ci frequentiamo apparentemente siamo gentili e io cerco di far prevalere la maturità ma non nego che soffro tantissimo perché capisco che per me e lui non ci sarà futuro, per quanto lei riesce a condizionare la situazione. Purtroppo la madre la tiene anche poco e spesso è con il padre che allora si stacca da casa mia e va nella sua. Vorrei tanto un consiglio per capire se ci potrebbe essere una soluzione . Grazie
estela dice
ciao a tutti !
sto con un uomo separato che ha 2 figlie di 7 e 10 anni, ed essendo io una donna parecchio libertina, il fatto di non potermelo godere a 360° mi urta parecchio.
lui ha un buon lavoro, ma anche un mutuo sulle spalle e queste 2 bambine, e tutto ciò comporta il non poter condividere un viaggio da soli perchè ci sono troppe spese e poi le bambine vogliono quasi conto e ragione sui movimenti del padre.
per fortuna io ho una casa di mia proprietà e lui la sua ed un mio lavoro, ragion per cui non si parla affatto di convivenza, se non dormire qualche volta io da lui per i fine settimana, il sabato, a secondo dei suoi turni lavorativi.
per grande altra fortuna non vuole ulteriori figli, nè matrimoni, nè convivenza.
la cosa che non sopporto è che quando passiamo del tempo insieme, visto che si dividono tra la madre ed il padre, fortunatamente non molto a nostra disposizione dato che è un turnista e visti anche i miei impegni extra lavorativi, lui mi esclude totalmente, baci, carezze, abbracci e continue effusioni amorose sempre verso queste bambine, soprattutto verso la piccola che è di un appiccicoso morboso e piagnucolona da non capire.
non avrei mai voluto un compagno con figli, mai, e non pensavo sarebbe stato così pesante, seppur il tempo trascorso da parte mia con loro è poco.
a volte ho manie di persecuzione e a tratti mi sento cattiva, sento di non sopportarle, soprattutto la piccola, la prenderei a schiaffi di modo da farle capire che deve evaporare quando ci sono io.
non provo per loro lo stesso sentimento che provo verso i miei nipoti, e so che non lo proverò mai.
mi sforzo di stare tranquilla quelle poche ore settimanali quando capita.
mi consolo pensando che prima o poi cresceranno anche loro e si toglieranno dalle palle pensando al ragazzino o alle uscite con gli amici.
sono anormale e/o pericolosa per loro ?
litighiamo spesso per questo e potrebbe anche fanculizzarmi.
grazie per avermi letta.
buona giornata !
Eleonora Defilippo dice
Sei una grandeeeeee👏👏😂😂🔝🔝
cry81 dice
Ciao a tutti, sono un uomo di 35 anni e sono assieme ad una persona da 4 anni con 2 figli 10 e 11 anni maschi e femmina, all’inizio andava tutto bene “anche ora” se non fosse per i bambini che non hanno regole ben definite, esempio: quando siamo a casa loro fanno i disastri non ascoltano ecc, la madre urla , parolacce e bestemmie, io non ce la faccio…invece a casa mia sono molto più calmi, ma perché gli ho fatto capire che in casa mia ci sono delle regole che vanno rispettate.
Solo che adesso sento che si sono staccati un po’, e con la madre non abbiamo ste gran rapporto, lei lavora per mantenere i bambini, io sono al lavoro tutto il giorno, e alla sera quando esco da lavoro gli tengo i bambini. a volte mi chiedo se son qui per fare il babysitter.. prima ero un uomo che aveva un sacco di pazienza, ora non riesco più a mantenere quella calma di prima.. mi dico sempre più spesso che mi devo riprendere la mia vita di prima.. non so davvero che fare.. spero arrivano dei vostri consigli.. grazie..
Lillina dice
Oh, sono della vistra stessa identica opinione.
Convivo da quasi cinque anni con l’uomo che amo ed abbiamo anche un bimbo di circa due anni. Lui ha un matrimonio distruttivo alle spalle ed un figlio quasi adolescente… che vive con noi.
Premetto col dire che per il mio compagno ho cambiato città, ho rinunciato alla mia piccola indipendenza lavorativa, all’università, alle amicizie, alla famiglia; insomma, ad ogni cosa, ma l’ho fatto per amore ed all’epoca mi é stato bene così.
