Domanda
Ho 40 anni, sono mamma di una bimba di 2 anni e di un bimbo di 11 mesi.
Adoro i miei figli ma ultimamente con la primogenita sono molto insofferente, mi sento un fallimento, imperfetta, sbagliata, non adatta a fare la mamma, cosa che ho desiderato e cercato per molto tempo e con tanti problemi e sofferenze.
La mia piccola ha un periodo difficile da capire, non ascolta quasi niente, quando le si parla o le si chiede qualcosa non risponde oppure aspetta di vedere la nostra reazione e con molta calma, forse, fa come le si chiede. Sembra che il caso non sia suo…Il no proprio non è più presente nel suo vocabolario, appena lo sente imperterrita continua a fare quello che vuole. Poi quello che mi preoccupa un pò è che quando è al nido mangia tutto, a casa mangia come un canarino. Premetto che ha sempre mangiato poco fin da quando era in fasce, lei è proprio una che mangia il minimo per sopravvivere. Adesso per esempio è appena guarita da una bronchite e prima mangiucchiava abbastanza, ora siamo tornati indietro come sempre. Il mio grosso problema è che mio marito è sempre stato molto apprensivo, non mi sorregge nelle situazioni anzi tende a creare problemi più grossi (tipo: la bimba ha proprio un rifiuto per il cibo a casa). C’è da dire che quando era più piccola non riuscivo a capire perché mangiasse così poco e la vivevo male, mi arrabbiavo, la sgridavo…mi sento e mi sentirò sempre in colpa per come ho vissuto male quei periodi ma non posso più rimediare purtroppo, ho smesso di preoccuparmi quando un pediatra privato mi ha detto di smetterla che la bimba cresce regolarmente e quello che mangia è sufficiente. Mio marito la considera la sua principessa e tendenzialmente gliele da sempre vinte e secondo me lei spesso fa forza su questo. Insomma le chiedo, può essere che questo senso di ribellione ai genitori, questo suo non ascoltare, questo mangiare poco poco sia legato alla fase dei due anni o anche ad un pò di gelosia per il fratellino?
Grazie.
Risposta
Cara Gloria,
inizi partendo da un pensiero positivo, non sentendosi una madre così sbagliata e imperfetta, ma una madre piena di amore e attenzione per i suoi figli che cerca di fare del suo meglio prendendosi cura di loro, ma che come tutti i genitori talvolta fa dei piccoli errori rimediabli, soprattutto laddove se ne rende conto e prova a mettervi rimedio. Le assicuro che non esiste genitore perfetto e iperadeguato, non esistono manuali dei bravi genitori e quindi ogni tanto nella frenesia delle mille cose da fare, delle mille preoccupazioni qualcosa sfugge di mano.
Certamente il cibo è un terreno molto delicato perché da un lato serve per vivere e dall’altro può diventare un terreno di guerra pericoloso. Tenga presente che laddove un bimbo non ha problemi di salute è fondamentale non insistere, provare a creare un clima sereno intorno al cibo, magari coinvolgendo il bambino nella preparazione dei cibi, portandolo a fare la spesa e creare delle favole su come possiamo trasformare quei cibi, diventando così un alleato e non un nemico.
Tenga sempre a mente che i bambini sani non si fanno mai morire di fame…
Quando intorno al cibo si crea un terreno di guerra diventa strumento ricattatorio, lo si rifiuta nei momenti di disagio, esempio arrivo del fratellino. Già dovrebbe rincuorarla che in asilo mangia tutto, come molti bambini e questo ci conferma che ci possa essere una componente nella vostra relazione.
Infine, come spesso ribadisco, ogni intervento educativo dovrebbe essere a monte concordato fra i genitori, perché laddove i figli percepiscono una non coerenza fra mamma e papà faticano a comprendere cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, soprattutto laddove su questo tema ne nasce una conflittualità anche fra gli adulti.
So che con due bambini così piccoli non è facile, ma provi a prendere con calma suo marito per condividere i vostri diversi punti di vista e trovare insieme le soluzioni migliori per i vostri bambini.
Un caro saluto.
Mara Giani – Psicologa, psicoterapeuta e mediatrice familiare
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