Fuggi, piccola.
Da chi dice di volerti bene ma non fa che allontanarti da te stessa.
Da chi ti offende, da chi ti insulta, da chi non ha stima di te.
Da chi dice di amare il bambino ma non te, perchè, no, non è vero. Che ne sa di amore uno così?
Fuggi dalle cattiverie, taglia il cordone da chi fa il genitore ma ha solo generato. Da chi non ti accompagna, da chi non ti ascolta.
Fuggi, metaforicamente, se non puoi farlo fisicamente.
Fuggi con il cuore e con la testa, rintanali lì, in quella pancia rotonda che ha bisogno di te, che vive di te.
Dalle tue paure, dalle tue debolezze.
Sei piena di vita. Un piccolo uomo sta scalciando lì dentro e ti parla, ti tocca, ti consola, ti chiama.
C’è bisogno di te in quella pancia, solo di te. Lui ha bisogno solo della tua pace e tu, guardati bene, ascoltati, tu, anche tu, hai bisogno della sua.
Vi affido le parole, zoppe di felicità, di questa mamma, certa che le saprete, come sempre, raccogliere con amore. Quell’amore.
Cara Silvia,
ho deciso di scriverti perché ho molto bisogno di un aiuto sincero o anche solo di una parola di conforto e di speranza. Sono molto sola e a tratti quasi disperata. Non voglio le fredde parole di un esperto, psicologo o medico o quant’altro ma di un cuore sensibile e aperto, capace di ascoltarmi.
Sono alla 24^ settimana di gravidanza, ho quasi 27 anni (il 27 maggio) e vivo ancora a casa coi genitori in un piccolo alloggio in affitto in provincia di Torino. A causa di svariati problemi sono rimasta molto indietro a medicina, facoltà che ho fortemente voluto fare (per entrare ho ripetuto il test di ammissione ben due volte). Poi mi sono persa, ho abbonda nato per un po’ gli studi, dedicandomi al servizio civile e a lavori saltuari, continuando a pagare le tasse ma senza sostenere esami.
A dicembre scopro di essere incinta, giorni di panico estremo, tenere o no questo bambino che già sento il nostro bambino.
Lui, G., il papà, lo conosco da quasi tre anni, non abbiamo mai vissuto insieme, ci vediamo il fine settimana. Lui vive a A. ma studia sociologia a in un’altra città, dove ha un piccolo monolocale, il nostro nido. Io sono molto affezionata a lui e gli voglio molto bene, non so se è Amore (con la “a” grande) perché troppe volte sono stata male per lui e ho pianto per lui, per i continui confronti con le altre ragazze, per i silenzi, per gli insulti, per le arrabbiature, per i miei vuoti troppo vuoti. Spesso sento che non è innamorato di me, che mi considera una buona amica, una compagna dei fine settimana, una confidente ma nulla di più. Quei giorni subito dopo il test di gravidanza passiamo le serate a discutere. Lui, come me, è combattuto, da un lato vuole il nostro bambino, dall’altro ha paura per la condizione economica, perché né io, né lui abbiamo un lavoro e non abbiamo nemmeno finito gli studi. Alla fine lo diciamo ai suoi genitori i quali si mostrano felici e disponibili ad aiutarci. Mia madre invece ha molti dubbi perché sa che la nostra relazione non è così stabile e non lo vede innamorato di me. Comunque dice che devo decidere io e che lei in ogni caso mi sarà vicina. Anche lui lascia la decisione totalmente a me. Io vivo due mesi (gennaio e febbraio) di angoscia terribile e ansia, senza dormire la notte in preda a pianti improvvisi e grande confusione. Premetto che ho sempre sofferto di ansia, sono una persona alquanto fragile e dai 16 ai 20 anni ho sofferto di anoressia, bestia terribile che mi ha lasciato ferite profondissime e tuttora sanguinanti. Alla fine fisso l’intervento di interruzione volontaria di gravidanza per il 3 febbraio 2010 ma dentro di me non sono convinta e agli esami pre-intervento, una settimana prima, sono così agitata che svengo e passo il giorno a casa a piangere.
Intanto annunciamo a mio padre che sono incinta. Lui mi insulta pesantemente dicendo che sono una poco di buono (ha usato altri termini, in realtà) e che non so nemmeno “…….”. Mia madre non dice nulla davanti a lui ma mi è vicina e mi consola. Mio padre mi vuole portare di corsa ad abortire, dice che sono il disonore della famiglia e che ho sempre e solo dato delusioni. Io non so cosa fare e sto molto male. Tre giorni prima dell’intervento andiamo ad aosta e G. mi dice che lui ci sarà sempre con me, che non mi abbandonerà, che vuole questo bambino, che andremo a vivere insieme. Io mi lascio convincere, gli do fiducia nonostante le mie paure e decido di non interrompere la gravidanza. Da quel giorno mio padre non mi rivolge più la parola e il clima qui a casa è diventato pesantissimo. Già prima non mi trattava bene, chiamandomi parassita e insultandomi quotidianamente ma dopo è stato ancora peggio.