Da quando mi sono trasferita ho fatto molti lavori, molti anche degradanti, ma ho tenuto duro e alto il mio spirito indipendente.
Il fatto che lui avesse un figlio non mi turbò, né mi impaurì ( provengo io stessa da una famiglia allargata ) quindi iniziai il tutto con tutti i buoni propositi di questo mondo, senza volermi sostituire alla madre, ma semplicemente aiutando il bambino ed il mio compagno come meglio potevo ( avevo solo 22 anni, di sogni e recondita ingenuità ).
Il primo anno di convivenza fu abbastanza tranquillo, traducevo i comportamenti del bambino ( allora aveva 8 anni ) come sintomo dell’abbabdono di sua madre e, sincera, mi faceva molta tenerezza.
Poi, pian piano, ho iniziato a capire che la situazione era molto più grave e difficile di quanto credessi.
Il ragazzino, fin da piccolissimo, é stato sempre accudito dalla nonna, una donna molto sola che ha riversato in lui tutti i suoi agiti e paure morbose. Lo accudisce tutt’ora come un bambino piccolo, lo veste, lo imbocca e via discorrendo…
Non a caso il ragazzino ha dei tratti tirannici, si mette in mezzo in discorsi tra adulti, é maleducato, se non ottiene quel che vuole diventa spocchioso o violento verbalmente, é polemico, non ha limiti, tutto gli é concesso, viene sempre giustificato anche per i brutti voti a scuola o per la pigrizia estrema.
Quando mangia lascia un porcile, carte ovunque ( che nostro figlio di neanche due anni prende e va a gettare nella spazzatura di sua spontanea volontà ).
Il padre é debole, non gli dà punizioni costeuttive ( e non parlo di sberle, ma anche solo sequestrargli il costosissimo cellulare se si comporta male o non va bene a scuola ).
Nell’ultimo anno, più che negli altri, ho subito risposte maleducate, ironiche, accuse infondate da questo ragazzino che sempre più mi vede come un elemento fastidioso che, se potesse, eliminerebbe volentieri dalla faccia della terra… e con me anche il fratellino piccolo.
Io cerco sempre e da sempre di farlo stare bene, i pasti cucinati non mancano mai, le cose cerco di dirgliele nel modo più amichevole possibile e spesso gli ho fatto capire che su di me può sempre contare, ma non serve a niente, gli diamo fastidio, gli abbiamo tolto l’esclusività di essere il piccolo coccolato di casa verso cui gravitano tutte le attenzioni.
Ogni volta che cerco di far notare, sempre a fin di bene, al mio compagno di qualche comportamento inopportuno del ragazzino, vengo tacciata come quella che ce l’ha con lui, di quella che deve farsi gli affari suoi, ma che al contempo deve accompagnarlo a destra e a sinistra, senza obbiettare… perché: ” Lui esiste ” ( questa é la risposta senza senso che ricevo )
Ora, a tutti coloro che millantano il buonismo universale ed indistinto verso i figli non propri in generale, io posso dargli anche ragione, ma ci terrei a ricordargli che anche noi compagne siamo delle persone che meritano rispetto, non dei parafulmini o delle fosse vuote nelle quale buttare solo concime di scarto perché abbiamo avuto l’ardire di innamorarci di un uomo succube per sempre dei figli.
Tornando a me, avrete capito che avevo iniziato con tutta l’energia positiva possibile… ma come si fa ad amare un individuo così?
Non perché é figlio del mio compagno devo amarlo e capirlo a prescindere, ancor piú se questo ragazzino mi tollera a stento e solo per non scontentare il padre, col quale ha un rapporto a dir poco morboso.
Ormai litighiamo solo per i comportamenti sconvenienti di suo figlio, sia verso di me che verso il piccolino.
Non vi nascondo che non ce la faccio più. Ho subito di tutto: dalle vessazioni della ex moglie, alle paturnie di una suocera patologica, alla stramberia di mio cognato, alle accuse del mio compagno di essere un’egoista.
