Domanda
Buonasera dottoressa,
sono mamma di una bambina di 5 anni e mezzo, solare, socievole e molto testarda. Insomma è una bambina “normale”.
Le scrivo in quanto tutta l’estate alla sua domanda “quando torno a scuola?” le rispondevo così: “prima andiamo al mare, poi, quando torniamo, stai ancora qualche giorno a casa, poi inizia scuola”.
Il problema è iniziato proprio al ritorno dal mare: la bambina si sveglia in piena notte e dice di non aver più sonno. Quindi stiamo entrambe sedute al buio aspettando la ricomparsa del sonno.
Stanotte ad esempio è rimasta sveglia dalle 2 alle 5.
La bambina dorme in cameretta da sola, da 1 anno e mezzo, con due orsacchiotti e la lucina della notte accesa. Si addormenta verso le 22 serenamente, ha sempre avuto i risvegli notturni per fare la pipì o bere ma una volta riaccompagnata a letto la coprivo e si addormentava subito.
Sono disperata: lavoro tutto il giorno e la notte non dormo più, da quasi un mese.
La bambina invece non sembra risentire della mancanza di sonno.
Come posso fare per far si che riposi tutta la notte? Questa sua mancanza di sonno sarà legato veramente all’inizio dell’anno scolastico?
Grazie.
Risposta
Cara mamma,
non è semplice rispondere alla tua richiesta perché ogni persona, ogni coppia genitore-bambino, ha la sua specificità che riguarda sia l’addormentamento che il modo di gestire i risvegli notturni. Non esiste un modo buono o non-buono di gestire questi ultimi, ed ogni intervento va calibrato sulla soggettività della relazione.
Spero che questo non sia scoraggiante per te.
Io credo che la tua bambina stia affrontando un momento di cambiamento molto importante: questo non solo coincide con l’inizio della scuola e probabilmente di un nuovo ciclo scolastico, ma anche -evidentemente- con un cambiamento fisiologico nel ritmo del sonno (non sembra infatti risentire della mancanza).
Capisco benissimo la tua situazione, comune a tante mamme, e certamente faticosa. Tieni presente che l’unico rimedio è la pazienza, la tolleranza, e la fiducia nel fatto che non è una situazione “eterna”: regredirà spontaneamente nell’arco di breve tempo.
Sarebbe importante anche vedere cosa avviene durante i risvegli: mi pare di capire che non ci sia preoccupazione, o ansia, o incubi, segno che potrebbe far pensare inequivocabilmente ad un disagio. Resta da capire se la piccola non esprime un’ansia, o piuttosto non sia altro.
Gli unici suggerimenti che posso darti riguardano la relazione con tua figlia e la qualità del tempo che condividete. Il tempo che passate insieme la notte, infatti, mi fa pensare (forse mi sbaglierò, forse no) che è comunque un tempo di condivisione, in cui la piccola ti ha tutta per sé, diversamente da quanto avviene durante il giorno, in cui, come racconti, sei molto impegnata nel lavoro.
Nessun giudizio nei tuoi confronti, chiaramente, piuttosto molta solidarietà: non è facile gestire il tempo della famiglia e quello del lavoro. Proprio per questo punterei alla qualità del tempo che trascorri con la bambina, e a farle percepire la tua piena presenza nelle ore che passate insieme quando tu non lavori.
Il rito dell’addormentamento, di cui tanto si parla per i neonati o per i bambini piccoli, è importante anche a quest’età: proverei a creare dei momenti di intimità e di coccole che consentano a tua figlia di godere appieno di questo momento, senza che diventi un gesto semplicemente routinario.
E’ abbastanza grande: prova a parlare con lei. Incoraggia l’espressione dei suoi vissuti, condivideteli, invitala a dirti cosa le piace o non le piace delle sue giornate, della scuola, sii presente e coinvolta, così che lei non si senta trascurata in un momento che di certo per lei è importante. E soprattutto, raccontale di te: di te oggi, ma anche di te bambina, quando avevi la sua età, come ti sentivi, come vivevi i tuoi 5 anni…
Sono piccoli e semplici suggerimenti, ma che puntano a migliorare il dialogo e la qualità del vostro rapporto. Investendo sulla relazione di certo ne guadagnerete entrambe, vi servirà ora, ma anche in altri momenti di passaggio che saranno significativi per la sua e la vostra crescita.
Non scoraggiarti, e vedrai che anche la piccola avrà più coraggio e fiducia in se stessa. Il suo potrebbe essere un comportamento eloquente che vuole comunicarti qualcosa d’altro, ma potrebbe semplicemente essere una fase di passaggio. Ti invito a rimanere in ascolto di tua figlia, ad osservarla, e solo nel caso in cui la situazione non migliorasse sarà possibile rivalutarla.
Resto a tua disposizione, e ti auguro buon lavoro.
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