Domanda
Ciao Lara,
ti do del tu perché ho la Tua età, anzi un anno in più. Mio figlio Rocco di 17 mesi ha iniziato l’inserimento al nido. Una struttura comunale tipo quella che tu descrivi come tuo luogo di lavoro. Lui piange non appena mi allontano, anche nascosta dietro ad una colonna.
Oramai sono rimasta l’unica mamma li dentro. Alle altre hanno già fatto iniziare la mezz’ora di uscita..sono passati 8 giorni e non vuole lasciarmi per nessun motivo, nemmeno per un momento! Mi dicono di voler provare a lasciarlo, andarmene e lasciarlo comunque piangere. Mi domando dove ho sbagliato. Purtroppo non lavoro e con lui sono stata sempre io. Cosa mi consigli?
Grazie. Sono molto preoccupata.
Risposta
Carissima!
Ogni rapporto mamma-figlio è unico e particolare ed è il risultato di tanti ingredienti diversi che interagiscono insieme: per questo motivo ogni famiglia reagisce in modo diverso all’inserimento al nido. Non è solo il bambino ad essere inserito ma l’intero nucleo famigliare che inizia a rapportarsi con la comunità del nido. Non si tratta di sbagliare qualcosa ma di accettare che il proprio bambino necessiti di tempi diversi per lasciare il proprio ambiente famigliare verso la nuova avventura del nido da cui potrà trarre sicuramente beneficio per le relazioni che piano piano andranno a costruirsi sia tra pari, che con le nuove figure adulte che, pur differenziandosi dai propri genitori, giocano un ruolo importantissimo nella crescita del tuo bambino.
In questo momento senti principalmente la difficoltà ed il peso di un inserimento più lungo di quello che ti aspettavi e con il passare dei giorni la situazione può sembrare più preoccupante ed insormontabile anche se in realtà non è così.
Quello che ti posso consigliare è di avere fiducia; in primo luogo nelle capacità di tuo figlio di saper superare il momento di crisi; in secondo luogo, nelle maestre che stanno inserendo tuo figlio: sono preparate e in grado di valutare la situazione e gestire una crisi di pianto.
Per una mamma è molto doloroso andare via e lasciare il proprio bambino nel pianto: il senso di colpa prende il sopravvento, ma non dobbiamo dimenticare che è normale e sano esprimere l’emozione che sta provando.
Piano piano anche il tuo bambino interiorizzerà questa nuova realtà e comprenderà che ad ogni allontanamento corrisponderà il successivo ritorno della sua mamma.
In tutto questo processo sarà aiutato sia dalle maestre che dalla routine stessa dell’asilo che potrà fornirgli gli strumenti per comprendere il distaccoe vivere serenamente le attività fino al rientro in famiglia. Spero di essere stata di aiuto, un forte abbraccio.
Lara Pistone – Educatrice
letirock dice
GRAZIE PER IL VOSTRO SOSTEGNO…rocco finalmente si è ambientato! non piange più , tranne qualche volta dopo il fine settimana, ma so che è normale!! è stata dura ma ho cercato di essere forte. lo porto alle 9,30 e lo riprendo alle 13. ha già delle piccole routine e questo mi fa piacere….è cambiato in meglio.
Francesca dice
Ciao mamma di Rocco, a settembre ho iniziato l’inserimento di mio figlio (che ha 17 mesi come il tuo) al nido… pensavo si sarebbe adattato in fretta, invece le prime settimane sono state complicate e sofferte: addirittura, iniziava a piangere istericamente appena entravamo in giardino e mi vomitava addosso la colazione (non ti dico…). Insomma, dura. Tra l’altro si è anche ammalato, quindi l’inserimento è stato più lungo rispetto a quello degli altri bambini: ora ci va volentieri e non piange più quando arriviamo. Rimane lì tutto il giorno fino alle 17.15 e lo trovo che gioca tranquillo e pacifico con le maestre (povero bimbo, rimane sempre l’ultimo…).
Insomma, cerca di non mollare e di avere fiducia: vedrai che piano piano si abituerà!