Domanda
Salve Dottore,
le scrivo perchè mia figlia 9 giorni dopo la nascita ha fatto un’eco encefalo di controllo in quanto il parto era avvenuto con uso di ventosa.
E’ stata riscontrata una lieve dilatazione del corno posteriore del ventricolo laterale di sinistra ma mi è stato detto che non ha nulla a che vedere con l’uso della ventosa; mi è stata prescritta un’eco encefalo di controllo a distanza di 2 mesi. Abbiamo fatto dunque una nuova eco in cui era ancora presente questa lieve dilatazione (non in aumento) ma oltre a ciò è comparsa una piccola area cistica subependimale sempre a livello del ventricolo sn. Preciso che la bimba è nata a termine (poichè mi è stato detto che questa ciste si trova talvolta più frequentemente nei neonati prematuri) e sottolineo anche che entrambe le ecografie sono state fatte dallo stesso medico per cui escludo la possibilità di un errore nel non averla vista durante la prima eco.
Grazie
Risposta
Gentile Signora,
La tranquillizzo subito prima che legga tutta la risposta.
La sua bambina avrebbe potuto tranquillamente evitare anche il controllo ecografico cerebrale in quanto l’utilizzo del vacuum ostetrico non è associato a complicazioni particolari nella maggioranza dei casi soprattutto con le ultime attrezzature in dotazione. Nei pochi casi in cui le complicazioni si verificano la sintomatologia normalmente è valutabile dalla prima giornata di vita.
Veniamo a sua figlia.
Il quadro ecografico della bambina può tranquillamente essere classificato come parafisiologico.
La dilatazione minima del corno posteriore sinistro del ventricolo laterale è assolutamente nella fisiologia della variabilità ecografica. La sua presenza non ha assolutamente un significato di patologia ma di semplice reperto fisiologico di asimmetria ventricolare che ritroviamo in molti neonati nei controlli di routine. Il fatto che non sia aumentata depone ancora di più per questa conclusione e non sarà associata ad alcun problema per la piccola. Tali dilatazioni selettive non riconoscono cause patologiche come le dilatazioni tri e tetraventricolari che vengono classificate come idrocefalo. In quei casi il problema è legato a un difetto di riassorbimento e circolazione del liquor all’interno delle cavità ventricolari con successiva crescita eccessiva della testa e necessità di intervento chirurgico.
Nel caso di sua figlia nessuna di queste situazioni è presente e anche il controllo dato dopo due mesi testimonia la totale assenza di preoccupazione per il problema.
Per quanto riguarda la cisti subependimale il problema è simile. Lesioni come queste sono dovute a piccole emorragie in alcune aree encefaliche normalmente situate sotto il pavimento dei ventricoli laterali (ependima). Tali emorragie possono facilmente passare inosservate nei primi controlli e vedersi poi a distanza come lesioni cistiche di piccolissime dimensioni. Altra causa di cisti subependimali sono le infezioni virali gravidiche come il Citomegalovirus o infezioni da protozoi come il Toxoplasma Gondii (Toxoplasmosi). I tali casi, anche se per il bambino non esistono problemi, il prodotto delle infezioni è una piccola lesione cistica subependimale o delle lesioni calcifiche delle pareti arteriose di alcune zone precise del cervello. Tali lesioni non sono associate a alcun difetto di motricità o di sviluppo neurologico del bambino.
In conclusione direi che sua figlia è sana e non necessita di ulteriori controlli ecografici.
Francesco Torcetta – Pediatra
raffaella dice
Interessante. Come sempre del resto.
Raffaella