Per la sezione Scritto da te, in cui ospito mail, sfoghi, racconti, condivisioni di madri e padri, è arrivata questa mail, che non ha bisogno di commenti miei (anche perchè l’unica cosa che mi è uscita sono state solo lacrime, anche di gioia), ma che vuole raccontare a voi una storia speciale.
Il mio piccolo Simone straripa di citomegalovirus, urina, sangue, saliva.
Al pediatra glielo avevo chiesto: “controlliamo”, so che l’amniocentesi era negativa, ma togliamoci il dubbio. Lui, così, forse per togliersi davanti questa mamma fobica, mi aveva prescritto le analisi, tanto lo so che sono negative e questa storia finisce qui. Le analisi sono risultate tutte positive, e ora forse non potremo mai capire se il virus benedetto lo ha infettato prima o dopo che nascesse.
Che rabbia, nessuno che mi abbia aiutata, nessuno che mi abbia detto cosa fare, solo se vuoi abortire puoi farlo ora, ma per correttezza ti devo dire che potrebbe essere un bimbo sano. Che casino, e io che ho consumato chissà quante bottiglie di amuchina per la toxoplasmosi, oddio la toxo, anche alla decima settimana, l’ennesima analisi per la toxo, paura che mi accompagna dalla mia prima gravidanza, anche quella volta avevo paura della toxo
– signora c’è qualcosa che non va
– non mi dica la toxo
– no, la toxo è a posto, negativa, si tratta del citomegalovirus
– ah va bè, se è quello, che sarà mai?Il mio piccolo Simone dorme beato, adesso, è stupendo, è speciale. Perchè forse è il mio ultimo figlio, perchè lo devo proteggere dal fratello grande che se non sto attenta lo ammazza, perchè non pensavo arrivasse così, presto, appena avevamo deciso di averne un altro, e quando è arrivato siamo rimasti un giorno senza parlare…paura, di che?
Poi per chiedergli scusa mi sono comprata un mazzo di fiori da sola, che mio marito era troppo scioccato e non me lo avrebbe portato quella sera a cena, ne ero sicura. Allora ho preso io un bel mazzo di fiori da mettere sulla tavola, per ridere della nostra paura, cavolo aspettiamo davvero un atro bambino, festeggiamo questo piccolo puntino che è nella mia pancia.
Piccolo puntino è oggi Simone, speciale perchè forse avrà problemi con la vista, con l’udito, speciale come ogni bambino e come tutti quei bambini che hanno qualche problema.
Grandi le loro mamme, capaci di sorridere sempre perchè un sorriso allontana la paura e perchè un sorriso un pochino allontana il male, grandi tutte le mamme di bambini speciali che hanno le spalle ancora più grandi di quelle di tutte le mamme del mondo.Paola, mamma imperfettissima
Cara Silvia,
dopo averti ammorbato con la mia storia, mi sembra giusto dirti come va oggi di ritorno dal Bambin Gesù, l’ospedale pediatrico di Roma, mi ritrovo qua a guardare Simone e a dirgli: ce l’abbiamo fatta!!!
Io lo sapevo, no, non è vero, non lo sapevo che sarebbe andato tutto bene, anzi, ho pure pensato “e vabbè, meglio a me che a un’altra che non lo avrebbe amato come lo amerò io”.
Simone ci sente, vede benissimo e il suo piccolo cervello è perfetto. Mi hanno detto che andrà seguito nei prossimi sei anni, e già mi sono chiesta come gli spiegherò perchè ogni tanto gli devono fare un po di esami….fortuna, si chama fortuna?
Loro sono certi che il virus se lo sia preso nel pancione, verso la fine della gravidanza. Quello che sappiamo io e Simone è che lui è stato forte, è stato bravo, è stato fortunato.
Mi sono vergognata ieri quando l’ho baciato nella sala d’attesa dell’ambulatorio di neurologia, dopo che la neurologa mi ha detto signora, non solo non ha nulla, ma è anche precoce per quello che fa. Mi sono vergognata perchè ero circondata da non puoi capire quanta sofferenza…e quanto amore.
