Potrebbe sembrare un semplice orsetto di peluche, di quelli tradizionali. E invece nasconde un cuore tecnologico, un sensore che lo fa tossire ogni volta che percepisce fumo o residui di combustione.
Si chiama Ector The Protector Bear ed è il nuovo progetto di sensibilizzazione sui pericoli del fumo passivo verso i bambini promosso da Roche con il patrocinio di WALCE – Women Against Lung Cancer in Europe e la collaborazione di Trudi.
Il perché di un progetto di sensibilizzazione verso i pericoli del fumo passivo è presto spiegato: in Italia il 52% dei bambini nel secondo anno di vita è regolarmente esposto al fumo passivo. Genitori e nonni non si preoccupano abbastanza del fatto che il sia il fumo di seconda mano (il cosiddetto fumo passivo) che quello di terza mano, ovvero quello che rimane su mani, capelli e vestiti di chi fuma, siano pericolosi per i più piccoli.
Fumo passivo nei bambini, perché è pericoloso?
Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto, la dottoressa Giulia Pasello, dirigente medico all’Istituto Oncologico Veneto di Padova, ha affermato che il fumo indiretto “è nocivo quanto quello diretto, ed è strettamente correlato allo sviluppo di tumori, malattie del sistema cardiocircolatorio e respiratorio, sia negli adulti che nei bambini.”
Tumori, malattie cardiocircolatorie e non solo. “Ogni anno in Italia – ha raccontato la dottoressa Pasello – ci sono circa 150-300 mila bronchiti e polmoniti sotto i 18 mesi, patologie che si possono ricondurre anche all’esposizione cronica al fumo e causano circa 15 mila ospedalizzazioni nei reparti pediatrici”.
Date queste premesse, è importante sensibilizzare adulti e bambini sui pericoli dell’esposizione al fumo passivo. Non solo comunicati e spot, ma un oggetto vero e proprio, un giocattolo comune in quasi tutte le camerette dei bambini, un compagno di giochi e di coccole come Ector può offrire il proprio contributo.
Ector The Protector Bear, come funziona?
Immaginatevi un tenero orso di peluche. Questo è Ector, realizzato da Trudi. Al suo interno, però, è presente un sensore che è stato progettato da una giovane startup italiana, The FabLab. Quando il sensore capta fumo o residui da combustione (quindi anche il fumo di terza mano), Ector tossisce. La tosse di Ector è il campanello d’allarme per chi sta fumando in presenza del bambino, per i genitori e per il bambino stesso, che comincerà a capire che il fumo fa male.
Come trovare Ector?
Il progetto Ector The Protector Bear è appena partito e, dopo una prima parte di comunicazione, a novembre i primi orsetti verranno distribuiti negli incontri che Walce terrà all’interno dei corsi pre parto. Nel frattempo potrete richiederne uno registrandovi al sito.
Lucia D’Adda
Emilia dice
Ho provato a prenotare un orsetto Hector ma risultano essere esauriti non è che qualcuno di voi ne ha prenotato due o più di 2 e sarebbe intenzionato a cederne uno a una povera mamma imperfetta che combatte da sempre con il fumo passivo vista la precarietà della salute di mia figlia?