Senza contare che il ragazzino ha comportamenti che mi preoccupano. Non ha empatia, é anaffettivo ( a meno che non gli occorre qualcosa ) è sadico, prepotente, violento, a volte accenna violenza fisica, é inverosimilmente bugiardo e manipolatore… e non é neppure adolescente.
Spero che il ragazzo venga aiutato e che gli si diano dei limiti, o credo proprio che diventerà la causa del mio allontanamento ( e con me nostro figlio piccolo perché é anche per lui che temo ).
Amo il mio compagno e nostro figlio alla follia, ho provato con tutta me stessa ad amare suo figlio… ma non ci riesco, non si puó provare simpatia per una persona del genere. Mi dispiace, avrei tanto voluto fosse il contrario, peró é così.
aliko abbigliamento dice
la convivenza è difficile, ma in questi casi come si accetta il compagno si dovrebbero accettare anche i figli, con spontaneità e senza pensarci troppo!!
Daniela dice
Ma come la fatte facile voi,come accetti il compagno devi accettare per forza i suoi figli (nel mio caso maleducata,zozzona,svogliata,insensibile,cafona,menefreghista,etc)nonostante per anni mi sono letteralmente fatta in 4 per andarle a genio,per avere una relazione sana e senza gelosie da tutte due le parti (si perché anche noi donne/comoagne siamo esseri umani cosa che molti vi dimenticate),ma non è servito a NULLA! Ora ho due coglioni pieni di lei,delle sua completa mancanza di rispetto verso di me e suo padre (che è il suo tapettino). Ma basta avete rotto i coglioni con la storia che loro i figli vengono prima di tutto,anche noi nuove compagne abbiamo bisogno di sentirci importanti!! E basta bisogna cercarsi un uomo SENZA FIGLI! Sono stuffa marcia di sentire e ma poverina ha i genitori separati(e con questa storia va avanti a maleducazione ). Io avevo preso lui non sua figlia e tutti i casini che mi ha portato nella mia vita i 14 anni. Basta non ne voglio più sentire dei figli degli altri! Io non ne ho e se un giorno gli avessi non gli imporrei a nessuno la loro
Presenza.
meppina dice
Vivo proprio la stessa situazione e appoggio in pieno la teoria dei Daniela. Anche io sono stata figlia di genitori divorziati e ho avuto una ‘matrigna’ con la quale ero sempre accondiscendente pur di non contrariare mio padre e comunque farmi apprezzare e con scarso successo oltretutto. Ora mi ritrovo la figlia 19enne del mio compagno col quale convivo da tre anni e mezzo, e in questi anni ho cercato di capire tutte le dinamiche, far finta di nulla davanti alle ansie di lei, alla rabbia nei miei confronti, cercando anche qui di far si che mi apprezzasse tramite dialogo, carinerie, ma senza esagerare che poi sembrava fatto apposta, ma io le vorrei anche bene perche’sto con lui e cé’un bel sentimento…solo ora basta, ha 19 anni, si porta il fidanzato a casa, si fa gli affari suoi, usa la casa tipo B&B, lascia casino dappertutto e se glielo dici di tenere in ordine perche’e’anche casa sua, ebbene si offende e non si fa vedere per settimane, con dispiacere di lui e vari sensi di colpa…dice che non serve a niente dirle di tenere un minimo in ordine o di avvisare se deve venire a casa (tanto che mina anche l’ntimita’questa cosa!)Ho fatto di tutto e l’ho fatto per niente, alla fine io e lui litighiamo solo per causa sua, perche’ e’ maleducata, egoista, prevaricatrice e zozzona, nessuno le ha mai dato una lezione su un minimo di regole di base, e mi ha anche detto che “mi comporto da padrona di casa” e che non accetta che io le dica nulla ma solo dal padre (e lei ben sa che lui per sensi di colpa e carattere non e’ diretto come me e non ama affontare le cose, dunque ci gioca molto !). insomma, ha ragione Daniela, sono una generazione di cafoni ed e’ anche colpa dei genitori, se mi fossi permessa io di rispondere cosi’ alla moglie di mio padre mi sarebbe arrivato un ceffone diretto….eppure questa situazione mi fa soffire molto, la vivo come un fallimento, ieri abbiamo litigato e le ho detto che lei con me ha chiuso, ma…come riuscire a gestire anche il mio rapporto con lui?
