Matteo si sta trasformando. Fisicamente si è allungato molto e, di conseguenza, snellito. Non ha più la panciotta, né le guance a bignè di un anno fa.
Per certi versi (riflessività, ponderatezza, equilibrio) è più grande della sua età, per altri (fantasia, gioco) è più piccolo.
Emotivamente sta costruendo le fondamenta di una personalità che inizia a delinearsi più marcatamente.
È un bambino affidabile, che ti puoi portare ovunque.
È un bambino pauroso, il che, da un lato mi desta preoccupazione per il futuro, ma ora, nell’età dell’imprevedibilità, è un fattore che gioca in favore di una gestione familiare più agile: essendo pauroso, vuole sempre la mano quando si va in giro, non si sposta da dove gli dici di stare, ti descrive tutti i pericoli del camminare o del pedalare sulla strada. Non scapperà mai da nessuna parte. È l’esatto opposto di suo fratello.
La grande gelosia si sta attutendo, ora gioca con Niccolò per un tot di minuti consecutivi, dopodiché inevitabilmente uno dei due dà di matto e succede la catastrofe. Passato l’apice della rabbia, sfogato il nervoso con un morso, una sberla, un lancio di qualche oggetto, torna improvvisamente la pace e riprendono a giocare. Questa dinamica si ripete diciamo…ogni ora. Non mi lamento: se penso a com’era un anno fa il loro rapporto oggi mi pare il Paradiso.
È un bambino affettuoso e sensibile (troppo), che ti scruta le pieghe del viso fino a squarciarle, che sorride in modo diverso quando sta vivendo qualche imbarazzo, che ti poggia la testa sulle gambe 20 volte al giorno per essere coccolato.
È un bambino un po’ lagnoso. Ma solo quando c’è Niccolò. In assenza del fratello è ragionevole come un bimbo di 10 anni, in presenza dell’intruso diventa lagnoso e permaloso.
È un bambino generoso, condivide tutto e si preoccupa che tutti possano godere di qualcosa che lo fa star bene (mamma, ma poi lo dai anche a Niccolò il gelato vero?).
È un maschio atipico: non fa la lotta, non è aggressivo, è poco fisico, non ama i Gormiti ma solo modellini di auto e costruzioni.
È un bambino che comincia a provare sentimenti adulti: al mare si è innamorato dell’animatrice (con cui comunque non è mai voluto stare a causa della sua timidezza). Non parlo di simpatie di asilo, parlo di un sentimento nuovo, un po’ diverso, di un sentimento che lo colorava di viola ad ogni suo passaggio, che gli faceva morire le parole in bocca ad ogni sua parola. Siamo rientrati da 2 settimane ma, quando sente il suo nome, si tuffa ancora sotto il primo cuscino che trova.
È un bambino timidissimo. Troppo. Non apre bocca con chi non conosce, ci mette qualche ora prima di ammorbidire l’approccio con gli estranei.
È un bambino intelligente, di un’intelligenza morbida, fatta di riflessioni e di immaginario, è l’intelligenza di suo padre, diversa da quella mia e di Niccolò, che è più scattante. Spero solo che non finisca a far carriera universitaria pure lui. 😀
È un bambino un po’ introverso: difficilmente ti racconta il suo sentire. Al ritorno da scuola (che pur gli piace molto) non racconta niente. So che non ha mai pianto una volta in 9 mesi: si trattiene sempre, si gonfia, ma non molla mai (purtroppo). A casa invece piange spesso, forse per il troppo esseresi trattenuto a scuola.
È un bambino imbranato: ci mette un’ora per vestirsi e puntualmente si infila la maglia a rovescio, i pantaloni girati e le scarpe al contrario; inciampa e si fa male spessissimo.
È un bambino ricco perché ha tanti amici.
Non faccio che guardare i due anni di Niccolò, che mi pare piccolissimo, e pensare che quando è nato lui, Matteo aveva 2 anni appena compiuti. Mi è sembrato subito grande. Invece era minuscolo. Forse perché fisicamente è sempre apparso più grande, forse perché, differentemente da Niccolò, aveva un linguaggio sviluppatissimo (faceva discorsi lunghissimi) o forse, semplicemente, perché…c’era Niccolò neonato, con un sacco di problemi di reflusso, coliche e pianti ininterrotti per 20 ore al giorno e non avevo le energie per guardare Matteo con occhi equlibrati.
A 25 mesi era “il grande”, ma come poteva essere grande 2 anni fa se, ancora oggi, è così piccolo?
Già…sulla carriera universitaria…di te si può fidare. -_-
Matteo è un piccolo lord. Dolce pacato riflessivo e naturalmente bellissimo
e s’intende che manco io gli auguro una carriera universitaria
Io ho un ricordo chiaro in testa di Matteo. E’ un bambino GENTILE, di un’educazione antica, quasi desueta. Un bambino osservatore, un teorico, col sorriso sempre pronto all’angolo della bocca. Un intellettuale, insomma.
Ti sei persa i pezzi in cui stacca un braccio a morsi al fratello.
Ciao Gabry!
Sull’ultimo commento mi sento di rassicurarti, le mie sono femmine e non accennano a riuscirci. Secondo me è nel nostro caso è pigrizia mascerata da imbranataggine.
Matteo è un bimbo unico nel suo genere, lui era il bimbo di sei mesi che si incantava a guardare un fiore per decine di minuti e il duenne che chiedeva spiegazioni scientifiche su come facesse la luna a girare intorno alla terra. I gormiti al confronto hanno poco fascino 😉 vuoi mettere?
Io però credo che l’inghippo non stia tanto nell’età…ma nel sesso dei suddetti.
Sono convinta che bimbe di 4 e 6 anni saprebbero vestirsi da sole meglio e più rapidamente.
Credo troppo nel sesso femminile o troppo poco in quello maschile?
Post docissimo. Comunque, tranquilla sul vestirsi. Non è che è imbranato, ha solo 4 anni!!! Figlio-uno ne ha sei anni e mezzo e la vestizione è causa quotidiana dello stress di Rape’. Lui tra un capo e l’altro si perde nello spazio-tempo, risultato si mette i pantaloni domenticando le mutande, le magliette al rovescio e i calzini sfusi.
Gli psicologi infantili sostengono che il periodo "peggiore" per via della gelosia è quando il primo ha dai 2 ai 4 anni, per cui tu dovresti essere in salvo! 😀
avranno 4 anni esatti. non che sperassi in rose e fiori (io son stata una sorella maggiore gelosissima) ma pensavo che dopo due anni non fosse piu’ una situazione avvertibile quotidianamente, del tipo cambi di comportamento paralleli alla eventuale presenza dell’altro..
Che differenza di età avranno Anna?
Geloso lo è tuttora, ma meno.
Il clou è stato da quando il piccolo ha iniziato a muoversi e prendergli le cose fino a prima dell’estate (perchè Niccolò non proferiva parola e dunque non riuscivano a comunicare) Dai 6 mesi ai 2 anni del piccolo.
Ma grazie cara, di cuore.
Un bacio.
Matteo è un bambino fortunato ad avere una mamma come te. Così attenta e così affettuosa. Assomiglia moltissimo al mio SuperT e mi ha fatto un certo effetto leggere questa tua descrizione. Ti abbraccio!
Conosco un altro bambino che ci gioca a mamma e papà…devo solo capire quale Gormito funga da figlio. 😀
che dolce questo post.
e sappi che il non amare i gormiti, a mio avviso, è una gran gran gran fortuna. Ogni volta che il nostro bambino ‘esce dal coro’ dobbiamo sentirci vincitrici con loro.