Intanto sono passati i mesi. Io vivo questa gravidanza attanagliata da molte paure con grandi attacchi di tristezza e un senso di vuoto immane. Con G. il rapporto non è per nulla migliorato e anzi i litigi sono aumentati, anche per piccole cose. Mi accusa di essere troppo ansioso e agitato e di rovinargli la vita. Ha detto che non può e non vuole vivere con me e che il nostro rapporto è allo sfascio. Ha detto inoltre che aver fatto questo bambino con me è una disgrazia e che gli ho rovinato la vita. Io mi sono sentita morire. Sto malissimo ma sto cercando in ogni modo di reagire perché non voglio precipitare di nuovo in una depressione nera. Ho ripreso a studiare perché con una laurea in medicina (e quindi uno stipendio sicuro) potrei dare una vita dignitosa al mio bambino senza dipendere dall’elemosina altrui. Lui non si fa più sentire anche se ha detto che riconoscerà il bambino e vuole vederlo regolarmente. Ha detto che lui ama il bambino ma non ama me e non vuole vivere con me. Io mi sento tradita dalle sue promesse nei miei riguardi e non ho più fiducia in lui, né nella sua famiglia che è all’oscuro dei fatti e crede che le cose fra noi due si possano ancora risolvere.
Mia madre dice che siamo stati due incoscienti, due immaturi e forse ha ragione.
Io ora però devo rialzarmi ed essere forte per il mio bambino perché lui di questa brutta situazione non ne può nulla e ha diritto ad una vita serena, Con una mamma forte che lo ama e che non si lascia sprofondare nel dolore.
Silvia, scusa se mi sfogo con te ma ho tanto bisogno di una parola di speranza. A volte ho paura di impazzire e di non riuscire a reggere la situazione, gli insulti di mio padre quotidiani, l’abbandono di G., la più totale solitudine. Io amo già il mio bambino e devo essere forte per lui, devo riprendere in mano la mia vita fregandomene delle malelingue paesane che sparlano di me e delle cattiverie dei parenti. Devo dare più esami possibili prima che il bimbo nasca e dopo occuparmi di lui e continuare a studiare .
Cerco sempre di farmi forza ma ti assicuro che è molto dura e troppo spesso ho paura di non farcela.
Scusa se mi sono dilungata così tanto, già mi è servito un pochettino scriverti, buttare giù le mie ansie e le mie paure.
Spero in una risposta, se ti va, se hai tempo e voglia.
Grazie di cuore.
Mail firmata
Ciao Mammacoraggiosa, ormai il tuo bimbo dovrebbe avere già almeno un anno e mezzo…come stai?
Sei fortunata: hai il più grande tesoro al mondo che cresce nella tua pancia … lascia nella loro tristezza gli altri che non possono nemmeno immaginare cosa tu stia vivendo. Ti abbraccio forte forte. Ps. Sono le mamme che vogliono i figli, nessun altro!
Cara Valeria, non sai come mi ha commosso la tua storia e quanto mi senta vicina a te.Sono anche io una giovane mamma che sta lottando per fare crescere serena una bimba e finire medicina. anche io come te mi sono schierata dalla parte dell’amore.Nonostante molti non volessero che tenessi la mia piccola, mi sono aggrappata con tutte le mie forze a chi dimostrava fiducia in me e combattendo ogni giorno cerco di fare del mio meglio,di essere una mamma imperfetta… ma di essere mamma, che è la cosa più straordinaria.
Immagino quanto sia complicata la situazione che vivi, cerca di non farti abbattere da quelle parole, so quanto possono ferire ma tu credi in te stessa e non ascoltare il resto… so che ci sono momenti in cui ti senti sola ma ti assicuro che questo bimbo porterà nella tua vita tanta di quella gioia che un suo sguardo varrà ogni fatica. Giorno dopo giorno sarai più forte, più mamma, più donna. Credici Valeria come noi crediamo in te.
Piccola, è vero: non dovresti avere paura di affidarti a chi può aiutare. Nè ora nè quando la personcina che cresce sotto il tuo cuore sarà lì vicino, a farti disperare con pianti e notti insonni. A farti piangere per l’emozione di essere insieme. Senti nei consultori e nelle case-famiglia. Drastico è l’aggettivo giusto per la decisione che devi prendere, ora, necessaria alla vostra felicità. La nonna potrà unirsi a voi in un secondo momento, esserti di aiuto nella cura della personcina. Il tuo o la tua bebè sarà di impegno e di aiuto a te e tua madre: duro lavoro e felicità. Questo è ciò che aspetta (e che spetta a) ogni madre, anche la tua.
Se il primo uomo della tua vita è stato tanto duro con te, forse non è strano che l’uomo che hai scelto per amare sia così poco affettuoso.
Mollali, lo penso anch’io. Se vorranno avervi nelle loro vite, dovranno camminare tanto e meritarlo davvero! Conosco una nonna davvero speciale a Torino; forse vuoi conoscerla, cercare un contatto proficuo per voi… se non ci aiutiamo tra noi!! Fammi sapere.
