Domanda
Sono una mamma separata dal 2008 dal mio ex compagno da cui ho avuto una figlia che ora ha 6 anni.
Al momento della separazione, poiché non eravamo sposati, abbiamo sottoscritto una convenzione scritta privata, nella quale abbiamo stabilito i termini per il mantenimento della bambina e del suo affidamento. L’anno scorso davanti a un giudice abbiamo vidimato questa scrittura privata a livello economico, lasciando inalterati i termini dell’affidamento. Tra questi c’è scritto che con il consenso della madre, in estate la bimba può trascorrere con il padre 15 giorni non consecutivi. Il fatto è che a me non va bene che lui la voglia portare all’estero, anche se per qualche giorno, perché ritengo che non sia molto “ferrato” in materia di bambini, anche se è il padre e il fatto che se ne “occupi” 24 ore su 24 mi mette un po’ in ansia perché di fatto si curano i nonni paterni di lei durante la settimana. Posso oppormi? Se sì, lui a sua volta si può opporre se io la porto al mare? Dimenticavo, l’affidamento è congiunto con residenza della bimba con la madre.
Risposta
La vedo molto grigia. Il punto di riferimento è sempre quello dell’interesse del minore: quando le circostanze lo consigliano, un genitore non solo ha il diritto ma anche il dovere di intervenire a tutela dello stesso. Ma occorrono fatti concreti.
Da quello che riferisci, sembra che il problema stia solo nel fatto che il padre ti sembra un po’ imbranato e non “ferrato in materia di bambini”, ma in realtà, e questo al di là delle considerazioni strettamente giuridiche, le mamme sono quasi sempre più precise dei papà e tendono a vederli come non abbastanza adeguati.
Noi papà, è vero, siamo più «distratti», meno ansiosi, a volte sembriamo troppo calmi e rilassati per poterci prendere adeguatamente cura di un figlio… In realtà, quasi sempre esistiamo probabilmente proprio per questo. I miei figli, quando sono con me, e ad esempio cadono, non piangono quasi mai… quando sono con la mamma, se subiscono cadute anche molto più leggere, si generano spesso vere e proprie tragedie greche.
La verità è che i figli hanno bisogno anche di genitore meno «ferrato», con un punto di vista più distaccato, così diventano più autonomi; parliamo di una bambina di 6 anni, che va già alla scuola dell’obbligo, non propriamente di un infante. Naturalmente, ora ho parlato sicuramente un po’ per stereotipi, ogni situazione è diversa, e magari ci sono famiglie in cui i ruoli sono esattamente invertiti, ma qualche linea di fondamento c’è.
Al di là, poi, di queste considerazioni, capisci che non è comunque possibile andare davanti ad un giudice e dirgli che non vuoi lasciare tua figlia al padre perchè «ti sembra un po’ troppo imbranato»; il giudice naturalmente ti direbbe che, anche se fosse vero, il rapporto con il padre è e rimane fondamentale, anche in caso di padri che hanno problemi e limiti molto più grandi di questo. Inoltre, rimane sempre il fatto che quando sei andata per la prima volta in tribunale hai comunque tranquillamente acconsentito a che il padre trascorresse non solo una giornata intera, ma addirittura 15 giorni, sia pure non consecutivi, con la figlia, per cui dovresti spiegare al magistrato come mai il tuo ex compagno sia nel frattempo così peggiorato in «materia di bambini».
Io comunque al posto tuo starei sereno, il loro tempo sarà importante sia per tua figlia che per il padre, che diventerà meno imbranato man mano che starà sempre più con vostra figlia, mentre viceversa sarebbe destinato a peggiorare se tu gliela negassi.
Tiziano Solignani – Avvocato
Tiziano Solignani dice
Rispondo ad Angelica. Capisco le tue preoccupazioni, ma non si può valutare la quotidianità delle famiglie, che, essendo composte da individui che sono diversi l’uno dall’altro, sono anch’esse diverse l’una dall’altra, in base ai gravi fatti di cronaca portati alla nostra attenzione dai media, che riguardano situazioni comunque diverse e probabilmente estreme. Se leggi il quesito originariamente posto, vedi che la preoccupazione della mamma non é l’esistenza di una qualche devianza, un problema di tossicodipendenza, schizofrenia, ma solo che il papà le sembra un po’ imbranato. Questo é un non problema, un problema che esiste solo a livello emotivo, comprensibile, ma non assecondabile, né incoraggiabile. Le gemelline e la Concordia non hanno niente a che fare. I genitori devono ricordare che devono insegnare anche ai loro figli ad affrontare la vita con serenità, senza porsi malinconie in fondo prive di fondamento o falsi problemi. Anzi, questa é una delle cose più importanti che un genitore deve trasmettere ad un figlio, se poi da grande vorrà avvelenar si l’esistenza seguendo le cronache nere sarà una sua scelta.
francesco torcetta dice
Gentile Signora, mi permetto di confutare la tesi del suo commento come Pediatra del sito e come padre. Le sue parole mi sembrano quanto mai faziose e piuttosto soggettive e viziate da chissà quale problematica personale.
Le sue citazioni sulla irresponsabilità dei padri sono assolutamente bilanciate e smentite dai fatti di cronaca, a tutti noti e disponibili su ogni quotidiano online, riferibili agli infanticidi materni. Il mondo è pieno di padri responsabili perfettamente “abili” e pronti all’accudimento dei minori durante il loro tempo libero. I padri oggigiorno spesso compensano e sostituiscono ruoli materni carenti per i motivi più disparati senza però cercare e dare pubblicità e visibilità al loro ruolo.
Cerchiamo di essere obiettivi e sereni in queste valutazioni perchè commenti simili non sono utili a nessuno e, soprattutto, ai soggetti primi di cui noi parliamo che sono i minori. Il discredito di una figura paterna, come lei sostiene, è uno dei delitti peggiori che si possano perpetrare ai danni di un minore.
La prego quindi di rivedere le sue posizioni e il suo astio perchè non portano nessun valore aggiunto alle discussioni ma solo una acutizzazione di conflitti che vedono come vittime sacrificali i minori.
Francesco Torcetta
Pediatra
ANGELICA dice
Lascio un commento al quesito posto dalla mamma separata dal 2008 ed al signore, padre, che ha lasciato la sua risposta.
Io vorrei direi solamente una cosa a questi padri…perche’ negli ultimi anni sono aumentati i delitti e le sparisioni dei minori di figli separati?
Le due gemelline scomparse…cosi’ piccole all’estero con il padre…un caso estremo si, ma e’ la realta’ che noi mamme, viviamo con terrore ed orrore! La piccola morta annegata sulla costa crociera…scomparsa con il padre, che pur di non lasciarla da sola, perche’ con una compagna sarebbe stata sola, l’ha portata con se verso la morte. Se ci fosse stata la mamma non si sarebbe certo salvata su una scialuppa di fortuna,come la compagna del papa’!
Brevi cenni…ma chiari su come sia del tutto inopportuno consentire troppo ai padri, ad i figli ancora in tenera eta’! Certo non privandoli dei figli possono sicuramente fare cose molto piu’ tranquille e gestibili. Ma troppo spesso i veri figli e bisognosi di cure e di attenzioni, sono solo i padri e non i lori figli.