Ho visto troppe cose brutte in questi giorni di visite ed analisi, ho pensato mamma mia non può essere, e invece può esssere eccome. Ho pensato che se forse una ragazza si fa un giro in quei reparti prima di avere un figlio, decide di non averlo più. Chissà. Ho pensato che non esistono bambini normali, che soprattutto non esistono bambini che NON sono normali, esistono bambini che arrivano dritti dritti a mamme speciali, quelle si che sono mamme strepitose. Sono riuscita a togliere il pannolino al mio piccolo grande Lorenzo e mi sono sentita proprio brava nel mese scorso. Adesso sorrido a pensarci.
Non so Silvia, da quando sono rimasta incinta la prima volta credo di essere un po’ cambiata, di essere diventata se cosi si puo dire un colabrodo: i bambini mi sono entrati nel cuore e ogni volta che soffrono, aiuto, mi sento a pezzi. Anche una scena di un secondo al telegiornale mi ammuntolisce per ore.
I miei pensieri divagano…non so, è che tutta la storia di Simone, questo pezzo di vita mia, mi lascia così. Sono felice da ieri, il mio piccolo sta bene, pensa che proprio un anno fa facevo il test e restavo muta per un giorno intero per la paura!
Che casino che fanno questi figli nella nostra vita!Io sono ingrassata, ho la cellulite, i capillari ben visibili sulle gambe, occhiaie perenni, ma sono tre anni che sono felice. Dimmi tu se è poco!
Ti mando un bacio.
veronica veramenteveronica.blogspot.it dice
sembra la storia della mia terza gravidanza…… citomegalovirus e paure…… per tutti i nove mesi je gli infiniti esami le corse al gaslini a genova e tutte le varie ipotesi e le certezze che di terapie no ce ne sono…… con 2 pesti a casa questo esserino amato e voluto che cresceva dentro di me è stato un miracolo.
oggi all’età di 7 anni saimo arrivti agli ultimi controlli di routine e anche lei vede sente e il suo cervello ( ringraziando Dio) è ok…
lei corre ride canta e parla scrive …. ma se no fosse stato così l’avrei amata ugulmente fino all’infinito…
mesi lunghissimi….
un abbraccio veronica
Paola dice
Cara Annalisa, è molto difficile scriverti, sarebbe molto più semplice abbracciarti..Nei miei mesi di angoscia ho messo in discussione tanti miei principi e ho capito che io mai non esiste. Ho capito che giudicare è da spettatori ignoranti e che certi dolori possono aprire squarci infiniti nelle persone. Non ti chiedere se pagherai ancora, anzi, Chiara credo possa essere il segno che finalmente hai finito di pagare..anche se ti credo quando dici che la tua voragine non si chiuderà mai. Ti mando un abbraccio virtuale, anche tu sei una mamma tosta!
ANNALISA dice
Paola…si’ che sei stata coraggiosa…Io, non ce l”ho fatta. il mio fagiolino era piccolissimo nella mia pancia…il verdetto sul mio virus, senza possibilita’ di errore..e poi numeri, percentuali, rischi, malattie, handicap,,,,probabilita’…un’altra figlia allora 2enne…la guardavo, e piangevo, perche’ non voelvo darle un fardello cosi’ grande..e poi guardavo me, cosi’ piena di pessimismo, di angoscia,,poi mi guardavo intorno, madre depressa, padre morto, suoceri lontani e menefreghisti…mio marito, lui cosi’ granitico, lui che “io mai”, lui ha ceduto per primo.e cosi’ lo abbiamo fatto, l’ho fatto. Ho ucciso il mio bambino, cosi’, senza neanche dover dare speigazioni. Non ci sono parole per raccontare il dopo. Non ci saranno mai. una voragine si e’ aperta dentro e mai si chiudera’. ed e’ mia, perche’ lui era dentro di me, non di mio marito.Ora c’e’ chiara, con lei ho frequentato gli ospedali piu’ brutti (ma ora basta,lei e’ fortunata), senza il coraggio di guardare le mamme piu’ forti di me.Ho visto situazioni terribili. e mi sonoc heista perche’ dopo quello che ho fatto il Signore mi ha dato ancora un dono come lei, a volte penso che paghero’ ancora, come se il dolore non fosse bastato.Non pesno che nessuno mi possa giudicare, eprche’ finche’ non ci passi non puoi neanche immaginare, ma non lo auguro a nessuno.