Cara, ormai la scelta l’hai fatta e hai tenuto il bambino. Un motivo ci sarà se è andata così, e il tuo cucciolo ti darà la forza di affrontare tutte le difficoltà che saranno tante, purtroppo il mondo in cui viviamo è ingiusto verso le donne specie se madri. Ma i risultati di questa tua scelta già si vedono: hai ripreso a studiare, ti sei data degli obbiettivi, stai iniziando a credere di più in te stessa e a contare sulle tue capacità: mi sembra davvero un buon punto di partenza, coraggio! un abbraccio forte
ho letto questa lettera solo oggi e ho voluto subito raccontare la mia esperienza per dirti come è andata a finire e darti coraggio.Ti premetto che convivo da anni per cui quando sono rimasta incinta avevo alle spalle una situazione stabile anche se stavamo vivendo una brutta crisi;il fatto è che non volevo avere bambini ,che non avevo finito l’università(e non l’ho finita tuttora),e avevo un lavoro precarissimo
e tutti intorno a me erano felici meno che io.Sinceramente non ho mai pensato di abortire ma non riuscivo ad accettare questo grande cambiamento,poi la gravidanza è progredita e sempre più io sono cambiata grazie a lui che faceva sentire la sua presenza e anche grazie ad un corso pre-parto fatto da persone molto competenti e umane.Il bambino è nato e le cose sono state più difficili del previsto a causa di un esperienza difficile di allattamento, di sensi di colpa, di un compagno latitante proprio quando avevo più bisogno e infine dopo tre mesi per non farmi mancare niente una depressione postparto.Tutto questo per arrivare a dirti che dopo le cure piano piano sono rinata,è rinato il mio rapporto ,è nata una nuova Sara che ha tanta voglia di fare e di creare,una nuova Sara più sensibile e meno fredda,il mio bambino è la mia ragione di vita e solo ora mi rendo conto di come la mia vita era vuota senza di lui e di quanto tempo ho sprecato ad aspettare fino a 34 anni per vivere questa gioia.Vedrai che anche tu piano piano supererai i tuoi dubbi e le tue paure e non sarai sola perchè il tuo bambino è li con te,c’è un tempo per tutto. Io ti sono vicina e ti auguro tutto il bene del mondo.
Ho vissuto anch’io quello che stai vivendo tu, ma io ho rinunciato al mio bimbo… e il mio cuore è spezzato da quel giorno. Non farlo non pensarlo neanche, te ne pentirai per tutta la vita. La tua scelta di vita sarà sicuramente difficile dura ma la gioia di stringere tra le braccia tuo figlio ti ripagherà! Sii forte chiedi aiuto a Dio Lui che ama i bambini e le mamme non ti abbandonerà. Io non mi do pace per quello che ho fatto!
Cara Vale, la casa-famiglia forse è una soluzione troppo drastica, ma il consultorio no; una mia amica con depressione post partum (tra l’altro, anche lei madre sola, lasciata dal fidanzato e rifiutata dalla sua famiglia) ha tratto un gran giovamento dal frequentare gli incontri con psicologhe e con altre mamme al consultorio; non temere che ti tolgano il tuo bimbo, non si toglie un bimbo a una mamma che lo ama, se mai si aiuta la mamma a vivere in una condizione migliore per lei e per il bimbo, per es. allontanandosi da una casa dove tuo padre ti maltratta in quel modo! E se tu ti trasferissi dai nonni materni? E’ vero, sono anziani, ma tua nonna ha saputo confortarti, forse parlando loro con delicatezza potresti trovare più comprensione di quella che (non) trovi presso tuo padre… Scusa, i miei sono solo pensieri per tentare possibili miglioramenti, non voglio certo pretendere di consigliarti cosa sia meglio per te… ma ti mando un abbraccio 🙂
Carissima…
Posso assicurarti che chi oggi si permette di maltrattarti in questo modo ignobile, domani si pentirà di brutto e, appenavedranno il bambino in carne ed ossa, non sapranno come scusarsi ed espiare le loro gravi colpe…
Quando sono rimasta incinta di mia figlia conoscevo a stento suo padre. Era stato un colpo di fulmine per entrambi e, nonostante io fossi fidanzata da 6 anni con un ragazzo del mio paese, ho deciso di cambiare vita e formare una famiglia con l’altro. Ti lascio immaginare l’ira funesta di un intero paese…!!!
Mia madre non mi rivolto la parola per settimane…
Adesso la mia bambina ha quasi 8 anni.
Ogni tanto mi diverto a ricordare a mia mamma – che la adora! – quanto sia stata cattiva e insensibile e lei arrossisce!
Sii forte! Le cose cambieranno… Studia e impegnati. Ce la farai!
Un abbraccio forte.
Giusy 😀
Non sentirti più sola, la vita del tuo bambino ti darà la forza di andare avanti e cominciare una vita nuova, non preoccuparti di niente e di nessuno la tua forza è il tuo bambino. Auguri, ce la farai, non abbandonare gli studi e lasciati aiutare dalle persone che ti circondano e non pentirti mai della tua scelta. Ciao.
Dolcissima Valeria, matto è chi ti tratta così. Stai serena il tuo bambino nella tua pancia è coccolato…anche io durante la mia gravidanza ho pianto e urlato spesso…ma la mia bimba è sempre sorridente…per cui stai serena.se dovessi nascere vorrei una mamma come te, forte e coraggiosa…non vivi una situazione facile ma devi tenere duro e andare avanti ritagliati un’angolino di benessere e portaci dentro tuo figlio e tua mamma…sii serena ogni donna durante la gravidanza è fragile e NESSUNO può portarti via tuo figlio.
Ti abbraccio forte Daniela
Coraggio, non mollare.
Quando nascerà e il suo corpo caldo sarà sopra di te, ti sentirai forte, felice e una donna diversa.
Ti auguro tutto il bene possibile.