Lilly dice
Purtroppo anche io devo dare ragione a meppina. Sto con una persona da un paio di anni circa e lui vive con sua figlia di 17 anni. L’anno scorso è stata una tragedia, ne ha fatte di tutti i colori ( usciva e non diceva dove andava, tornava e lo fa ancora ora alle 11 di domenica dopo esser stata fuori una notte intera)….Io ne ho sofferto e ne soffro ancora molto.Ho provato a dire a lui che avrebbe dovuto darle delle regole e delle serie punizioni in caso di mancato rispetto, ma alla fine lui cedeva perché diceva: ” Ormai è tardi non funzionano più queste restrizioni”…e quindi lei ha ripreso a fare la vita che faceva. Naturalmente la maggior parte dei nostri litigi erano incentrati sul suo modo di “educarla” e io finivo sempre sconfitta…nel senso che mi veniva detto che nn erano “Problemi miei”….Da un paio di mesi a questa parte ha anche il ragazzo…risultato…(prima c’era sempre una amica a casa a dormire ora c’è lui) spesso e volentieri non solo nei we lui è a casa sua….entrano ed escono come e quando vogliono…l’ultima volta hanno mangiato una pizza a casa e hanno mollato tutti i resti sul tavolo senza nemmeno sparecchiare….Eravamo tornati da una pizza con amici e li abbiamo trovati a dormire sul divano….Ora da qualche mese abbiamo iniziato a parlare di una prova “convivenza”…ma qs situazione mi sta logorando e non so veramente se questa prova darà la botta finale a qs storia…mi spiace molto per lui che è una bellissima persona e vuole rifarsi una vita.,…ma io nn riesco a farmi scivolare tutte qs cose e nn posso negare di avere nei suoi confronti un po di astio…litighiamo spesso ultimamente e il motivo è che io sono diventata un altra persona e molto cattiva e acida…quindi spesso e volentieri le serata finiscono con una sonora litigata….forse troppe cose tenute sotto coperta per troppo tempo…..
eri dice
sono completamente d’accordo con te,figurati che lui ne ha 5!! con due donne.. anch’io non ce la faccio e vorrei mollare il colpo e sono anche fortunata che al momento non vogliono venire tutti dal padre! ma è davvero difficile,e pensare che io figli non ne voglio..
anna dice
sono assolutamente d’accordo con te e nella stessa situazione, e quando mi dicono “se vuoi bene a lui devi voler bene anche a lei” la mia risposta e’ sempre la stessa “anche no! con me il diritto di nascita non esiste, io amo lui punto!” e ne ho le palle piene anche io di tutti sti discorsi buonisti di ci vuole pazienza e amore, ci vuole EDUCAZIONE E RISPETTO!!! cosa mai impartita!!!!! io per fortuna non convivo, ho la mia casa, e anche cosi’ il mio tempo libero e’ stato pesantemente deturpato da scenette e comportamenti che io non tollero…..lo amo tanto ma ho una sola vita……………….mi ha fatto bene leggere quanto scritto qui, cosi’ so di non essere sempre io quello che sta di traverso
mhp dice
signora Anna…come per la signora Daniela io sono pienamente d’accordo con voi..
noi compagne sembriamo quelle poverette arrivate dopo che a prescindere devono buttare giù bocconi amari per amore. ogni giorno mi sento dire che la stronza egoista e bacchettona sono io. che non posso capire perché io nn ho figli. io dico solo che per noi spesso non è facile..e non dobbiamo sentirci in colpa,se c’è qualcosa che non va..se i sentimenti sono diversi dai suoi,se non c’è questa famosa empatia. io amo molto il mio compagno, stiamo assieme da poco ( circa 2 anni ) ma alle volte quando mi viene detto che io potrei essere buttata giù da un ponte x salvare loro ( anche giusto che sia per carità ) non nego che mi fa soffrire parecchio.
