Domanda
Gent.ma Dott.ssa Agnone,
a breve, per motivi di lavoro, cambieremo città. Ho una bimba di 3 anni molto dolce e sensibile e vorrei rendere questo cambiamento il meno traumatico possibile.
Specifico che sia io che mio marito siamo militari e quindi ci saranno altri trasferimenti, in media ogni 5 anni. Inoltre, a Roma, ci sono tutti i nostri genitori a cui la mia bimba è molto legata, e gli zii.
Ora le chiedo gentilmente qualche suggerimento per stare vicino alla mia stellina in questo momento particolare.
Grazie mille
Marianna
Risposta
Cara Marianna,
Non credo ci siano accorgimenti particolari che tu possa adottare se non quelli che suggerisce il buon senso.
È chiaro che un trasferimento richiede un adattamento, ma a questa età i bambini sono capaci di grandi cose perché hanno ricche risorse. Probabilmente è un problema che abbiamo noi adulti e che ha su di loro un impatto diverso.
Il distacco più evidente per i bambini può essere quello del contesto scolastico o familiare.
Dal momento che il trasferimento è inevitabile, non credo possiate adottare altro accorgimento se non quello di garantire alla piccola il mantenimento di una routine quotidiana quanto più possibile simile a quella che viveva nella vostra città di origine.
Gli affetti, si sa, sono insostituibili. Potete però fare in modo che la bambina frequenti, col tempo, persone e coetanei che le facciano vivere un tempo affettivamente pieno.
Il vostro atteggiamento nei confronti della situazione sarà determinante: più sarete preoccupati, più sarà difficile per lei comprendere la bellezza di questa nuova avventura.
Spero che anche per voi sia possibile cogliere gli aspetti positivi della novità: solo così potrete trasmettere alla bimba la sicurezza di una situazione nuova ma non necessariamente negativa.
Per tutto il resto, per eventuali problemi che potranno sorgere, anche se sono certa che non sarà necessariamente così, resto a vostra disposizione.
Vi faccio i miei migliori auguri.
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