Coraggio…
grazie susy per le tue parole.
ammiro molto il tuo coraggio,la tua forza e determinazione.io faccio molta fatica a credere in me stessa perchè vengo maltrattata continuamente,insultata e sminuita.mio padre non mi chiama neppure x nome ma “chila lì” cioè “quella lì ” in piemontese.maltratta anche mia madre e basta un niente a scatenare fiumi di insulti e minacce.è molto dura vivere così e più volte ho pensato di scappare,fuggire il più lontano possibile come mi ha consigliato silvia e moltre mamme che mi hanno scritto ma non posso per motivi economici,devo ancora finire gli studi e non posso permettermi di pagare un affitto.avevo preso in considerazione la casa -famiglia per ragazze madri ma l’ho accantonata perchè ho paura che lì vedano quanto sono fragile e al posto di aiutarmi magari mi tolgano il bambino.insomma sono spaventata e non so più di chi fidarmi ,nemmeno di chi magari vorrebbe porgermi un aiuto sincero.inoltre non voglio lasciare mia madre sola con mio padre perchè so bene la vita orribile che le fa fare e almeno in due ,io e lei,ci facciamo coraggio e cerchiamo di tirare avanti.
ieri sera dopo l’ennesima dose di insulti ho avuto un attacco di rabbia.non sono riuscita a stare zitta e ignorarlo come al solito.ho risposto alle sue cattiverie.lui mi ha buttata fuori di casa,pioveva molto e x fortuna sono riuscita a prendere le chiavi della macchina e sono andata dai genitori di mia madre dove sono stata fino a mezzanotte.non ho raccontato loro tutta la situazione perchè sono molto anziani e non volevo farli preoccupare ma mi è bastato l’abbraccio di mia nonna e la sua dolcezza per farmi stare un po’ meglio.i miei nonni non sanno che sono incinta,non ne ho parlato con nessuno,nemmeno con loro ma mia nonna ha detto che ero radiosa,nonostante avessi pianto x tutto il tragitto e dentro stessi malissimo.poi dopo mezzanotte sono tornata a casa,mia madre mi ha aperto nonostante mio padre nn volesse farmi rientrare e mi ha detto di stare tranquilla che lei non mi abbandona.
stamattina appena sveglia mio padre mi ha dato della matta ed è stata l’ennesima pugnalata.io ora ho paura che la rabbia di ieri e tutti quei pianti abbiano fatto del male al mio bambino.stanotte gli ho parlato,l’ho accarezzato tanto e gli ho chiesto scusa per i brutti spaventi che gli faccio prendere,perchè sono già una pessima madre.
ho paura che lui nasca disturbato a causa della mia tristezza e depressione.ho paura perchè il mio bambino sente quanto sto male,mi capisce e di sicuro sta male anche lui.
oggi sono davvero giù,vorrei avere la forza di mia nonna,il suo sorriso,la sua serenità.
scusate lo sfogo.ma qui so di essere capita.
valeria =(
Mi aggiungo con netto ritardo al coro di voci che mi precedono:non lasciare che ti calpestino nella tua dignità umana. Hai fatto una scelta piena di coraggio e di amore, non di incoscienza. Quello che è stato è stato, anche se ti ha fatto e ti reca ancora del male. Non permettere quindi che venga offuscata la tua serenità, non te lo meriti. Posso solo provare ad immaginare il dolore ed il senso di frustrazione che ti provocano certe pesanti parole se dette soprattutto da chi invece ti dovrebbe, proprio adesso ancora di più, amare e sostenere. Non mollare perchè sei una mamma forte, lo leggo dalle parole che scrivi con obiettiva lucidità. Sono mamma da 5 mesi. Ho cercato tanto la mia piccola e ci sono stati momenti di difficoltà e di dolore. Ma un bimbo quando arriva, in qualsiasi modo arrivi, credo che sia una benedizione per noi donne. Perchè ci rinnova, perchè ci permette di metterci in discussione, spesso ci mette alla prova duramente. Ma soprattutto ci rende forti e salde. Anche se dopo il parto piangi per non sai bene cosa, dopo ti senti ancora più forte, e ferma.Ti assicuro che il primo sorriso del tuo bambino ti ripagherà di tutti i sacrifici fatti e che dovrai fare, anzi ti spronerà nella giusta direzione (soprattutto lontano da chi non sa darti proprio amore). Ma tu non fare il loro stesso errore: ama ama ama la creatura che porti in grembo. amala con tutta te stessa perchè per lui tu sei tutto il suo mondo, sei tutto ed il solo amore di cui ha bisogno.
Vi basterete in due, non cercare l’amore dove non c’è. Ti mando un grande abbraccio e ti auguro sinceramente la felicità più grande.
PS. nella mia città ci sono corsi per le mamme in attesa seguiti da ostetriche dell’ASL: sicuramente ci sarà qualcosa di simile anche nella tua zona; il mio consiglio è quello di affidarti anche a questi gruppi che in genere aiutano anche nei 3 mesi successivi al parto con momenti di ritrovo comuni. Ascoltare ed essere ascoltate, aiuta tanto davvero. Inoltre conoscerai altre ragazze come te e ti sentirai meno sola: CORAGGIO!!
CIAO MI CHIAMO SUSY, SARò UN PO LUNGA MA VOGLIO CERCARE DI DIRTI FATTI CORAGGIO VEDRAI CHE LE COSE CAMBIERANNO PERCHè I FIGLI SONO UN DONO E UNO STATO DI GRAZIA IMMENSO. MI RICORDI TANTO IL PERIODO CHE HO PASSATO NEL 2005.
ANCHE IO COME TE HO 27 ANNI E HO UNA FIFGLIA STUPENDA DI 5 SENZA DI LEI NON AVREBBE SENSO LA MIA VITA..CON LEI NON MI SENTO PIù SOLA. SONO RIMASTA INCINTA MENTRE STUDIAVO IL SECONDO ANNO ALL’UNIVERSITà,HO PASSATO IL PERIODO TRA L’INDECIOSIONE DI TENERLA O NO, POI HO MANDATO HA CAGARE TUTTI, MI SONO FIDATA DEL MIO ISTINTO, DI ME, DEL MIO FUTURO E DEI MIEI SOGNI… PER ME IN QUEL PERIODO NON SI APRIVA UN GRANDE STRADA.. NON AVEVO UN LAVORO IL MIO FIDANZATO SEMBRAVA INESISTENTE E PER DI PIù ERO SENZA DOCUMENTI VELIDI PERCHè SONO STRANIERA..