Ginevra70 dice
Ma voi convivete già con i vostri compagni ?? Se la risposta è affermativa dopo quanto siete andate a convivere da quando vi siete conosciute ?? Ve lo chiedo per fare un raffronto con la mia situazione .. noi siamo insieme da più di due anni ma viviamo a casa mia quando non ha la figlia e nei giorni che ha la figlia lui va a casa sua ( peraltro la tiene per il 60 %) lui. Non è facile andare avanti in situazioni del genere .. soprattutto se si volesse costruire qualcosa di proprio.
Yolanda dice
Sono de accordassimo con te Daniela, pure io sono figlia di genitori separati ma non ho mai usato questa cosa a favore mio. Io e il mio compagno non viviamo assieme ci vediamo i fine settimana dei quali abbiamo i nostri figlio un fine settimana si è uno no perché stano con i nostri ex. El punto è questo, lei non vieni qui per il padre, ha c.ssa mia come se fosse un albergo perché ha il fidanzato qui. In settimana non va nemmeno dal padre perché non le interessa nulla di lui, il fatto è che tutti i fine settimana e da me, l’altro giorno sì è alzata al una e con cattivo modo me ha chiesto se non era ancora pronto perché lei doveva uscire, lei non sparecchia non sparecchia e lascia camera sua tutta incasinata. Questo fine settimana vedendo che da tanto non stiamo da sole io avevo ricaduto che volevo stare tranquilla senza i nostri figli anche perché ho lavorato tantissimo e ne avevo bisogno di non stare dietro a nessuno, be lei è venuta lo steso sapendo che io e il padre litighiamo per questa cosa. Lui ne ha detto che prima viene sua figlia di non provare a mettermi davanti e io le ho risposto che pure io ho un figlio ma non per questo gli faccio comandare nella mia vita. Comunque, ora inizia il periodo che lei va dal psicologo e io verrò dipinta come la madrigna cattiva. Io che pulisco per tutti, che cucino per tutti, che faccio la spesa per tutti, che se vado a Barcelona me la voglio portare con me, che gli ordinò la stanza me preoccupo se mangia e tutto il resto.
È lui queste cose non le vede, io non voglio che lei sparisca della nostra vita ci mancherebbe, a me piace stare tutti i quatro assieme, ma qualche volta vorrei stare da sola con il mio compagno vedendo che non viviamo assieme.
Yolanda
OLLA dice
@Daniela: a livello umano capisco molto bene questa situazione, pur non avendola mai vissuta. Il problema però è a monte: le “compagne” dovrebbero capire/accettare che per i FIGLI DEL COMPAGNO ESSE NON SONO NESSUNO! Non esiste un vincolo di sangue, non esiste un vincolo giuridico, non esiste un vincolo di parentela…quindi LA SOGLIA DI SOPPORTAZIONE è molto più bassa, spesso da ambo le parti. Poi ci sono donne che fanno davvero molto per i figli del compagno ma ciò non toglie che si è sempre nessuno, al minimo screzio ci si può rinfacciare di “non essere la madre”, “di non essere la nonna”, “di non essere la figlia”. Purtroppo molto donne si mettono in SITUAZIONI CONTRO NATURA: la natura infatti ha stabilito che ci si debba occupare della propria di prole, non di quella del primo che passa…tant’è che le coppie che non hanno figli tendono ad adottare per avere, appunto, un legame insindacabile con il bambino, NON BASATO sulla mera affettività! Le famiglie basate sull’affettività e basta sono esposte a questi rischi… perché[ sono famiglie a metà.
mhp dice
signora Daniela. ho trovato x caso questo post su internet.. volevo solo dirle che ha pienamente ragione. sembra che noi donne innamorate di uomini con già figli dobbiamo a tutti i costi sopportare,subire atteggiamenti che alle volte sono davvero intollerabili. e amare a tutti i costi a prescindere. non funziona così! parlo da figlia di separati,non credo di essermi mai comportata male con il compagno in seguito di mia madre. è assurdo trovare come scusante la storia divorzio. ma basta. spesso sono solo viziati..
il mio compagno non vive con i suoi figli ma non nego che alle volte sono spaventata e nervosa nell’affrontare il tutto..con lui abbiamo molti progetti di vita ma,in tutta sincerità credo che per causa loro sarò io quella che verrà mandata a quel paese…. ?