Sono due giorni che penso ininterrottamente a QUESTO POST di Eli, che tocca corde per me molto delicate.
Dopo averlo letto mi è tornato in mente anche QUESTO di Claudia.
Chissà quanti altri post del genere ci sono sparsi per il Web.
Oppure no.
Oppure sono pochi questi post, perché sono poche le mamme interrogate dalla pungente Sig.ra Coscienza (come Claudia) o quelle consapevoli di sentirsi legate da un rapporto viscerale aduno dei due (come BStevens e come me).
Già. Come me.
Non entrerò qui, sul mio blog (su altri posso farlo tranquillamente ma qui no), nei dettagli di questo legame prepotente che sento verso uno dei due perché in futuro i miei figli leggeranno queste righe non vorrei che un ragionamento del genere si potesse tradurre nelle loro teste in un banale e impreciso fatto di “più o meno amore”.
Perché NON è questo.
Non si parla di amore. Quello è identico e sarebbe patologico se non lo fosse.
Di cosa si parla allora? Non lo so bene nemmeno io.
Forse di trasporto, di corrispondenza, si parla di viscere, di sintonie, di comunicazione non verbale.
E per me, purtroppo (e questo è il mio grande cruccio), si parla anche di pazienza.
Con uno ho molta più pazienza che con l’altro.
Sto lavorando molto su di me, ma faccio fatica a rendere equivalente il livello di sopportazione in situazioni di stress. Con uno alzo prima la diga.
Parlando di questo con una professionista molto capace mi sono sentita dire che non c’è nulla di più naturale e che, proprio come ha scritto Eli, è la stessa cosa che accade nei confronti dei propri genitori: a meno di torti gravi, non si può dire a chi si vuole più bene, perché quello è identico, si può però dire con chi ci si sente più in sintonia. È un po’ quello che riassume Enrico Franceschini QUI.
Ed è vero, Claudia, è una domanda crudele, che non si dovrebbe fare a nessuno ma che però la mia coscienza, come la tua, mi sbatte in faccia almeno una ventina di volte al giorno. Vallo a dire a lei! 😀
Ma forse non è crudele, dipende da che significato si dà a quel “preferito”.
Non si parla d’amore.
Amo i miei figli in egual misura, per i loro singolari difetti e unici pregi, per i loro opposti modi di approcciarsi ad ogni cosa, per il loro carattere assolutamente differente. Ognuno è una parte di me, ma resta unico, ognuno ha difetti miei e suoi, che io detesto, ognuno di loro ha pregi miee suoi che amo.
Più parlo con le mamme e con le amiche, più mi rendo conto che queste sintonie ci sono. Spesso non vengono lasciate emergere. Ma ci sono.
E, nella maggior parte dei casi queste sintonie speciali sono dettate dai vissuti personali: essersi sentiti “meno amati” dei fratelli; avere rischiato di perdere un figlio in gravidanza o ancora, aver constatato alla nascita che quell’amore tutto fiocchetti e cuoricini non è sfociato né dopo il test di gravidanza e nemmeno in sala parto (e quindi, quando poi è arrivato, l’ha fatto con una prepotenza e una forza impensata).
Insomma, i vissuti infantili, ma anche adulti, hanno una certa influenza sul tipo di legame che si instaura con i propri bambini. E leggendo i commenti su alcuni forum ho avuto conferma di questo, c’è quasi sempre un vissuto da fratello (o sorella) trascurato o iper-amato a influenzare il rapporto con i propri bimbi.
Per questo il post di Eli mi ha colpito in modo così prepotente. Perché, con la naturalezza di chi sa il fatto suo, lei ha lasciato andare in 6 righe tutti i difficili e delicati equilibri della maternità.
Non mi addentro oltre, per quanto riguarda la mia vita e i miei imperfetti equilibri, ma mi piacerebbe sentire voi, perché sento che una discussione su questo argomento lascerà qualcosa a tutte.
