Matteo ha 15 mesi
Oggi le educatrici del nido ci aspettano al parco per una merenda di conoscenza prima dell’inserimento che avverrà tra pochi giorni.
L’abbiamo dovuto svegliare dopo meno di un’ora di sonno, per cui era inversissimo.
Ci sono circa 10 bambini: ne vedo 2 seduti a disegnare, una che spinge sua sorella sull’altalena, due che salgono e scendono da soli dallo scivolo, una che cammina su un percorso di mattoni perfettamente in equilibrio, mettendo un piede davanti all’altro.
Mi viene l’ansia. Matteo è davvero il più piccolo.
“Ciao, Matteo! vuoi disegnare o andare sull’altalena?”. Ma Matteo non parla, come fa a rispondere?
Provo ad appoggiarlo sull’erba e mi si aggrappa come un ranocchio. Piano, piano, con calma, riesco ad appoggiarlo.
Vede lo scivolo, vuole salire ma non è capace da solo. E la mia testa macina pensieri come un caterpillar. Un po’ piagnucola e un po’ gioca.
Una bambina gli si avvicina con la sua tazza magica che io avevo appoggiato su una panchina: “Tieni, acqua tua”.
E quando io non ci sarò chi capirà che ha sete? Questi parlano tutti!
Poi arriva il gelato, lui si siede e se ne mangia due. Si alza, si avvicina al carrello dell’acqua e l’educatrice gli chiede se ha sete.
Lui indica l’acqua, lei riempie il bicchiere e glielo porge. Poi vede che lui non allunga le mani ma apre la bocca e allora gli accosta il bicchiere alle labbra.
Io mi allontano di qualche metro.
Vedo il mio cucciolo accudito da un’altra persona e mi si riempiono gli occhi di lacrime.
Mi giro, ingoio e sfodero il più bello dei sorrisi, perché lui mentre beve, mi guarda.
È stato emozionante vederlo in quel contesto, vibravo come un’arpa, ma è stato anche faticoso. Non potranno mai seguirlo come è stato seguito fino a ora, è il più piccolino in mezzo a 17 bambini, non parla e cammina da soli 2 mesi, ancora perde l’equilibrio ogni tanto.
Gli altri bimbi corrono, si arrampicano, chiacchierano.
Ma non lascerò che le mie paure ingabbino il passerotto che comincia a svolazzare.
Leggendo questo tuo post ho le lacrime agli occhi… mi immagino come sarà il distacco dal mio piccolo quando dovrò tornare al lavoro (al compimento del suo 1° anno, ora ha 8 mesi e 1/2) e lui starà probabilmente con i nonni per almeno 8 mesi, spero di non diventare troppo gelosa, ma sarà difficile… dopodichè andrà al nido direi… farò un part time, ma comunque 4 o 6 ore non so ancora, saranno lunghissime… almeno inizialmente, ma dovrò sforzarmi di pensare come hai fatto tu… come lessi in una poesia di cui non ricordo l’autore, "piccolo mio.. prendi le mie ali e vola".