Lasciati con il papà gli appestati di casa (uno oggetto di invasione simil varicellosa, altrimenti definita “esantema virale” e l’altro degno cugino della bambina dell’Esorcista) ho trascorso qualche ora con le mie due amiche di sempre, Francesca ed Elisabetta.
È incredibile come basti poco ad una madre-lavoratrice perennemente in corsa, per riappacificarsi con l’intero orbe terracqueo.
Un caffè, 2 biscottini, una sigaretta e tante parole, che spesso vertono e virano inevitabilmente sui 5 figli di cui siamo dotate, ma che in qualsiasi momento possono trascendere svezzamento e pannolini per orientarsi verso esigenze e bisogni di ognuna.
Poter affidare la propria vita a mani amiche è quanto di più prezioso si possa desiderare.
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