“Un giorno fu chiesto a un uomo sapiente:
«Hai molti figli: qual è il tuo preferito?».
Rispose: «Il figlio che preferisco è il più piccolo finché non è cresciuto;
è quello che è assente finché non ritorna;
è quello malato finché non guarisce;
è quello che è in prigione finché non è liberato;
è quello afflitto e infelice finché non è consolato”
Altri spunti qui
http://www.ordinepsicologilazio.it
http://www.bebeblog.it/post/234/il-figlio-preferito-e-le-rivalita-tra-fratelli_prima-parte
http://www.bebeblog.it/post/273/il-figlio-preferito-e-le-rivalita-tra-fratelli_seconda-parte
http://www.giuseppegenta.net
Sara dice
Ciao 🙂
Non so quanto vecchio sia questo post, ma é molto bello e spero che ci sia ancora qualcuno interessato all’argomento. Io parlo da figlia, peró.
So che per voi é difficile ( e che probabilmente é addirittura impossibile) ma cercate di fare a meno di mostrare le vostre “affinità”. Non dico che siano sbagliate ( siamo umani tutti, é normale provare simpatie) ma non mostratele troppo evidentemente. Dico questo perché mia madre é una vita che fa preferenze ( mio fratello, per lei, é un eroe) ed adesso i rapporti tra me e mio fratello sono uno schifo, nel vero senso della parola. Io capisco che lei vuole bene ad entrambi allo stesso modo, ma anche se i nostri caratteri sono differenti e lui sembra bisognoso di piú affetto, io non l’ho mai giustificata. Le voglio bene, ma no la giustifico.
quando ero piú piccola davvero ci stavo male, sono arrivata ad odiarla in maniera assurda!
Briciola dice
Ciao. Io credo che non sia il caso di sentirsi in colpa se si avverte nei confronti di un figlio più empatia o affinità. L’amore non c’entra. Quello non si divide, si moltiplica e basta. Ma se capita di provare queste sensazioni è di fondamentale importanza non lasciarle mai trasparire ai propri figli. Sembra scontato. Ma mi sono trovata a constatare quanto devastanti possano essere gli effetti. Conosco una persona che ha nutrito negli anni un tale risentimento nei confronti di suo fratello, “il preferito”, che da adulta ha messo in atto una diabolica strategia volta a screditarlo e sminuirlo agli occhi di quella madre che lo ha sempre venerato, con il risultato che oggi il rapporto tra i due, madre e figlio, è divenuto pieno di piccole e grandi ostilità, diffidenze e pregiudizi. Una sottile vendetta che ha fatto sì che questa sorella “guadagnasse posizioni” rispetto a un fratello che è sempre stato al primo posto. E’ una situazione limite, aggravata dal fatto che la madre dei due ha scarse capacità di discernimento, scarsa sensibilità e intelligenza. Eppure capita anche questo…….
fatelargo dice
salve a tutte ,sono mamma di un bambino di 7 anni e mezzo ein attesa di una bambina ,che nascerà a febbraio.Sono felice di questa seconda gravidanza anche perchè desideravo tanto una femminuccia,ma sto vivendo un momento di crisi,perchè mi sento troppo legata al primo figlio un amore grandioso lui è tanto speciale,lo guardo e penso come te nessuno mai,mi sento in colpa perchè ho paura di non amarla come merita.Vi chiedo se è capitato anche a voi ,perchè io per ora sono troppo convita che il primo rimanga unico.grazie
Chiara dice
Ho appena avuto la seconda figlia e la citazione finale mi ha aperto il cuore…
Mamma Imperfetta dice
Ma no, Elena.
Un fratello è sempre una benedizione. E te lo dico io che non ne ho e che ancora non mi sono rassegnata a questa solitudine. Perchè ci sono questioni che solo un fratello può accompagnare.
Se non ti senti ora, aspetta ancora un po’. Non è un obbligo farli vicini (e nemmeno farne due, a dire il vero :D).
