Matteo ha 15 mesi
Stamattina avevo la lacrima autonoma, da subito, dal risveglio.
E quando le mamme dei bimbi grandi li salutavano per andare via, io tremavo davanti a quei cuccioli imploranti in lacrime davanti al vetro.
Alle 9.30 l’educatrice mi dice: “Silvia, ora salutalo ed esci, se piange ti chiamiamo”.
Panico.
Mi avvicino ma ho talmente gli occhi gonfi e il nodo alla gola che non riesco a dirgli niente.
Tutto quello che mi ero preparata si infrange contro il muro dell’emotività.
Mi avvicino, gli allaccio la scarpina, lo bacio, mi esce un “ciao” tremulo e mi giro per uscire.
“Alt!” mi richiamano e io già so già il perchè. Ho testa che mi scoppia e la vista completamente appannata.
Torno indietro. “Ciao Matteo, la mamma va a dare la pappa alla Camilla (il cane dei nonni), torno tra poco.
Tu stai qui a giocare con le tate”.
Poi mi giro, apparentemente sicura, e mi avvio all’uscita.
Lo sento: “Mamma, mamma”. Non mi giro.
Esco e scoppio in un pianto a singhiozzi d’ansia, come non mi succedeva da anni.
Sento bimbi piangere. Sarà lui? Vado? Sto qui?
Dopo mezz’oretta si affaccia l’educatrice e chiama un papà: “Vieni, perché Gabriele è inconsolabile”.
Possibile che Matteo sia consolabile?
Ecco scendere la Filomena: “Silvia, facciamo una cosa, se te la senti.
Visto che è tranquillissimo, proviamo a dargli il pranzo noi. Poi ti facciamo salire”.
Aspetto un po’, salgo e lo spio dal vetro.
Mi fa tanta tenerezza, seduto nella sua seggiolina come un soldatino.
Quasi me lo porto a casa.
Poi lo osservo. Ride. Ride? Sì, ride e mangia.
Mi chiamano, entro, lui mi vede e mi sorride, poi mi si arrampica addosso.
Gli do un bacino e vuole già scendere per andare a giocare.
Mi dicono che è stato tranquillissimo, ha mangiato tutto e non ha mai pianto.
Non ha pianto? Ci potete credere? Io no.
Muove i primi passetti in autonomia, spiega le ali spiumate, preparandole al volo più bello.
Silvia dice
Grazie Manuela.
Sono momenti che aiutano anche una madre a spiccare il volo.
manuelina dice
ciao silvia,
oddio che nodo in gola.
non sono mamma, ma ho accompagnato le mie sorelle al rpimo giorno d’asilo, e al secondo e al terzo….mi faceva male la gola, non sopportavo di lasciarle lì.
complimenti per la bellezza delle tue parole