Ci si avvicina allo svezzamento sempre un po’ in punta dei piedi, comprensibilmente. È un momento delicato, soprattutto da un punto di vista psicologico perché per il bambino rappresenta il primo vero distacco dalla mamma.
Ma non è solo un passaggio psicologico: con l’introduzione del cucchiaino, il bambino, che fino a quel momento ha succhiato e “bevuto”, deve, improvvismanete imparare a deglutire. Diventa, dunque, fondamentale, porgergli il cucchiano con delicatezza.
Ho visto spesso mamme, stremate e spaventate, infilare a forza il cucchiaino stracolmo di pappa nella bocca del piccolo, ottenendo, comprensibilmente, solo una reazione di rifiuto.
In realtà, i bambini, se lasciati fare, imparano ben presto a padroneggiare e a pasticciare con il cucchiano, imparano, cioè, a “farselo amico”. L’unica cosa da fare, per mamme e papà alle prese con le prime pappe è rispettare i tempi del bambino e concedergli una gradualità nella sua confidenza con il cibo.
Superato l’incontro con il cucchiano, si pone il problema delle giuste quantità: quali sono le quantità di nutrienti giuste per l’età del bambino? Quanta carne al giorno? Pesce? Quanti grammi di formaggio?
Vediamo, dunque, insieme, le quantità suggerite per uno svezzamento equilibrato, tenendo presente che tutti gli alimenti devono essere introdotti in modo graduale, uno alla volta e a distanza di qualche giorno uno dall’altro (rispettando lo schema di introduzione del vostro pediatra).
- Cereali: 40 gr (pasta o riso)
- Carne: 30 gr (pollo, tacchino, vitello, agnello, coniglio)
- Pesce: 30 gr (merluzzo, nasello, sogliola)
- Legumi: 40-50 gr (ceci, fagioli, lenticchie)
- Formaggi freschi: 20-30gr (ricotta, robiola, caprino)
- Prosciutto: 30 gr (cotto, senza polifosfati aggiunti)
- Olio extravergine di oliva: 1 cucchiaino (o anche 2, in caso di stitichezza)
- Parmigiano-Reggiano: 1 cucchiaino (eccetto la sera)
- Frutta: 50 gr di un frutto di dimensioni medio-grandi come la mela per salire poi a mezzo frutto a porzione (possibilmente mischiando due tipi differenti di frutta). Dopo un mesetto, si può arrivare a un frutto al giorno diviso in due porzioni una a metà mattina e l’altra a merenda o in un altro momento della giornata
Queste le porzioni a inizio svezzamento, con aumento graduale fino ad arrivare a 50 gr di carne alla fine del primo anno, a 60 gr di pesce, a 30 gr per prosciutto e formaggio e a un tuorlo intero (con anche l’albume dopo l’anno). ¹
A questo punto, sembrerebbe tutto chiarito.
E invece no!
In realtà, le porzioni elencate qui sopra (che sono quelle normalmente suggerite dalla maggior parte dei pediatri) potrebbero essere ulteriormente ridotte: la Società Italiana di Pediatria (SIP) e la Società di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) insieme al Ministero della Salute con il Progetto “Mi voglio bene” hanno individuato dieci azioni di prevenzione primaria contro l’obesità, attuate in sinergia da genitori e pediatra di base sin dai primi giorni di vita del bambino. Vediamo le prime 3 che riguardano proprio il periodo dello svezzamento.
- Allattamento
Allattare al seno almeno sei mesi, se possibile fino i dodici mesi. L’allattamento materno è la prima occasione per realizzare una corretta educazione alimentare. - Svezzamento
Introdurre alimenti e bevande complementari al latte materno, ad eccezione dell’acqua, dopo i sei mesi compiuti. - Apporto proteico limitato
Controllare l’introito di proteine per i primi due anni di vita. Evitare il formaggio grattugiato nelle pappe fino a 1 anno. Non superare i 20 gr di carne o formaggio e i 30 gr di prosciutto.