Gli psicologi infantili dicono che la differenza di età più adeguata ad evitare crisi di gelosia è o 18 mesi (quindi farne uno dietro l’altro) o 4 anni.
Io non credo ci sia una ricetta applicabile universalmente.
L’importante però è che tu ti senta pronta. Il tuo bambino, lo sarà.
Un abbraccio.
ELENA dice
ciao silvia intanto ti devo dire che mi hai fatto piangere in diverse occasioni….sei brava a descrivere i tuoi bambini e sprattutto i tuoi sentimenti che molto spesso combinano con i miei….ho solo 1 figlio e lo adoro (ha solo 2 difetti si sveglia diverse volte x notte e con gli estranei è fantastico mentre con mamma e papà è un pò più peperino ma sento che per molti è cosi’…)stò pensando al secondo figlio e … non ho il coraggio!!! altre notti insonni altre ragadi altre mastiti e tutto con LUI il mio amoooooooooooore (mio figlio DI 2 ANNI) a guardare e a sentirsi messo in disparte……….mi sembra 1 tradimento …. e se lui sentisse che l’ho tradito …….e non volesse stare più con me mi rifiutasse mi scacciasse per sempre come potrei mai fare perchè per ora essendo l’unico è lui il mio figlio preferito l’altro ……….. UN INTRUSO che arriverebbe per separarci =( =( =( (cosa che purtroppo i nonni paterni di mio figlio vorrebbero per poterselo tenere tutto loro come a volte purtroppo fanno velatamente capire….)AIUTO………… :oups: AIUTO AIUTO. RISPONDIMI TE NE PREGO!!!!!!!!! =
greta dice
….sono una figlia gemella. apparentemente la più “forte”. sin dall’inizio, come il tuo S., più vorace, più dinamica, più socievole. poi via via più chiacchierona, più sicura di sè, più brillante. insomma l’opposto del mio gemello. agli occhi di mia madre la meno bisognosa di cure, perchè più indipendente e in grado di farcela da sola. ora, a 30 anni, la penso più o meno come te…che mia madre mi ama più della sua vita. ma per anni non essere, dal mio punto di vista, la figlia preferita… mi ha tarlato l’anima, io non ero abbastanza per… nonostante i guai, le marachelle, i cattivi voti a scuola del mio gemello! ciò che noi adulti ci affanniamo a dire come maggiore affinità o semplicemente maggiore preoccupazione forse, agli occhi dei bambini è letto NON AMORE e provoca danni e irrisolti… perciò dobbiamo stare attente… molto attente!
sono anche un’insegnante di scuola materna e di differenze di atteggiamento di noi mamme ne vedo ogni giorno…. a volte sono sciocchezze, a volte no. forse dovremmo tutte farci una chiacchierata con la sig.ra Coscienza….si possono trovare molti modi per AUMENTARE le affinità con ciascuno dei propri figli, mettendosi innanzitutto in discussione. come hai fatto tu con tuo marito…. grazie di questo esempio!
Mamma Imperfetta dice
Ero certa che sarebbe stato un post ricco…
miks dice
Proprio il giorno prima che hai postato questo argomento, chiacchieravo con mia madre e si parlava di madri (sua suocera in particolare) che hanno fatto differenza tra figli
e si rifletteva sul fatto di come si possano amare i figli in maniera diversa.
Mia nonna ha sempre fatto “figli e figliastri” come si suol dire.
Lei ha avuto 9 figli col primo marito “povero” e una figlia con il secondo marito “ricco”
l’ultima figlia ha sempre avuto tutto, ha studiato ha avuto la casa in regalo quando si è sposata, mentre gli altri 9 figli si son dovuti “arrangiare da soli”
Io non riuscirei mai a fare una cosa simile….
e ho detto questa frase mentre discutevo con mia madre
“amo tutti e tre i miei figli al 100%, ma ad ognuno do ciò di cui ha bisogno”
Infatti, il mio amore è uguale per tutti e tre, ma non per tutti e tre faccio le stesse cose, perchè non tutti e tre hanno bisogno delle stesse cose.
