Domanda
Gentile Dott. Torcetta,
mio figlio ora ha 3 mesi e mezzo ed è nato prematuro alla 35^ settimana e pesava 1.800 gr (successivamente ricoverato poiché non riusciva ad alimentarsi da solo).
È arrivato il periodo dei vaccini obbligatori e noi ci troviamo indecisi sul farglieli aspettando i suoi 6 mesi di vita.
Finora non abbiamo incontrato nessun medico pediatra che ci abbia spiegato con esattezza come mai ai 3 mesi quando ancora il suo sistema immunitario non è ancora maturo si inoculano addirittura 6 vaccini. Cosa succede se si aspetta il 6 mese?
Per altro come molti non sanno è l’Italia assieme a pochissimi altri stati europei che ancora “obbligano” la vaccinazione.
Oltre a questo, alcune delle nostre vaccinazioni son state introdotte nel dopoguerra.
Ma ci rendiamo conto che la situazione igenico-sanitaria è cambiata? Abbiamo contattato un pediatra omeopata che addirittura non ci consiglia nessuna vaccinazione. Siamo parecchio confusi e con tutto quello che si sta scoprendo attualmente ci spaventa il solo pensiero.
Attendo una vostra sincera e competente delucidazione.
Un saluto.
Risposta
Cara Signora,
Francesco Bussi dice
Penso che chi non vaccina i figli semplicemente usufruisca del fatto che l’altro 90% invece li vaccina e quindi prendersi certe malattie è comunque molto difficile … Solo che queste persone usufruiscono di un beneficio senza partecipare del rischio controllato degli effetti negativi che a volte le vaccinazioni comportano! È un po’ come usare i servizi senza pagare le tasse! Ma il mio non è un parere medico!
Anna dice
Io ho una posizione molto critica rispetto ai vaccini, per cui ho deciso di non vaccinare mio figlio così presto e per tutto indiscriminatamente.
Ora che il mio bambino ha tre anni ho cominciato la sola vaccinazione antitetanica.
La pertosse, come il morbillo, la rosolia, ecc. sono malattie esantematiche che tutti abbiamo contratto in età infantile e che abbiamo superato senza problemi. I relativi vaccini, peraltro consigliati ma non obbligatori, hanno un periodo di validità limitato e lasciano i soggetti scoperti in età adulta, proprio quando il rischio di complicazioni risulta maggiore.
L’epatite B si contrae attraverso un contatto di sangue e io mi chiedo come possa un neonato nato in una famiglia sana contrarre tale patologia…
Il mio consiglio di mamma è: prenditi tempo per riflettere ed informarti…non scade niente.
anna dice
Buonasera, io non ho ancora vaccinato mio figlio di 14 mesi. Credo che la scelta della vaccinazione, così come tutte le altre decisioni, spetti sempre al genitore. Il pediatra ha il dovere etico e professionale di consigliare al meglio sul da farsi. Questo non vuol dire un consiglio a senso unico ma proporre entrambe le possibilità senza sminuirne nessuna. Il genitore inoltre si deve informare personalmente e non avvalersi solo del consiglio del pediatra. Deve leggere i libri sui vaccini pro e contro, parlare con genitori che hanno vaccinato e che non hanno vaccinato. E’ un lavoro lungo, ma come tutte le scelte per i nostri figli è una decisione importante. Io non voglio spiegare il motivo della mia scelta perché non voglio influenzare nessuno. Voglio però sottolineare che la mia scelta è consapevole e approfonditamente studiata. Questo non vuol dire che non vaccinerò mai mio figlio, anzi, credo nei vaccini ma la possibilità di posporlo senza vivere nel terrore esiste. In bocca al lupo.
Anna