Dunque, qual è la giusta quantità? Tra 20 gr e 50 gr di proteine la differenza è notevole! Quante ne dobbiamo dare ai nostri bimbi? Voi quante ne date? Come vi regolate?
Questo post fa parte Lab della nutrizione e della crescita, progetto che vuole creare contenuti che siano di aiuto, sostegno e confronto per le mamme che cercano informazioni in rete. Abbiamo già trattato le coccole nel pancione e approfondito se allattare sia facile o no, la prossima settimana parleremo di terrible two e della formazione del linguaggio. Su ciascun tema avete l’occasione, oltre che di confrontarvi, anche di dialogare con esperti psicologi e medici che leggeranno i post e le vostre conversazioni e saranno a vostra disposizione per dubbi e domande per tutta la durata del progetto.
Inoltre, nel mese di settembre, verranno organizzate quattro live chat con gli esperti, dove potrete intervenire, confrontarvi e dove verranno affrontati temi e perplessità legate agli argomenti trattati in questi mesi.
¹ Le fonti sulle giuste quantità sono dissonanti. Io ho utilizzato lo schema personale della mia pediatra, congiuntamente al sito Piramideitaliana.it, dell’Istituto di Scienza dell’Alimentazione (Università “la Sapienza” di Roma).
In fase di svezzamento, chiedete sempre conferma delle giuste quantità al vostro Pediatra, che vi saprà indicare il percorso alimentare più idoneo al vostro bambino.
Iresun dice
Salve, il mio bambino, che farà sette mesi il 6 dicembre, allattato a richiesta al seno fino a tre settimane fa, pesa 9560 grammi ed è lungo 68 cm. A quanto dice il pediatra decisamente poco armonico nella crescita. Eppure ora che stiamo svezzando mi fa dare mezzo vasetto di omogeneizzato di carne a pranzo ed a cena. Non inseriamo ancora pesce ne legumi.
A me sinceramente sembra esagerata come quantità, sopratutto considerando il suo peso importante.
Eppure il mio pediatra consiglia di ridurre il latte (io ho ancora il mio) e favorire le proteine animali.
Non vi sembra strano? Grazie a chi mi rispindera
laura dice
Tra il mondo di Internet e le realtà dei pediatri noi mamme non siamo affatto rassicurate.
dobbiamo pure fare il lavoro dei pediatri? Pazzesco!!!
Dott. Piercarlo Salari - Pediatra dice
I prodotti industriali e in particolare quelli destinati ai bambini sono rigorosamente controllati anche per quanto riguarda la cosiddetta etichetta nutrizionale. Poichè ogni bambino ha un suo proprio percorso di crescita, il pediatra ha il compito di valutare con attenzione quali sono le dosi più appropriate per quel bambino e per la sua fase di crescita. La mamma , confortata dal pediatra, deve quindi utilizzare i prodotti in relazione all’età e al peso del proprio bambino. quello che più conta è l’apporto equilibrato di tutti i principali nutrienti, essendo le quantità perfettamente gestibili.
Francesca dice
Interessante!
Però, stando alle quantità della SIP, anche le proteine contenute nelle porzioni di omo industriali sono esagerate. O no?
Chiara dice
Utilissima, come sempre! E molto interessante questa faccenda sulle proteine.
Grazie.
Dott.Piercarlo Salari - Pediatra dice
La prevenzione dell’obesità infantile, come è stato ampiamente ribadito e ufficializzato dalle stesse istituzioni sanitarie, passa anche attraverso una riduzione del carico proteico. Le quantità, per quanto precise, hanno uno scopo di indicazione: è evidente che un bambino potrebbe assumere una pappa soltanto in parte come pure in altre circostanze mangiare più del solito. L’errore nutrizionale non si “paga” subito, ma nel lungo termine ed è in questa prospettiva che vanno lette e applicate le tabelle di cui esistono degli aggiornamenti più recenti rispetto a quelle mostrate in questo post. L’eliminazione del formaggio grana (un tempo inserito tra gli “ingredienti”) dalla pappa, per esempio, esprime proprio la necessità di limitare l’apporto di proteine a fronte delle abitudini e dagli schemi di svezzamento in uso, ma non per questo, in caso di occasionale trasgressione, si devono temere seri danni per la salute del bambino. Un’altra questione è che le porzioni sono standard ma i fabbisogni sono personali. Un bambino nei primi anni ha bisogno di 1,5 grammi di proteine per Kg di peso, e questo può fare la differenza tra individui di differente corporatura. La nostra “filosofia” è di considerare l’alimentazione non una procedura tecnica ma un concentrato di buon senso, tenendo presente che poi il pediatra sorveglia l’andamento della crescita di ogni bambino.