Non ho un figlio preferito…tutti e tre hanno i loro lati positivi e quelli negativi..ma li amo tutti e tre alla follia…e li strozerei tutti e tre quando mi fanno disperare 😛
emily dice
che argomento…faticoso. xkè si teme di passare x una mamma che fa le differenze, e quindi che ama meno uno dei suoi figli e invece è un’altra questione.
io sento un’armonia cosmica con mia figlia, xkè è femmina e xkè è una persona equilibrata e piena di buon senso, esattamente quello che manca a me.
la sua compagnia è gratificante e piacevole e sempre interessante.
il figlio è faticoso, ribelle e prepotente…esattamente come sono io.
però capisco anche cosa gli passa x la mente e capisco il xkè di certe sue reazioni.
onestamente però spesso ultimamente sto bene senza nessuno dei due eheheh :p
Mamma Cattiva dice
Ancora non riesco a ritrovarmi nella preferenza per uno rispetto all’altra. Condivido pienamente che si tratta spesso e volentieri di sintonie ma ne provo a ritmo variabile per entrambi i miei bambini. Quanto all’amore ho sempre creduto in una suggestione passatami da mia madre, che trattasi di una risorsa infinita distribuibile in modo equo su tutti i figli.
Tutto questo evolve. Magari crescendo anche io proverò preferenze.
Sei molto autentica in questo post!
Elisabetta dice
Che tasto veramente delicato….rifletto continuamente su questa cosa perchè ho sempre sofferto della spiccata preferenza di mia made per mio fratello ed ora che mi ci ritrovo il dilemma è grande anche perchè è reso decisamente più difficile dal fatto che fin da quando era piccola la mia primogenita è stata morbosamente attaccata a suo padre tanto che in svariate occasioni non si è mai fatta mancare un:”ma non voglio te voglio papà”…poi ho fortemente voluto la seconda ed è arrivata la bambina che volevo e sento quel qsa di viscerale fisico…che mi sento in colpa solo a pensarlo…per questo cerco di concentrare la mia attenzione a non fare gli errori che ho subito e celare questo piccolo segreto che credo ogni madre abbia dentro di se…
Micol dice
questo post è meraviglioso, molto vero, tocca un tema che mi ha tenuta spesso in una sorta intermittenza. perchè in fondo è molto vero quello che scrivi a proposito della pazienza, anche io ne riesco ad avere meno con una delle due mie figlie.
ma anche lì, mi associo agli altri commenti, dipende dalla situazione, dal momento, dai sentimenti, dagli uomori…
io credo di condividere molto dell’ultimo brano, poetico, dolce, molto vero.
improvvisamente in quattro dice
Forse i miei sono ancora piccoli per capire pienamente la cosa… eppure devo dire che mi ritrovo in quello che dice Valewanda: anche per me è questione di giorni, di momenti, di situazioni, stati d’animo…
worldwidemom dice
vedo con molto piacere che il blog è tornato!! senti ma cosa era successo??
beh, sono contenta.
dunque credo sia molto difficile per me ora poter veramente dire se ho preferenze. Cimpri ha soli 4 mesi e l’amore per un neonato è cosa ancora molto diversa.
Poi credo, ma non so se è una stupidata, che credo sia diverso con figli dello stesso sesso. Cioè secondo me quando hai un maschio e una femmina è diverso.
Il rapporto con emtrambi è diverso. SuperT, è il mio ometto, lo sarà sempre. La mamma per il suo maschietto ha occhi diversi.
Con mia figlia avrò un altro tipo di rapporto. Sarà la mia “alleata”. Con lei mi scontrerò tantissimo, già lo so. Ma sarà la mia amica.
Capisco e condivido quello che scrivi…e credo di aver bisogno di rifletterci ancora un po’ e vedere come va mano mano che i figli crescono!