MA QUELLO CHE TI VOGLIO DIRE ANCHE SE ORA TI SEMBRA DI SPROFONDARE TEVI TENERE DURO, UNO PERCHè DOPO LA NASCITA DEL PICCOLO ANCHE IL CUORE PIU DURO SI INTENERISCE… E LE COSE CAMBIERANNO. TE NON SMETTERE DI STUDIARE… NON RINUNCIARE AL TUO PROGETTO FUTURO E HAI TUOI SOGNI..FAI LE COSE CON CALMA MA BENE… TI DICO QUESTO PERCHè ADESSO IO MI STO PER LAUREARE. E TI DIRò DI PIù QUANDO MENO TE L’ASPETTI CONOSCERAI UNA BRAVA PERSONA CHE TI AMERà PER DAVVERO E VORRà MOLTO BENE A TUO FIGLIO, ANZI PRIMA LUI E POI TE. MOLLALO QUEL DISGRAZIATO, UNO CHE TI TRATTA COS’ NON TI VUOLE BENE..E NON TI MERITA. CREDIMI TE LO DICE UNA CHE NON PERMETTE HA NESSUNO DI MANCARLE DI RISPETTO, NON LO PERMETTEREBBE NEMMENO HAI SUOI GENITORI( SE GLI AVESSI…MI HANNO ABBANDONATO QUANDO ERO PICCOLA). ALLONTANA GLI STRONZI DA TE E CREDI SOLO IN TE STESSA, NELLA DONNA CHE SEI,NELLE TUE CAPACITà E SOLO QUANDO SARà IL MOMENTO PERDONA CHI TI FA SOFFRIRE. PURTOPPO LA VITA è IMPREVEDIBILE…DEVI ESSERE FORTE. ABBI FIDUCIA VERRAI RIPAGATA SU TUTTO…E FIDATI DELLA VITA TROVERAI CHI TI VUOLE BENE.. COME HO FATTO IO…SARà DURA MA NON C’è NULLA DI FACILE…CREDI IN TE..E GODITI LA TUA GRAVIDANZA, ALMENO TU HAI DALLA TUA PARTE TUA MADRE…
“l tuo bimbo è fortunato. Ha una mamma speciale, che lotta, combatte e non molla per lui.” Alessandra ha raggione, sei molto fortunata anche te, perchè un miracolo è venuto a salvarti, a darti una nuova vita.
Hai già provato a te stessa tante volte quanto sei forte! Hai supperato l’anoressia, hai affrontato tuo “padre” che non ti ha mai dato amore, hai deciso di andare avanti con la tua vita e con la vita che ogni girono cresce dentro di te. Lui ti ha scelta, e tu hai scelto lui.
Tuo amore gli basterà.
Tu lo sai, dentro di te, che ce la puoi fare, non dubbitarne neache per un secondo!
Stia tranquilla, il piccolo miracolo che cresce dentro di te ti porterà vita nuova, ma per ora ha solo bisogno di sentirti serena e sicura della forza che hai.
Un abbraccio sincero!
Ciao V, mi fa sorridere dolcemente il pensiero che la V con la quale ti firmi è il simbolo dell’utero. E’ la sua forma.
Ho letto e riletto la tua lettera accorata, spaventata, sincera e innamorata.
Ho letto e mi sono commossa, arrabbiata, preoccupata e innamorata.
Si. Innamorata. Della vita che porti così prepotentemente qui, del tuo sapere essere genitore della creatura che cresce in te; del tremito immenso che scuote a leggerti rimane l’immagine della vita.
Sintonizzati sulle tue emozioni e lasciale fluire, chiedi aiuto se hai bisogno e non temere le tue ambivalenze che ti faranno sentire un momento sulla vetta e quello dopo nel baratro.
Un bacio
Cristina
sono stata molto incerta se scrivere o meno.
capisco che è un parere fuori dal coro di quelle che dicono: ottimismo, tutto andrà bene!
la maternità è una fatica e un dolore, e nn ce la fanno nemmeno donne che hanno un compagno che le ama, una famiglia che le sostiene.
questa ragazza, che vorrei abbracciare, è sola.
e su questo nn si può far finta di nulla, nn si può gridare entusiaste, dicendo che tutto si sistemerà.
qualcuno dovrà pagare i conti, qualcuno dovrà aiutarla, qualcuno dovrà sostenerla.
cara ragazza, lo so che ci si aspetta che le persone che dicono di volerti bene ti stiano vicino e ti aiutino, ma credo che dovrai farcela da sola
e quindi il consiglio che mi sento di darti è di cominciare a pensare ora al dopo: informati se ci sono strutture nella tua zona che ti possano accogliere, rivolgiti a loro che avranno di sicuro un’assistenza legale, xkè il padre del bambino e i tuoi genitori ti dovranno passare un mantenimento, e credo che x te sarebbe deleterio rimanere in casa con entrambi, sia col tuo compgnao che i tuoi genitori.
e allora coraggio, organizzati come una ragazza sola. che sola nn sarai mai xkè ora hai la responsabilità di un’altra vita.
quando diventi madre le prospettive cambiano radicalmente, sei tu che devi provvedere a te stessa nn aspettarti più che ci pensino gli altri, sopratutto se queste persone hanno dimostrato di nn amarti e rispettarti
è dura lo so, ma io credo che organizzare prima della nascita di tuo figlio la tua vita ti darà quella serenità di cui hai assolutamente bisogno
un abbraccio
vorrei saper trovare le parole giuste per farti stare meglio, per darti la forza di cui hai bisogno. vorrei stringerti forte e darti coraggio con tutta me stessa, vorrei farti capire che tu e il tuo bambino siete gli unici a contare in questo momento.
