Niccolò si sveglia con l’ennesima otite dell’anno (la settima, per la precisione).
Chiamo la pediatra, che ormai mi/ci conosce e fortunatamente, davanti ad una otite perforata, mi evita di attraversare la città per la diagnosi.
La pediatra non c’è. C’è una sostituta che ovviamente non sa chi io sia.
– Signora chi ha diagnosticato l’otite?
– Io, dottoressa. Dopo una notte di pianti, si è svegliato con otorrea. Non c’è molto da interpretare purtroppo. Oltretutto da quando è nato ne ha avute una ventina per cui non ho dubbi.
– Si, ma io lo vorrei vedere.
– Io oggi non riesco a portarlo, però. Solitamente la dottoressa me lo vede a cura antibiotica terminata.
– Eh ma un’otite perforata…insomma, io lo vorrei vedere.
– L’ha guardato mio padre con l’otoscopio.
– Ah, suo padre è medico?
No! Si diverte a giocare al dottore con l’otoscopio!!! X@##@!
– Si, è medico.
– Va bene, passi a prendere la ricetta.
5 minuti dopo…drin drin!
– Pronto?
– Sono sempre la pediatra. Le volevo dire che le ho fatto una richiesta urgente per tampone auricolare.
– Ah. Io oggi però non riesco.
– Signora ho guardato la cartella e il bambino ha avuto 3 otiti in questi ultimi 3 mesi. Vada in ospedale entro le 17.
– Si lo so però l’ha già visto il primario, siamo d’accordo che se non diminuiscono il prossimo anno gli metterà i drenaggi. È in cura da lui.
– Ah, perfetto. Però oggi lo porti ugualmente.
– Va bene.
Esco, dall’ufficio, mi precipito a prendere ricetta e impegnativa, attraverso al città in fretta e furia per prendere Niccolò al nido e lo porto in ospedale.
Accettazione
Prendiamo il numero e aspettiamo il turno (correndo per il salone).
– Salve, ho questa impegnativa per un tampone auricolare.
– Si, signora, deve andare ai poliambulatori.
Poliambulatori
Ci dirigiamo ai poliambulatori, riprendiamo il numero e attendiamo di nuovo il turno (sempre correndo).
La signora dell’accettazione si rivolge alla collega:
– I tamponi auricolari dove li fanno?
– In otorino
– Signora deve andare su in otorino.
Benissimo.
Con calma ci dirigiamo dalla parte opposta di questa struttura infinita.
Otorino
– Salve, dovremmo fare un tampone.
– Veramente i tamponi li fanno in microbiologia.
– Ah. Dov’è?
– Deve tornare giù al primo piano e andare nell’ala nuova.
Bene, prendo in braccio Niccolò (17 kg per 46 kg miei) e scendiamo giù.
Non riesco a leggere i tabelloni con l’elenco dei reparti per più di 4 secondi consecutivi perchè Niccolò mi scappa ovunque.
Un dottore ha pietà di me:
– Signora, l’ho vista anche prima, ha bisogno?
– Veramente si. Grazie (santocieloooooo, una persona gentile!!! ). Cercavo la microbiologia.
– Allora deve andare dritto, poi a destra, poi sempre dritto fino in fondo e…
Si avvicina una donna, affannata:
– signora le è scappato il bambino corra che c’è la scala mobile!
Riacciuffo Niccolò tra le gambe di un ottantenne con bastone. Stava tentando di scendere con la scala mobile. Non con quella che scende ma con quella che sale.
Torno dal medico, ascolto le indicazioni e riprendiamo il cammino verso la microbiologia, con Niccolò che “intrattiene” i degenti:
– ALLOA DOTTORE DOVE TEI? IO TONO TANCOOOOO!
Microbiologia
L’ala nuova è deserta. Suono un campanello e mi fanno entrare.
– Salve, ho una richiesta urgente per un tampone auricolare.
– Signora, a parte che i tamponi auricolari non sono mai urgenti, ma poi a quest’ora non li facciamo.
– Ma la pediatra mi ha detto che fino alle 17 me l’avrebbero fatto e anche giù mi hanno detto la stessa cosa…
– No. Torni domani mattina alle 7.30 con il bambino. Deve prendere il numero e attendere la visita.
Silvia dice
Alessandra, buona domanda.
Non l’ho nemmeno richiamata. Però avrei dovuto farlo…almeno per dirle di trasmettere informazioni corrette perché di tempo da perdere non ne ha nessuno.
Grazie a tutte!
wondermamma dice
Una pacca di solidale comprensione…
Wondermamma
extramamma dice
Io ero da sola in vacanza in Grecia e Anita ha avuto la prima otite della sua vita a undici anni, ma ci è andata meglio al nosocomio (ospedale in greco). povera Silvia!
P.S: Anita pesa solo 2 kg meno di te!
improvvisamenteinquatto dice
Noooooooooo!
Che super incazzatura!!!
Ondaluna dice
Sei una santa. Un’eroina, un mito.
Io non sarei capace di tanta pazienza. Credo che avrei malmenato un pò tutti.
Alessandra1966 dice
Ma poi le hai sparato alla pediatra?
Marina dice
Non so come hai fatto a non perdere la pazienza e a non mandarli tutti a quel paese! io ultimamente davanti a queste cose non mi trattengo…
snezana dice
Mamma mia Silvia,che odissea!Tu sei una santa ad avere cosi tanta pazienza,io li avrei mandati a quel paese o mi sarei messa a piangere!
Come sta ora tuo picolino,lo so come si sente,anche io da picola ho soferto molto,ma ora sono sana come un pesce(o quasi).
P.S.Grazie per la visita del mio blog!
Ari@nna dice
Incredibile, io l’avrei sbranata! Meno male che qualche persona educata in giro si trova ancora..