Amalia dice
Il tuo post mi ha fatto riflettere su una cosa. Io ho un fratello di dieci anni più piccolo per il quale sono stata e sono tuttora una vice mamma. Ecco, quando è nato il mio Musetto mi è sembrato di rivivere quell’esperienza di sorella-mamma ed i primi giorni a casa mi sono appoggiata molto alla mia di madre nell’intento di ricreare equilibri vecchi di più di vent’anni.
http://www.mammasidiventa.ilcannocchiale.it
chiara dice
Grazie Silvia, quanto ho pensato a questo post in questi due giorni! Ho rivissuto il rapporto splendido con i miei genitori:io identica a mio padre in straordinaria sintonia con mia madre, diversissima da me… per questo non smetterò mai di considerarla il mio modello, per l’amore incondizionato e la comprensione infinita con cui ha saputo amarmi, nonostante fossimo come il giorno e la notte su molte cose… adesso è la stessa cosa con i miei figli: Giulia uguale a me, Luca come suo padre. Con l’arrivo di Luca l’amore si è duplicato, è divenuto più consapevole, meno istintivo e più “organizzato”. con Giulia un’affinità elettiva, con Luca una scoperta continua: a Luca mi avvicino con curiosità; di Giulia riesco spesso a prevedere i moti dell’animo. Non riesco a preferire uno all’altra… proprio io che per anni mi sono chiesta se mia mamma preferisse me o mia sorella…
MammaNews dice
Ciao Silvia, questo post è bellissimo soprattutto perchè non c’è retorica e c’è coraggio.
Io ho un figlio solo e ne vorrei un altro, e spesso mi sono chiesta in che modo riuscirei ad approcciarmi ad un nuovo bambino? MI chiedo “come farò ad amarlo con la stessa intensità?” ma ora capisco leggendo ciò che scrivi che non sarebbe una questione di amore, piuttosto di affinità, sintonia e visceralità. cose diverse dall’amore ma che certamente incidono sul rapporto tra madre e figlio. Penso che il passo fondamentale – quello di riconoscere senza maschere e senza paure l’esistenza di una diversità – tu l’abbia fatto e questa consapevolezzza ti aiuterà a districarti, ad amare e a capire quando correggere la rotta. Insomma, a lavorare su te stessa. Una cosa che noi mamme siamo spesso chiamate a fare. Un abbraccio
marilde dice
Affinità: è questa per me la parolina magica. Quella che sposta l’ago della bilancia. I primi anni mi preoccupava un po’ questa cosa, non riuscivo a collocarla in modo chiaro dentro di me. Poi, ho visto che succede una cosa divertente: le affinità variano, nel corso degli anni, le cose si mescolano, si allentano e poi riprendono. Ci si allontana e ci si riavvicina. Si sbaglia, si chiede scusa, si scoprono cose nuove. Si è simpatici o antipatici l’un altro. Lo si può dire. Si può riparare o accettare le cose come stanno.
Penso sia anche questo l’amore.
Laura dice
Bello, bello, bello questo post! Proprio quest’estate parlavo con mio marito di preferenze. Il più piccolo ha quasi 17 mesi e fino ad oggi, la mia preferenza non è mai stata uguale: a volte “preferisco” la grande, altre volte il piccolo! Vedremo cosa succederà nei prossimi anni. L’importante è che i bimbi non si accorgano delle nostre preferenze.
Renata dice
Molto ben scritto, molto vero il tuo post. Non è diverso l’amore è diversa la sintonia verso l’uno o l’altro momento dopo momento. Ci sono aspetti del loro carattere che mi portano di volta in volta più vicino al primo o al secondo, è un’altalena di momenti e sensazioni.
Panzallaria dice
ma allora sei tornata!!!!!!!! ‘cidenti, e io che pensavo di averti fatta fuori.
devo inventarmi qualcosa d’altro.
perché
ne resterà solo una
uah uah uah 😉
a parte gli scherzi, son contenta, mi ambasciava la tua dipartita.
panz
Sofia dice
Penso sia normale che ci siano più affinità con l’uno o l’altro, è un fatto di carattere, di gusti, di hobby in comune. Ma non credo sia un discorso di minor affetto.