Non hai certo bisogno della rabbia verso chi non sa amarti e starti vicino come dovrebbe…ma è un loro limite non tuo. Fatti forza…d’istinto non farei riconoscere mio figlio ad un padre così….ma mi rendo conto che sono scelte che poi possono ripercuotersi su tuo figlio….d’istinto parlerei a mio padre con la dolcezza e la forza che solo un figlio in grembo ti sa dare guardandolo negli occhi e chiedendogli se insultarti e insultare così anche tuo figlio, suo nipote lo rende sereno e appagato…quando sarà nonno e vedrà questo piccolo esserino è sicuro che non si pentirà di non aver saputo essere un padre? il disonore e la vergogna non sono una figlia che metterà al mondo un’altro essere vivente. forse mi vergognerei di più ad essere un genitore che per i pettegolezzi degli ottusi non sa amare una parte di se.
ma tu sei e sarai diversa, hai tanta forza e sono certa che ce la farai. scrivici quando vuoi e puoi, io vorrei ascoltarti anche se abito lontano.
Daniela
stamattina ho letto le parole che mi avete scritto e mi sono commossa perchè non mi immagginavo così tanto interesse per la mia storia,così tanto affetto e solidarietà.
non so davvero come ringraziarvi.un grazie di cuore a tutte.un grazie speciale a silvia che ha pubblicato la mia mail,permettendomi di poter condividere le mie emozioni con tutte voi e aiutandomi a rompere un po’ la mia solitudine.
i vostri commenti pieni di speranza mi hanno regalato una sacca di positività dalla quale attingerò nei momenti più difficili.io sento e so di potercela fare, il mio bambino(è un maschietto) mi da tanta forza,la notte parlo con lui ed è vero che nn sono più sola(proprio come dice la canzone sara di venditti che in questi giorni ho riascoltato bagnando le pagine dei libroni di lacrime).per il mio bambino sto riprendendo in mano la mia vita e sto credendo di nuovo in me stessa e nei miei obiettivi che avevo abbandonato x mancanza di fiducia e di autostima.mi ero autoconvinta di valere talmente poco da nn essere più in grado di dare un esame,non studiavo più ma ora ho ripreso a lottare x me e x il mio bambino.per fortuna ho una mamma che mi vuole bene e mi è vicina.è chiaro che nn può scontrarsi direttamente con mio padre perchè bisogna pur sopravvivere come dice lei ma mi appoggia e soprattutto mi permette di continuare gli studi che in questo momento è la cosa più importante perchè è l’unica garanzia x avere in tre-qusttro anni al massimo un posto di lavoro.ho anche un fratello un po’ burbero ma che mi vuole bene e due amiche che sono qusi delle sorelle.e da adesso ho tutte voi e il vostro immenso affetto.devo scappare all’università.ho lezione alle 11.
vi voglio bene. 😉
valeria
A questa giovane ragazza non posso che ripetere le parole che Silvia ha usato in apertura del post.
Ci vuole molto coraggio a portare avanti una situazione del genere, ed io già l’ammiro per quel che ci ha raccontato di lei.
Una donna, una mamma, in molte condizioni spesso si ritrova sola. Ed in queste circostanze tu, cara “piccola”, lo sei ancora di più.
Ma vorrei dirti che non è necessario rimanerlo. Anzi, vorrei che le mie parole potessero farti arrivare la speranza nel fatto che medici e psicologi non sono sempre freddi. E’ vero, alcuni losono: certe strade sono sbagliate, certe porte sono chiuse, certe orecchie sono sorde. Ma è importante che il tentativo vada fatto: diversamente da tante persone che praticano un così detto “mestiere di cura” senza sapere come si fa a curare, ce ne sono tante altre che lo fanno con amore, passione, e voglia di unire mente e cuore.
Come ti hanno già detto, è importante che tu possa trovare quel sostegno che ti aiuti ad affrontare questo momento. Comprendo che la situazione non è facile, ma non escludere che possa riservarti, oltre alla tanta fatica e al tanto dolore, anche qualcosa di bello (prendi questa parola un pò con le pinze, perché ognuno trova poi i suoi significati e le sue parole).
Non so in quale parte dell’Italia tu sia, e non so se la mia proposta sia fattibile, ma mi metto a disposiione per aiutarti a trovare i servizi presenti nella tua città. Silvia ha il mio contatto e mi farà sapere se posso essere utile.
Sei giovane, ma in molte delle tue parole si vede già la tua grandezza.
Un abbraccio ed un augurio.
