Il secondo dentino di Niccolò è caduto a quattro giorni dall’inizio della scuola.
Per ricordarci che sta crescendo, che tutto si sta evolvendo, anche fisiologicamente, affinchè possa affrontare questa avventura di crescita con le giuste competenze.
Tutto concorre a farci capire che è pronto. Soprattutto la sua curiosità. Ha sete di cose nuove. Chiede il significato di ogni parola, sentita anche giorni prima. In continuazione, decine di volte al giorno. Cosa vuol diLe ‘ezzetela ezzetela’? Cosa vuol dile ‘catlame’? Cosa vuol dile ‘selezionale’? Impossibile che senta un termine sconosciuto senza che ne chieda il significato.
Speriamo che la scuola lo aiuti a conservare e alimentare questa curiosità. Speriamo.
E così, mentre -piccolo- al risveglio cerca disperato il regalino della “fatina dei denti“, al contempo -grande- fa le prove di trasporto di uno zaino che sulla sua piccola schiena mi sembra spropositato.
La mamma, intanto, si proietta a lunedì e stavolta sa già che piangerà. Esattamente come per Matteo sapeva che sarebbe riuscita a contenersi. Stavolta siamo al capitolo “mamma da manuale”.
Un po’ come quando si sposa il secondo e ultimo figlio e ti si vuota il nido: questo nido si sta vuotando di bambini piccoli.
Bando alla tristezza, però.
L’altro giorno, mi si è avvicinato dicendo:
– mi annoiavo. E alloLa ho fatto questo
– Niccolò, ma chi ti ha aiutato?
– Nessuno! Io so scLiveLe. Ho studiato tutte le letteLe.
– Allora sai anche leggere! Ma chi ti ha insegnato?
– Ho impaLato da solo. Ma non so leZZeLe, so solo scLiveLe.
– No, Nichi, è impossibile. Se sai scrivere, sai anche leggere.
– Ma no mamma! LeZZeLe è diffiZile.
– Proviamo?
– Ok, mamma, pLoviamo
Anna dice
Non vedevo l’ora di sapere di Nic. Anzi, di sentire te raccontare di lui, in questo tuo ineguagliabile modo.
Monica dice
Che meraviglia sentire le vostre voci!
Ma prima o poi ci vedremo. Sará emozionante, dopo 4 anni e mezzo che ti seguo.
In bocca al lupo a Nichi e aspettiamo il resoconto la prossima settimana!
Ah…ho visto le foto su Instagram… :O quanto bella e raffinata sei? 😉
Laura dice
….Giacomo è già al terzo anno di scuola e ogni volta è un’emozione…certo il primo giorno di scuola resta dentro, forte, indelebile, sia al bimbo che alla mamma per tutta la vita!!! E così mi ricordo che presa dall’emozione dei primi giorno di elementari di Giacomo, mi sono prodigata per tutta la settimana a preparare torte e manicaretti vari (amo cucinare), per due ragioni fondamentali: un po’ per stemperare la tensione e un po’ per fargli sentire che anche quando non era con me,il mio pensiero era comunque rivolto a lui. E’ stato bello…ogni anno me lo ricorda e ogni anno cerchiamo di fare qualcosa di speciale. Lo scorso anno erano state le passeggiate serali in bicicletta. Quest’anno abbiamo deciso di tornare alla ccucina con un occhio ai paesi extra Europa e la promessa è di preparare una volta alla settimana una serata tipica: la prima sarà giapponese (senza pesce crudo!), poi verranno sicuramente gli states, un cous cous marocchino,…e altro ancora! Perchè quello che sempre mi lascia estasiata nei bambini è la loro capacità di essere fantasiosi!!!
un bacio
laura
Chiara dice
Dicono tutti che i secondi sono avvantaggiati. Io non sono d’accordo. Sono predisposizioni che non hanno a che fare con l’ordine di nascita.
Grande Niccolo!
Francesca dice
E niente. In 15 righe concentri le sensazioni di tutte le mamme del mondo. Questa è arte.
Non sei mai sdolcinata, tra l’altro.
Ti adoro.
Ps: Niccolò è fantastico e ti somiglia tantissimo! :happy:
raffaella dice
Siamo sulla stessa barca, anche se la mia per adesso è una canoa. Lunedì comnceremo l’inserimento al nido e mi si stringe il cuore al pensiero. Ma leggendo il commento precedente credo prorprio che sia normale.
Raffaella
Marianna dice
ehm ehm ehm…..e commuoversi al primo anno di asilo come lo vedi????
io poi appena visto il foglio con le paroline scritte sarei scoppiata a piangere ancora dall’emozione……