Niccolò cresce. Parlotta, poco a dire il vero (rispetto a Matteo alla sua età), ma si impegna.
Da “mmmh” è passato a dire “ti” (sì).
Ha poi aggiunto: no dai, pello (quello), pì (lì), ecco (riesco), butto (brutto), otto (rotto), uto (caduto). In sostanza ripete tutte le parole, ma a suo modo. Sono consapevole di capirlo bene solo io. Quando dice “tota”, credo di capire solo io che vuole la pistola. Anzi, a capirlo siamo in due. Matteo lo capisce bene, a volte meglio di me. Ieri sera a cena gridava “chicco”. “Non capisco, Niccolò, cosa vuoi?” “Chicco vuoi”. Matteo: “mamma, dai, vuole il coltello”. Felicità massima per entrambi i fratelli, uno che si sente capito e l’altro unico a capire.
Mi fa le coccole come un uomo navigato. Sul divano, mi prende sotto l’ascella e con il suo braccio, corto ma cicciotto mi preme sul capo come a dire: ci penso io a te. È un po’ manesco, sta restituendo le manate prese in questo ultimo anno da Matteo e le restituisce un po’ a vanvera, senza motivo. Passa e…sbam! Un colpo a Matteo, il quale ha imparato a piangere forzatamente affinchè si intervenga sul fratello.
È un bambino sereno, ride sempre, scherza continuamente, ha una mimica eccezionale, è un attore. È testardo, caparbio. Puoi ripetere i tuoi “no” mille volte ma lui milleuna volta ritornerà a fare quello che ha in testa. È così diverso da Matteo…
Al mare lo guardavano tutti, ridendo del suo piacere a stare in acqua. Infilati i braccioli, si spingeva fino a non toccare più il fondo, si inclinava un po’ in avanti e via…a nuoto, senza mai essere andato n piscina una volta.
I primi 3 anni sono quelli di cambiamenti più repentini e stanno rotolando ad una velocità sostenuta. Sono gli anni di maggiore fatica fisica per i genitori ma anche quelli di maggiore tenerezza. Tutto sta nel non farsi sopraffare dalla stanchezza, nel tenere viva l’unicità e l’irrepetibilità di giorni così intensi.
Bisogna imparare a goderseli. Prima che scappino.
Marianna dice
Mi mancava questo pezzo di Niki, mi manca perchè … lo sai perchè vero?
Bacio
Silvia dice
Sai che bello? Due bei Tanguy per casa!
Barbara dice
Niccolò mi commuove. Ma tu, un po’ di più.
Non scappano ancora, per fortuna. Se penso che nei paesi nordici l’80% dei 18enni è già fuori casa, spero che il mio resti latino nel cuore.
Silvia dice
Grazie di essere passata!
theitalianmom dice
pensa che un post così io lo scriverei al contrario. nel senso che sono felicissima che il mio piccolo abbia raggiunto i 3 anni, un traguardo fondamentale per me. io ho vissuto con molta fatica fisica i primi 3 anni di entrambi (non hanno mai dormito e io ero stravolta). con tutta la tenerezza per i momenti che non torneranno più, io sono felicissima di averli già grandicelli.
bel sito!
Silvia dice
Grazie Fede. Un bacione.
federica dice
bello l’amore mio.
Mi sembra ieri che è nato. Nel constatare quanto siano cresciuti c’è sempre la malinconia per quel profuno di neonato che erano
un bacio ad entrambi Silvia, sono splendidi