Carissima, oltre a condividere tutte le parole delle altre, voglio invitarti a guardare lontano: tu ora stai costruendo un mondo nuovo, per te e per il tuo bambino; mentre attorno a te ci sono voci che giudicano e insultano senza sapere, senza capire, tu stai mostrando di credere in una vita diversa, dove le scelte si fanno per amore, non per convenienza o ipocrisia, ed è quello che il tuo bambino già sente, si è così radicato nella tua pancia ospitale, accogliente e piena di vita che non l’hanno smosso da lì né l’angoscia né le sofferenze che hai provato nei primi delicati mesi della gravidanza. Siete tu e lui, siete vita, siete un mondo diverso dall’aridità che attualmente vi circonda. Sai cosa mi ha colpita? Per buona parte della tua lettera, descrivi come ti vedono gli altri… poi, in alcuni punti, emerge quello che sei TU, e sei davvero bella. Mi commuove e approvo il fatto che tu ti sia rimessa a studiare sodo, ora le cose a cui tieni di più riacquistano un senso nuovo grazie al tuo piccolo in arrivo. Sei forte, e lo si vede, ce la farai, e un giorno racconterai al tuo bimbo cresciuto com’è stato duro, avventuroso e bello l’inizio della vostra vita insieme, farà parte dell’epica della vostra famiglia, quella che stai costruendo con lui. Per i momenti difficili, sia dal punto di vista pratico che psicologico, ti consiglio anch’io di rivolgerti a un consultorio o a un centro per la vita, anche solo poter parlare con qualcuno che non ti giudica ma è lì per aiutarti e capirti, ti farà bene. Ti abbraccio forte.
Alcune cose raccontate qui le ho vissute anch’io e ti capisco quando dici di sentirti sola, non compresa…piena di ansie e paure. leggendo la tua lettera ho capito che sei una persona forte, hai combattuto l’annoressia, una cosa non da poco credimi. Per cui sono convinta che tu hai la forza dentro di te. hai una forza grande grande per andare avanti e diventare una buona mammà. Abbi fiducia in te come già il tuo bambino lo ha di te. Lui ti ha scelto perché sa che c’è la puoi fare. Un abbraccio grande, Sthar *
Sono senza parole, per questa storia e per quello che scrive Silvia.
Una prosa e una poesia.
Scappa. Scappa. Come puoi o dove puoi.
Silvia, grazie per questo spazio prezioso.
Non è un blog, è un’oasi.
Mi dispiace per gli uomini (lo sono?) che hai accanto. Mi dispiace per quello che stai passando, mi dispiace per questa madre così remissiva che permette tu venga insultata in questo modo. Studia, studia riscattati da questa situazione. Quando guarderai indietro sarai così forte che nulla potrà più spaventarti.
L’idea della casa famiglia per ragazze madri è da prendere in considerazione.
Un abbraccio fortissimo.
Vattene. Da l’uomo con cui hai concepito tuo figlio, da tuo padre che non è un genitore migliore di lui, da tua madre che non ti sostiene come ha promesso. Non hai lavoro? Devi finire gli studi? Ci sono case-famiglia per mamme sole. Non sono luoghi per disperate. Sono posti da cui ricominciare. Te lo devi. E lo devi a tuo figlio.
Cara mamma, inutile dire che essere mamma da sola è dura, ma “meglio soli che male accompagnati”. Il tuo bambino ti darà immense soddisfazioni, che ti faranno “quasi” dimenticare i terribili momenti che stai vivendo. E’ incredibile il legame che si crea tra una mamma e un bambino. Io non potrei immaginare la mia vita senza i miei figli: sono la cosa più bella che ho! Se puoi, conta sulla tua mamma; anch’io ti consiglio di trovare un aiuto (centro di aiuto alla vita, consultorio familiare…) Lì troverai appoggio e sostegno. Continua a scriverci! Un abbraccio grande.
“…Sara, tu non sei più sola: il tuo amore gli basterà; il tuo bambino se ci credi nascerà…”
conosci questa canzone di antonello venditti?
ciao sara (mi piace chiamarti così, anche se non so il tuo vero nome), mi chiamo silvia e ti scrivo da ancona. ho due magnifici bambini, una femmina di quasi 4 anni ed un maschio di quasi 2.
e sono “tutto”, ma “tutto” in senso assoluto, di quella sensazione che tu ora puoi cominciare a capire sentendo ciò che sta accadendo in te.
per quanto ci siano sempre 1000 impegni e problemi (sono avvocato), tutto mi riconduce a loro!
certo, loro sono frutto di maternità consapevoli e volute, non pretendo di poter neanche lontanamente valutare e comprendere il “maremoto” che hai in te x le tue vicissitudini, ma ci tengo a dirti solamente questo: non sei sola, e quando te lo dico non mi riferisco alla tua mamma (che x fortuna ti è vicina), mi riferisco a quel miracolo assoluto che cresce in te, che ogni giorno sembra dirti che ha una voglia matta di nascere, e di far nascere con sè una nuova mamma: il tuo amore gli basterà!
quindi in bocca al lupo!
con affetto sincero
silvia
CE LA FARAI NE SONO SICURA
UN BACIONE
CRISTINA
Il tuo bimbo è fortunato. Ha una mamma speciale, che lotta, combatte e non molla per lui. E quando sarete insieme, pelle a pelle te lo saprà esprimere come solo un figlio sa fare. Gli ostacoli, le insicurezza che oggi trovi insormontabili, domani, mano nella mano col tuo piccolo, li supererete insieme. Sei stupenda e sei riuscita a commuovermi! Per giunta sono a lavoro e se entra qualcuno mi prende per pazza, 🙂 eheheh.
Godi di quest’amore unico che nulla ha che vedere con quello che provi per il papà della tua creatura. Godilo, vivilo e sii felice. Ti abbraccio forte forte e ti abbraccia anche la mia piccola Aurora.
