Domanda
Mio figlio ha 2 anni e mezzo, non va all’asilo perché io non lavoro. Andrà alla scuola materna ai tre anni compiuti.
Non so come comportarmi con lui perché quando gli viene negata una cosa che sia un gioco o qualcos’altro si arrabbia, alza le mani e qualche volta morsica.
Devo dire che è anche un bambino molto affettuoso e cerca tanto le coccole, il fatto è che stiamo soli noi due a casa, lui mi ha tutta per sé.
Piange spesso per futili motivi praticamente tutto il giorno, tanto che è difficile sopportarlo.
Mi può aiutare a trovare una soluzione?
Grazie
Risposta
Carissima,
i temi cui accenni in questa mail sono stati già trattati in vario modo, e potrai trovare delle risposte anche negli articoli presenti su questo sito, ma ho deciso di rispondere ugualmente alla tua mail perché credo che in una richiesta di aiuto ci sia sempre una sfumatura d’accento, un particolare anche minimo, che rende “l’insieme” diverso.
Ognuno di noi è unico, ed è per questo che uniche sono anche le risposte, anche se talvolta possono sembrare somiglianti tra di loro.
Mi scuserò quindi con chi, avendo letto tutti gli articoli, riterrà di avermi visto scrivere qualcosa di simile, ed invece proverò a parlare un po’ “con te”.
Comincio dalla fine: “tanto che è difficile sopportarlo”.
La tua stanchezza si percepisce, sin dalle prime righe. Credo sia l’inizio, un bandolo della matassa da cui possiamo cominciare per provare a dirimerla.
Il nostro comportamento è sempre circolare, e non di causa-effetto: quando cerchiamo di comprendere qualcosa che riguarda le relazioni, possiamo solo inserirci in un punto e cominciare a osservare presupponendo di essere su una giostra che gira, dove “chi inizia e chi finisce” non è semplice da individuare.
In questo caso, il tuo comportamento e quello di tuo figlio sono legati tra di loro e si influenzano reciprocamente, così che lui è “capriccioso” e tu ti stanchi, e più ti stanchi più lui reagisce male. Vi influenzate a vicenda.
Un genitore stanco, nella mia esperienza personale, è un genitore che non risponde come vorrebbe alla relazione col proprio figlio: che si tratti di essere più apatici, o di perdere la pazienza facendo o dicendo una cosa di troppo, è la condizione che nessuno di noi ritiene “ideale”, ma è anche una condizione che ci capita di frequente.
Cosa fare, quindi, quando riconosciamo di essere stanchi? La prima cosa che sembra ovvio dire è quella di provare a riposare: non sempre si può, ma delegare, nella gestione dei figli, è il primo passo per ri-acquisire energia e quindi lucidità e freschezza. L’inizio della scuola, vedrai, se da un lato richiederà altre energie da parte tua, ti restituirà tempo per te.
La seconda cosa riguarda proprio la capacità di auto-osservarsi, e di essere consapevoli della propria stanchezza, nonché dei propri limiti: siamo umani, quindi ci capita di essere stanchi, di non sapere cosa fare, o anche di non aver voglia di farlo. Questo, per i nostri figli, è un messaggio molto importante.
Solo alla fine di tutto questo comincio a parlarti di ciò che riguarda tuo figlio: la sua età, i capricci, la relazione esclusiva con te, i suoi primi passi nella competenza relazionale, l’uscita da una visione egocentrica del mondo, e anche la riflessione su come alcune cose siano transitorie, evolutive, e come cambieranno con il suo ingresso a scuola.
Alcune di queste cose le hai già osservate tu, ed io le sottilineo solo per confermarti che tutto questo c’entra con un comportamento “normale” (condiviso dai bambini di quest’età) ma faticoso da affrontare, anche se non impossibile.
Spero che le mie parole, volutamente centrate invece sul tuo vissuto, possano essere di aiuto.
Per quanto riguarda il resto, invece, ti segnalo alcuni degli articoli che ho già scritto e che potrebbero interessarti:
- I capricci dei due anni
- Capricci e regole
- Sana aggressività e rispetto delle regole
- Lei morde ed io mi sento una cattiva mamma
- I bambini e il senso del possesso
Ti segnalo anche un articolo della dott.ssa Bevilacqua che parla dei terrible two.
Più in generale, c’è una sessione dal titolo “Rispetto delle regole e sana aggressività” che trovi nella mia pagina di riferimento. Prova a dare una lettura a quello che ti sembra interessante.
Resto a tua disposizione, e ti lascio un abbraccio di incoraggiamento: il mestiere di genitori è davvero impegnativo, e ammiro la tua capacità di riconoscerlo e di chiedere aiuto.
Affettuosamente,
eleonora dice
buongiorno
volevo sapere se questo sito di “domande” e’ ancora attivo.
grazie. vorrei chiedere uj paio di cose a riguardo !
Eleonora
Milano provincia
Mammaimperfetta dice
Sì è ancora attivo. Certo. Devi andare qui e selezionare lo specialista
https://www.mammaimperfetta.it/lesperto-risponde/