Il post di bilancio ormai è una tradizione su questo blog, come il calendario un po’ trash con le foto dei bambini che da sette anni infesta le case di zii e nonni.
Di nuovo, dunque, qualche pensiero, quest’anno sparso più che mai, nonostante io continui a pensare che i bilanci vadano fatti ogni giorno, seguendo le orme delle azioni compiute, dei pensieri maturati, delle gioie e dei dolori vissuti e creati.
L’anno scorso scrivevo questo (Geometrie di fine anno). L’ho riletto e ho pensato di non essermi “evoluta”, di non essere invecchiata, cresciuta, maturata, perché in realtà, potrei riutilizzare ogni parola per l’anno appena terminato.
Poi l’ho riletto ancora, con attenzione. Non è del tutto vero: ci sono riflessioni che un anno fa erano dolorose e che ora hanno perso di pesantezza. Ci sono pensieri che in questi 12 mesi, al contrario, hanno iniziato a pesare in maniera urente.
Un anno ricco. Di rapporti umani, professionali, di sorprese, incontri. Ricco di malinconie, tristezze, velature, ombre. Di prese di coscienza, di indecisioni, di paure, di insicurezze. Ricco di affetto, di rapporti ritrovati, ripescati, ricostruiti, ritessuti. Ma anche di rapporti ricevuti in dono in maniera inaspettata. Ricco di paura di far del male, di causare dolore, di gratitudine, il più bel sentimento del mondo. E ancora di non detti, di sospesi, di mezze parole. Di sospiri.
Un anno povero. Di coraggio, di sicurezza, di capacità di pensare solo a me stessa. Povero di quel quid che ti fa dire “sono completamente felice”. Povero di solitudine, di malattie, ma anche di serenità completa. Povero di vile denaro, come per la maggior parte degli italiani, anche se “riempiono ristoranti”, povero di completezza ma anche di cattivi sentimenti e di aridità.
Un augurio. A me, a voi.
Grazie, donne. Parole bellissime.
Auguri a te, cara Silvia,
perchè sei stata la prima mamma che ha creduto nel mio progetto e che ha aperto le braccia verso di me. Mi hai dato molta energia positiva.
Grazie di cuore, ancora!!!
un abbraccio
White B.
Grazie per queste righe. Tu hai la capacità di far vibrare le corde più intime attraverso poche parole. Sempre perfette, con buona pace del nome del blog.
Un abbraccio.
nulla capita per caso. ormai lo so.
stavo per scrivere, della mia pesantezza di questi giorni, forse la chiusura di un anno troppo faticoso.
poi ho trovato il tuo saluto e mi è venuto in mente che non ero ripassata a commentare questa tua chiusa.
sono ripassata, ho letto sere nere, ho visto il film e ora piango e non so quasi perché.
come hai scritto “E ti ritrovi senza forze, senza coraggio, senza voglia, con una vita un po’ diversa da quella che hai tentato di costruire, con sogni che si dibattono nella rete, come pesci pescati a strascico.”
mi rimboccherò le maniche, te lo prometto. per ora piango come si piange solo sulla spalla di un’amica (posso chiamarti così) che sa indovinare le parole giuste per aprire lo scrigno del tuo cuore.
grazie, as usual.
e buon anno, solo ricco ricco ricco ricco ricco
francesca aka silvietta
Ci accompagni da anni senza mai “sbrodolare”.
Mai una parola in più o una in meno, mai un accenno di snobismo (e, permettimi, ma tu potresti tirartela quanto vuoi, per N motivi).
Grazie per quello che fai, a nome di tutti quelli che ti “succhiano” da anni pensieri e riflessioni senza lasciare mai una traccia.
Sei UNICA, come blogger di sicuro, ma anche come persona.
Non vedevo l’ora che arrivasse il tuo bilancio perchè è bello leggerti è bello riflettere grazie agli “stralci” della tua vita che è simile a quella di tanti altri. Sulla base delle tue riflessioni faccio mio bilancio ed ho scoperto che: mi sento sospesa tra una indecisione che alberga del mio cuore già da un pò e che non riesco a sciogliere, è stato un anno in cui ho “scoperto” cosa pensa mio figlio che ha quasi 4 anni ma aveva un pauroso ritardo del linguaggio che pochi mi hanno aiutato a sciogliere ma io ho cercato di ” interpretare” e cercato di incanalare verso uno sbocco che portasse alle parole e sembra funzioni, un anno povero di soldi ma ricco di amore proveniente dal mio cucciolo.
Un anno fatto di incomprensioni familiari ma pieno di comprensione ed ascolto da parte di un’amica.
Un ANNO in cui a tratti ho fatto pace con me stessa ed il mio essere mamma imparando che ogni tanto è normale strippare ma è altrettanto normale riprendere le redini ed andare avanti per costruire la propria famiglia.
Gazie a te Silvia che virualmente mi aiuti a superare tante cose senza nemmeno accorgertene; ti auguro un 2012 che possa portarti coraggio, sicurezza e senso di completezza.
sai che lo stavo aspettando..che sono andata a cercarlo. Ogni volta che lo leggo…mi fa bene e mi fa male. mi fa riflettere, ricordare…pesare. Lo fanno il ritmo e le immagini con cui scrivi e lo fanno alcune delle parole che usi: gratitudine, perso di pesnatezza, un anno povero. Grazie.. perchè aggiungi un mattoncino in più alla mia consapevolezza.
Aspettavo questo post. Ormai sono 4 anni che ti seguo. Sei il motivo principale per cui accendo il pc tra lavoro, cena e bambini da seguire. Hai arricchito il web con questo angolo di Paradiso, a tratti infernale (ed è questa la ricchezza nascosta tra i bit di questo luogo virtuale ma non troppo).
Ti auguro tutto il bene possibile e, ancora, grazie.