DANIELA dice
Paola dire che sono commossa è poco, non riesco a trovar le parole per esprimerti tutta la mia gioia per Simone ma anche nel leggere che ci sono uomini e padri straordinari ( di cui forse si parla poco) che sono la nostra forza e la forza dei nostri bimbi, se tifa piacere sarebbe bello ci raccontassi come cresce il vostro Simone! auguri alla straordinaria famiglia che siete!
lux in fabula dice
mi sono commossa, grazie Paola, è un augurio bellissimo!
paola dice
Ciao Lux in fabula, appunto, mamma tosta! Ti auguro arrivi presto il giorno in cui ti sorprenderai per esserti dimenticata di controllare il livello di quel barile…un bacio sincero.
lux in fabula dice
Paola, la mia storia è molto diversa dalla tua: credevo di aver sposato un uomo premuroso e gentile, che avrebbe amato me e i nostri figli per sempre. Non è stato così e ora attingo forza e coraggio per me e i bambini da non so quale barile. Mi sembra ogni giorno di averlo svuotato e invece no… ogni giorno si riempie e si svuota.
Vi auguro forza e felicità
Paola dice
Care ragazze, grazie per la vostra vicinanza!Siete carine, ma non sono brava, io. E’, credo, la forza immensa che ti invade il giorno in cui diventi mamma a permetterti imprese che a freddo non penseresti mai di poter affrontare.
Lux in fabula, fortunatamente non è sempre cosi: io posso contare su un marito e padre che risposerei in mille altre vite, diciamo che in questo percorso siamo stati una forza unica…certo che, nonostante il gran bene che penso dell’uomo che ho accanto, insomma, cavolo, non posso non essere d’accordo con te: le mamme sono troppo toste!!!!!
lux in fabula dice
Spero che non me ne vogliate se, in questa storia d’amore bellissima e struggente tra Simone e la sua mamma, mi soffermo su un fatto: perchè i figli e la famiglia stanno solo sulle spalle delle donne? Mamme forse imperfette, ma fortissime donne.
Cecilia dice
Che dire ma chi di noi è mamme è perfetta? Brava a Paola non solo per come ha affrontato il periodo di dubbio ” sarà sano o malato”ma perchè eri pronta ad accettarlo ed amarlo incondizionatamente, nonostante quello che poteva accadere. Sono felice di emozionarmim a leggere i vostri racconti e mi sento meno sola come mamma imperfetta :tongue: Cecilia
alem dice
Io sono fiera di essere una mamma imperfettissima e sono stata felice di leggere le tue parole questa mattina 😉
Barbara mfc dice
Bisogna dire che io ho un debole per le mamme imperfette, per quelle che si mettono in discussione, che si impegnano, che, alla fine, grazie all’amore e all’attenzione, sono abbastanza perfette.
Silvia, che ho il piacere di conoscere virtualmente, sa che io sono una mamma in versione speciale 😎 e ci tengo a lasciare il mio commento, per Paola. Leggere la tua storia oggi mi ha reso felice e ancor più la notizia che il tuo Simone sta bene. Mi ha fatto piacere leggere l’empatia che sei riuscita a provare per le mamme (e le famiglie) che vivono percorsi più complessi.
Non mi sento strepitosa, mi sento imperfettissima, ma sto imparando , un po’ alla volta. Insomma, grazie :heart: