Domanda
Gent.le Dott.ssa Agnone,
premesso che Filippo, 7 anni a novembre, è sempre stato un bambino  molto, ma molto vivace, testardo e manesco, quest’anno che è in seconda  elementare si sta comportando particolarmente male a scuola. Imita  sempre i compagni “disturbatori”, non sta seduto al suo posto e  gironzola per i banchi, in mensa è sguaiato e spintona gli altri…
Filippo ha un fratellino di 16 mesi: potrebbe trattarsi di una forma  di “regressione” dato che per l’appunto non è mai stato uno “stinco di  santo” ma è visibilmente peggiorato da quest’estate in poi? La ringrazio  molto per la sua risposta e per gli eventuali consigli che potrà darmi  (p.s.: concludo dicendole che dal punto di vista dell’apprendimento non  ci sono assolutamente problemi e anzi è uno dei più bravi della classe).
E.
Risposta
Cara E.,
la vivacità di Filippo certamente ha uno scopo, che è quello di  comunicare qualcosa. Un comportamento, infatti, non ha mai molto senso  di per sé, ma lo assume se è inserito in una relazione. Escluderei  quindi la possibilità che si tratti di qualcosa di “anomalo” o  “sbagliato”, ma proverei a coglierne l’intenzione relazionale.
La sua intenzione è genuina: anche se non sa verbalizzare ciò che  intuisce e che sente, si esprime nel modo migliore e più autentico che  conosce: col corpo.
Non penserei ad una “regressione”: i bambini spontaneamente vanno avanti, crescono.
Filippo è certamente un bambino sensibile, intelligente, brillante. Dici che il suo rendimento scolastico è buono.
Secondo te, a chi sta cercando di comunicare qualcosa? Cosa sta cercando di dire?
Gironzola,  attira l’attenzione: mi fa pensare che cerchi di essere “visto”, non in  senso esibizionistico, ma, in questo momento, potrebbe forse dubitare  della sicurezza di uno sguardo che lo riconosca per quello che è. Può capitare che talvolta noi adulti siamo troppo presi, per notare piccole cose che sono importanti per un bambino.
Come due facce della medaglia, il suo bisogno di essere  riconosciuto è reciproco di qualcosa che un adulto significativo non sta  vedendo di lui.
Quando avrà raggiunto quello di cui ha bisogno, è molto probabile che  il suo corpo si “plachi”  e che la vivacità non gli serva più.
Quello che puoi fare è chiedergli in parole molto semplici se c’è  qualcosa che in questo momento non gli piace, e ascoltando anche cosa  provi tu quando lui ti racconta queste cose.
“Filippo, se tu avessi la bacchetta magica, cosa cambieresti a scuola? E a casa?”
A  volte questa semplice domanda, posta come un gioco, permette al bambino  di comunicarci i suoi bisogni senza troppe supposizioni teoriche. Non  mancherà a te che sei la sua mamma trovare il modo di chiacchierare di  questo in modo facile, lasciando che lui si senta libero di dire,  piuttosto che di rispondere a domande suggestive.
Questa è l’ipotesi che mi sembra più plausibile, dai pochi elementi a mia disposizione.
Non so se la scuola di Filippo dispone di uno psicologo o di un’altra  figura professionale che possa aiutarti ad esaminare la situazione,  supportandoti con una competenza specifica: se è così, non esitare a  esporre il tuo dubbio allo psicologo scolastico, che ti aiuti a guardare  un pò alle relazioni, sia familiari che scolastiche, in un momento  molto significativo del vostro ciclo di vita familiare (mi chiederei  cosa significa per Filippo passare dallo stato di figlio unico a quello  di fratello maggiore, e come voi tutti vi sentite dentro questo cambiamento, che tu stessa sottolinei).
Spero che questa possa essere per voi un’opportunità per nuove  scoperte su voi stessi, che spesso i figli sanno regalarci, nascoste  dietro ad una piccola strada in salita, ma che alla fine possono essere  una bella occasione di crescita. Ti faccio i miei migliori auguri.
Marcella Agnone – Psicologa

 Un bambino che dice le bugie
Un bambino che dice le bugie Bambino di 2 anni che non parla
Bambino di 2 anni che non parla Figlia adolescente e fidanzato sbagliato
Figlia adolescente e fidanzato sbagliato 6 anni e non vuole andare a scuola
6 anni e non vuole andare a scuola
Gentile dottoressa,
Mio figlio ha compiuto 7 anni a settembre. E’ molto vivace,
a scuola non sta mai fermo e tutti i giorni porta una nota.
Abbiamo cercato di capire se ci fosse qualcosa che lo potesse disturbare
ma lui non fa altro che rispondere ergendo castelli di fantasia.
E’ continuamente attratto dai bambini che nella sua classe sono
Molto vivaci o che hanno il sostegno.
L’anno scorso ha fatto capire che la maestra non gli piaceva, abbiamo
cambiato scuola. Per un po’ e’ andata bene, ora si ricomincia con le note
e i comportamenti da maleducato spesso fa versi disturbando la lezione.