Soltanto vorrei dirti CORAGGIO. Abbi fiducia e cerca aiuto in persone buone. “Quando sono debole, è allora che sono forte”
ho un figlio di 2anni e mezzo cresciuto da sola.. il padre non ci è mai stato…
voglio solo dirti che ce la puoi fare! è molto difficile credimi.. ma è una gioia immensa. la forza la troverai.. ti sembrerà impossibile come un bimbo (o bimba!) possa sprigionare così tanta energia da travolgere anche te!
ti abbraccio forte.
Solo una mamma trova la forza di affrontare tutto in nome del suo bambino! Tu hai già moltissimo coraggio e l’aiuto della tua mamma. Forza, tutto si sistemerà per il meglio!
Ciao,
che dispiacere leggere che in un momento così magico e unico della tua vita le persone che più dovebbero starti vicina e incoraggiarti, festeggiarti, coccolarti, sanno solo darti dolore.
Lasciali ai loro pensieri, al loro triste cuore arido, e pensa solo a te stessa e al tuo piccolo.
Hai avuto in passato momenti difficili, pensa a questo bimbo come al regalo d’amore più grande che il cielo ha voluto farti per premiarti per avercela fatta, per dirti quanto sei speciale, per fati compagnia ogni singolo giorno con un miracolo!…
Non hai aiuto in casa? Cercalo fuori. In consultori, nei centri per la vita, ci sono tante persone che potranno darti una mano affettuosa e aiutarti in questo splendido cammino che è il diventare mamma, senza giudicare, senza commentare, dandoti l’affetto che ti serve. (guarda http://www.vitatorino.org)
Per ora posso solo abbracciarti forte forte, sperando di avere tue notizie serene al più presto.
P.S. pensa solo che al primo abbrccio col tuo piccolo ogi dubbio e dolore passerà, tutto si risolverà come per incanto
Cara, mi hai commosso incredibilmente, sei già una mamma amorevole e protettiva.
Stai vivendo una situazione davvero pesante, e proprio quando una donna è ancora più fragile del solito.ma HAI RAGIONE, il tuo bambino ha diritto alla serenità, e quando arriverà ti completerà come non mai.
Cerca di stare tranqilla, approfitta della tua mamma che ti è vicina. gli altri, tutti gli altri, saranno schiacciati dalla vergogna di averti insultata in questo modo appena ti vedranno, radiosa, con in braccio il tuo meraviglioso fagottino.
ti auguro una gravidanza serena e una maternità splendente, vai fiera di quel MERAVIGLIOSO DONO che stai facendo diventare grande.
un abbraccio grandissimo, mammaFede
Tesoro vorrei tanto tenerti stretta a me per consolarti e asciugarti le lacrime.
Non ci sono sufficienti parole. Meglio un abbraccio.
Non permettere a nessuno di farti soffrire ora. Non permettere a nessuno di far soffrire il tuo bambino.
Fai bene a cercare di renderti indipendente. Sarà durissima e lo sai ma ne hai bisogno.
Però non chiuderti. Non so dove abiti ma un buon consultorio lo puoi trovare con persone che possano ascoltarti e consigliarti, anche a trovare quella indipendenza da questi maschi (un Uomo per me è altro) che non sanno far altro che urlarti addosso.
Ti abbraccio ancora.
Ciao, la mia situazione è molto meno complicata ma per alcuni versi somiglia alla tua. Anche io 2 mesi fa mi son trovata a decidere se portare avanti la gravidanza e dare un fratellino a mio figlio o se interroperla in nome del lavoro non sicuro che ho, del matrimonio allo sfascio che ho, del “come farà il nuovo fagiolino con un papà a distanza”.
Non ho ceduto, sono alla 15 settimana e tra mille pensieri, paure e angosce parlo a questo fagiolino e trovo in lui e nelle nausee tremende che mi provoca la forza x andare avanti.
X me è più facile, ho già un bimbo, so quanto amore avrò indietro, so che quando lo guarderò negli occhi la prima volta sarò ripagata di tutti le angosce che avrò passato e di tutti i sacrifici che dovrò affrontare.
Non aver paura, un figlio è la cosa più bella che può capitare a noi donne.
Come qualcuno ha già suggerito, però se ne senti il bisogno non esitare a chiedere aiuto a qualche professionista….
Tieniti stretta la vita che hai dentro di te… questo le avrei risposto.
bellissime le parole che le hai dedicato. Bellissime!
Carissima piccola mamma,
mi sento vicino a te. Ti voglio dire che TU SEI BELLA e NESSUN’UOMO ha il diritto di dirti o di pensare qualcos’altro. TU SEI BELLA, senti ? TU SEI BELLISSIMA… Se il tuo padre è incapace di vederlo, peccato per lui, o Dio, tuo padre mi crea una rabbia immensa. Se G. non ha neanche gli occhi per vedere quanto sei bella, peccato per lui. Non ti lasciare rovinare. Tu sei bella, tu sei bellissima. Vedrai. Se questo bambino ha scelto la tua pancia è perché l’ha trovata bella tonda, sicura, amorevole. Vedrai come sei forte, come sei bella. Non lasciarti rovinare da questi altri cosi ceci. Sono loro che non vedono, miserabili !! Tu sei bella ed io credo completamente in te. Ti penso bene, Dio ti accompagna, non sei da sola. Tu sei bellissima. E non esitare a farti aiutare, a farti ascoltare da persone anche professionaliste. Ci sono dei psicologhi con un cuore grande bello…. Vai tranquilla, bella, bellissima. Ti abbraccio di cuore…