Silvia dice
Renata, Cri, Elisa, grazie per la comprensione. La strage l’ho commessa a parole. 😀
Carla, il BG è un pediatrico! Fuguriamoci le magagne che si trovano altrove…
Miks, Matteo ha un’occlusione del 60% e fino al 75% non operano, Niccolò è troppo piccolo ancora per essere operato e poi non credo lo sarà mai, perchè non è occluso.
Chiara, si me l’anno preso perchè le sue otiti sono sempre senza febbre. La sera ha iniziato l’antibiotico e quando sono coperti il problema non sussuste. 😉
chiara dice
ma te lo hanno preso al nido quella mattina? anche il mio Luca di soli 18 mesi ne ha già avute tre di otiti perforate dall’inizio dell’anno, ma il pediatra mi ha detto che quest’anno è un dramma per tutti i bimbi che ha in cura… Anche io ho dovuto fare la stessa trafila, ma al nido per almeno una settimana non c’è verso di portarlo….
miks dice
uh mamma…e dopo tutto questo una capatina in rianimazione per te???!!!!
un abbraccio coccoloso al cucciolo….
noi le otiti le abbiamo fermate togliendo adenoidi e tonsille…ormai Nicol andava a vanti ad antibiotico…
è un anno che non si ammala..ci sembra un miracolo!!
Carla dice
Non conosco le distanze per gli spostamenti dove abiti tu, ma capisco l’insofferenza quando certi medici/infermieri non danno retta a ciò che dice un genitore: come fanno gli ospedali ad essere tutti uguali? la prima volta che sono entrata al Bambin Gesù ho pensato fosse un miracolo terreno, poi conoscendolo meglio, anche se lì dentro fanno veramente miracoli, ho cominciato a vedere le pecche, tante, ma alcune volte ci si passa su perchè curano i nostri piccoli. Brutte le otiti: il nano ne ha fatte solo due nelle sua vita, ma ricordo il pianto inconsolabile che stringe il cuore e distrugge i nervi! Un abbraccio a te ed al piccolo fuggitivo intrattenitore…..
MousyMousy dice
E che dire? Un abbraccio!
Renata dice
Non so come hai fatto a mantenere la calma. Non so dove sei andata, ma la disorganizzazione regnava sovrana accidenti! Un abbraccio al piccolo che spero stia meglio!
Silvia dice
Paola…che ci fai sveglia alle 5.21?
Silvia dice
Vale, purtroppo…
Arianna, il PS per me è l’anticamera dell’inferno. Hanno fatto tutto un bel triage pediatrico ma restano sempre cafoni e maleducati come buona parte dei dipendenti della struttura che ti trattano a pesci n faccia fino a quando magari non collegano il tuo cognome aquello di tuo padre e allora cambiano improvvisamente le maniere.
Io preferirei un cesso di ambulatorio con personale gentile (oltre che preparato).
Elisabetta, purtropo con questo tipo di otiti non ci sono insufflazioni che tengano. I drenaggi spaventano anche a me, più che altro perchè lui è ancora piccolino.
Chiara, quanta ragione hai? Eccesso di solerzia, qusi sempre dettato da paura e insicurezza.
Claudia, si, oggi siamo al terzo giorno di antibiotico e non spurga più.
Quand’è che ti manca invece l’Italia?
Mamamin3D,
Isaluna, anche tu hai un bel vitellino eh? Quanti anni ha Lucio?
Mammalisa, anche io ne ho sofferto tanto da piccola e il tipo di dolore lo ricordo molto bene. E’ un dolore sordo, martellante, terribile, per un bambino poi!
Ma solo fino alla perforazione, dopo rinasci!
paola dice
… beh, tutto nella norma, direi … no???
ciao!!! paola
mammalisa dice
Povero piccolo! Tutt’al più che l’otite è così dolorosa! Io qualcuna da piccola l’ho fatta e mi ricordo perfettamente il tipo di dolore ^…^ E certo dovrebbe esserci più coordinazione; non potrebbero saperlo già in accettazione se ad una certa ora vengono eseguiti esami oppure no?? Quanta pazienza si chiede ad una mamma, alle volte
isaluna dice
Quanta forza ci vuole? E dove si trova? Nell’amore, sì, ma quant’è dura a volte, quanto…
Un abbraccio forte da mamma a mamma. Mi viene dal cuore, anche se non ci conosciamo (e poi Niccolò mi ricorda tanto il mio Lucio, e mica solo per i 17 chili e le fughe in ospedale: anche lui è un mare mosso… Te lo dovevo dire prima o poi.)
Mamma in 3D dice
Tutta la mia solidarietà, a te e a Niccolò, da parte dei miei 46 kg di figlia di medico (guarda le coincidenze… )
Claudia (La Casa Nella Prateria) dice
Ahi ahi… quando leggo queste cose mi manca un po’ meno l’Italia…
Spero che Niccolo’ stia meglio…
Elisabetta dice
C’è sempre da augurarsi di non avere bisogno della struttura sanitaria…. Avete provato con le insuflazioni? La parola drenaggi mi ha spaventata….
Arianna dice
Vale credici perché da quando hanno riqualificato il nostro ospedale è così quasi sempre. E’ bellissimo, grandissimo, direi forse anche attrezzatisimo (non so, ma credo). Ma è un labirinto tale che una volta entrata non sai se e quando ne uscirai (e soprattutto se riuscirai a fare quello che devi fare).
Io lo evito come la peste, salvo casi da pronto soccorso.
vale dice
dimmi che uno scherzo, non posso credere a una cosa del genere… non posso…
silvietta dice
un abbraccio ci sta tutto, però dopo che ti ho portato sotto una cascata a urlare…. 🙂 sempre bellissime le faccine
ciao ciao, buona notte