Bisogna anche considerare che i figli possono essere più o meno indipendenti/mammoni, quindi non sempre questo tipo di differenze partono da noi mamme!
Gaia dice
Ho ancora un solo figlio ed il prossimo in arrivo e mi interrogo spesso su questo. Io mi sono sentita la figlia “non preferita” nonostante fossi la prima. Mia mamma mi ha sempre detto che l’amore è uguale, ma che lei si occupava di più di chi pensava ne avesse più bisogno. Staremo a vedere, ma so che è una cosa davvero naturale! E’ una questione di feeling!
mammadicorsa dice
Le righe finali ricordano molto la parabola del figliol prodigo del Vangelo. Prima di diventare madre questa parabola mi sembrava incomprensibile: come si fa a far festa per un figlio che ritorna dopo che ha abbandonato la casa e sperperato tutto? E il figlio diligente che si è preso cura dei genitori in assenza dell’altro? Ora che sono madre capisco che l’amore va oltre tutto ed è giusto così. Da figlia mi sono sentita spesso inferiore a mio fratello e non tanto perchè meno amata ma forse meno considerata. Adesso so che esistono delle affinità particolari che comunque si modificano con il tempo e con la crescita. Da madre lo saprò ridire tra 6 mesi, ma mio marito (pazzo per la puledrina) più volte si interroga se saprà amare il secondo come ama la prima! Certamente sì, ma forse la loro affinità è unica.
Arianna dice
Sei tornata!
Alessandra dice
La mia figlia preferita è Maia…ma non potrei vivere senza Rik.
Mariacristina dice
Io ho tre figli e anch’io molte volte mi son posta il problema, anche perchè accusata a rotazione dai tre di preferire questo a quello, di fare differenze ecc. Fai bene a parlare di sentirsi in sintonia, io ammetto che, pur volendo un bene dell’anima a tutti i miei figli, col secondo mi sento a volte più vicina, e questo mi fa sentire anche in colpa verso gli altri due. Ma questo non c’entra col bene.
Elisa dice
quando stavo per partorire per la seconda volta io e il daddy ci siamo chiesti: ma riusciremo a innamorarci come per il primo figlio? poi è arrivata lei, una bimba stupenda e mi sono resa conto che insieme al parto è nato anche un nuovo immenso amore, e proprio non riesco a immaginare di avere un figlio preferito. forse come dice Claudia man mano che crescono ci si sente più affini a uno o a un altro, sono curiosa di vedere che caratteri avranno…molto bella la citazione!
valewanda dice
Silvia, il tuo post è molto bello, così come bello e vero è quello di Eli. Me sono chiesta tante volte, soprattuo quando sono nati i gemelli, perché la nascita si due insieme inevitablmente fa scattare certi meccanismi mentali. Credo che in quel caso io mi sia sentita vicina, per i primi mesi, più a quello che mi voleva più sua, e amava alla follia l’allattamento al seno, ovvero Riccardo, quando invece Tommaso amava il latte, fosse mio o fosse artificiale. Ora, con una panoramica ad ampio raggio su tutti e tre, posso dire che per me si va di giorno in giorno, un giorno uno, un giorno l’altro, a seconda di come sono io, del mio momento. Solo questo…
lorenza dice
non so, ti regalo però la frase di una mamma (mamma di 4, ormai) che mi aveva molto colpito: “è molto difficile, per me, dare ad ognuno il giusto, ossia ciò di cui hanno bisogno”. credo che sia questa l’unica “via d’uscita” per tentare un equilibrio, al di là dell’affinità
Arianna dice
Silvia, è un argomento veramente interessante. Solo che per quanto mi riguarda ci vorrebbe un commento interminabile per non rispondere con superficialità. Quindi credo che ci farò su un post e ne riporterò qui il link.
mamma al quadrato dice
E’ un argomento tabù per una mamma. Io credo esista un “figlio preferito” anche se li si ama tutti alla follia.