Daniela dice
Salve, ho trovato molto utile il suo intervento.mia figlia ha 16mesi e pesa 13kg, altezza 81cm, quali sono le quantita’ degli alimenti idonee per lei? Grazie
Mammaimperfetta dice
Ciao Daniela,
non sono un medico. Dovresti provare a sentire il tuo pediatra in merito alle quantità rapportate ad età, altezza e peso.
Buone pappe!
littleelo dice
Anche io ho sempre seguito alla lettera le indicazione della pediatra, peraltro molto attenta alla problematica dell’obesità infantile. Di certo non ho mai forzato i bambini a mangiare più di quanto si sentissero, ne’ in fase di svezzamento ne’ adesso che hanno 5 e 3 anni. Credo sia vero che i neonati (e i bambini) si regolino da soli quanto ad appetito e sazietà. Certo non bisogna intervenire noi genitori con comportamenti sbagliati: proporre sempre il cibo in ogni momento della giornata, usarlo come premio, insistere perché “il piatto sia pulito”… Insomma, credo che anche in questo caso ascoltare i bambini sia fondamentale!
Elena dice
Per me lo svezzamento è sempre stata una brutta avventura 🙁
In particolare il mio secondo bimbo non ne voleva sapere di pappe di nessun tipo e io preparavo al massimo metà delle dosi consigliate dalla pediatra… e spesso non finiva neanche quelle!!!
Capisco (adesso che ormai è più grande) che la battaglia all’ultimo cucchiaino è controproducente… ma noi mamme, quando si parla di cibo, siamo spesso iperpreoccupate. Sarà che il compito primario, parlando di ruoli ancestrali, era nutrire i figli?
Pp dice
Io quando mi sono trovata ad avere a che fare con lo svezzamento mi sono rifiutata di seguire le dosi precise e le indicazioni dettagliate (tabelle, elenchi, ecc).
Credo che se un genitore è abituato ad avere un’alimentazione sana non sarà difficile far imparare a seguirla anche al proprio bambino, già dallo svezzamento.
Poi per esempio ci sono i gusti. A mia figlia non piacciono le patate. In nessuna forma. Adesso che ha tre anni non le mangia nemmeno fritte! ma già dallo svezzamento se mettevo le patate non mangiava la pappa!
Poi non so, il parmigiano per esempio io l’ho sempre trovato un controsenso. Non metti il sale (o ne metti poco) e poi riempi la pappa di parmigiano: che senso ha? Quindi in questo sono d’accordo con il pediatra. Ma io limiterei le proteine anche nell’introduzione della carne che all’inizio a me avevano detto di dargliela tutti i giorni. E a me pare davvero esagerato. Non so, poi magari sbaglio. Sinceramente guardando cosa si dice e scrive adesso, 10, 20, 30 anni fa mi pare che tra 10 sarà di nuovo tutto diverso quindi credo, che il buon senso sia l’unica arma ch eabbiamo!
Lì dice
Devo dire che la giusta quantità di proteine è un tema che ignoravo, mai viste queste tabelle della SIP. Io ho seguito proprio alla lettera le indicazioni della mia pediatra, che è anche specializzata in scienze della nutrizione se non erro il titolo, e ci siamo trovati bene fortunatamente. E poi come dice il pediatra abbiamo seguito il buon senso e osservato molto Lui 🙂 Grazie delle info comunque