Anch’ io in tempi non sospetti ho scritto un post sull’argomento (http://mammaalquadrato.blogspot.com/2008/08/your-favourite-one.html).
Quando l’ho scritto avevo senza ombra di dubbio un “occhio di riguardo” per Mattia mentre mio marito per Christian anche se nel post non lo scrivevo. Ero convinta dipendesse dal fatto che Mattia era stato in TIN e lontano da me per quasi 48 ore dopo la nascita. Tuttora Mattia è più mammone mentre Christian ADORA me ma ha un debole per il papà. Oggi so che si tratta di affinità, niente più.
Claudia (La Casa Nella Prateria) dice
Mentre leggevo, pensavo che io vado a periodi. Ci sono momenti in cui mi sento più affine all’uno o all’altro.
Poi ho letto la citazione finale. Direi che esprime esattamente il mio pensiero…
bea dice
Cara Silvia, non avendo (ancora) due figli posso solo parlarti della mia esperienza vista dall’altra sponda. Ho una sorella, e mentre io da sempre sono stata la cocca di papà, lei è sempre stata affine a mia mamma. Mettendo da parte il fatto che mio padre è morto molto giovane, per cui il mio simile in natura e carattere se ne è andato molto presto, e spesso all’epoca mi sono sentita davvero incompresa e forse un po’ sola all’interno del mio nucleo familiare, posso trarre alcune considerazioni in merito alla preferenza che si ha verso uno dei propri figli: l’affinità è una cosa naturale, di pelle e “di pancia”, ed essendo qualcosa di assolutamente normale, naturale e spontaneo, non ci dovrebbe provocare quel senso di colpa che invece è sempre lì, in agguato. Detto questo, probabilmente capiterà che nel corso degli anni la differenza nei rapporti con uno e con l’altro forse venga ancor più allo scoperto, talvolta potranno essere i tuoi stessi figli a fartela notare (io spesso nell’adolescenza, durante le discussioni, accusavo mia madre di preferire mia sorella a me). Questo però è fisiologico, servirà a conoscervi sempre meglio, e a far sì che in età adulta anche il figlio meno affine possa trovare con te la miglior capacità comunicativa e di rapporto possibile fra voi. E questo perchè, malgrado le vostre differenze, saprà di essere stato comunque amato al pari del fratello. In fondo l’impegno maggiore che tu investi nel rapporto meno facile sarà ripagato dal tuo piccolo in termini di stima e amore nei tuoi confronti. Fidati del tuo amore e del tuo istinto, anche se a volte ti sembra di pendere più da una parte che dall’altra. E non farti troppo rodere dai sensi di colpa. Entrambi i tuoi figli sanno sentire il tuo grande amore al di là di tutto questo. Un abbraccio, bea
deborah dice
Te lo saprò dire tra qualche mese dato che sto aspettando il secondo.
Al momento non sono preoccupata di amare meno questo secondo figlio, a differenza di come è successo invece a tante amiche e colleghe, credo affronterò la cosa al momento.
Certo che con il primo figlio vivi delle emozioni e fai delle esperienze sicuramente uniche ed irripetibili… vedremo cosa ci regalerà di nuovo questo nuovo bambino!
Elisa dice
E io invece mi sono spesso interrogata, ho cercato di capire se con uno dei due sono stata meno rigida o più affettuosa, se riesco a perdonare con più facilità le marachelle di uno o dell’altro… posso dire di no e posso anche affermare che non riesco a “scegliere” fra i due, mi piacciono entrambi, mi fanno impazzire (di rabbia!) entrambi per motivi diversi o simili, mi sento in mezzo ai due, perfettamente a metà ma non riesco a trovare il mio “cocco”.. o forse, semolicemente, non è ancora arrivato 😛