Scrive Maurizio Molinari su La Stampa del 21 agosto 2008:
Sempre più in carriera, più scolarizzate, più indipendenti, ma sempre meno mamme: è questo il ritratto delle donne americane che emerge dal rapporto dell’ufficio del censo Usa dedicato alla fertilità.
Pubblicata lunedì e basata su dati raccolti fino al 2006, la ricerca rivela che il 20% delle donne di età compresa fra i 40 e i 44 anni non ha figli, una percentuale doppia rispetto a quella registrata nel 1976: la tendenza è in linea con quella registrata in altri paesi “sviluppati”, dove il ruolo della donna è evoluto verso la ricerca dell’autonomia economica e della realizzazione professionale piuttosto che verso i tradizionali modelli di casalinga e mamma, ma a stupire i ricercatori è la rapidità con cui il numero delle donne senza figli è cresciuto a partire da metà anni Ottanta.
Nella percentuale rientrano anche le donne che non hanno potuto avere bambini per problemi di fertilità, ma la “non-maternità” è spesso una scelta: anche le donne che hanno figli tendono ad averne sempre più tardi, dopo aver completato il proprio percorso di istruzione, ad ulteriore dimostrazione di come la realizzazione personale sia considerata prioritaria rispetto alla formazione di una famiglia. Le donne che hanno un titolo universitario partoriscono fra i 30 e i 34 anni e una su quattro – circa il 27% – sceglie di non avere figli: la percentuale scende al 15% – una su sei – quando si prendono in considerazione donne che non hanno portato a termine gli studi.
Vista la tendenza, non stupisce che anche il numero delle nascite sia in calo e che, di conseguenza, la composizione della famiglia-tipo americana sia cambiata notevolmente: nel 1976, ogni donna aveva in media 3,1 bambini, mentre oggi la media è crollata a 1,9 bambini per donna.
Sulla fertilità e la maternità influiscono anche le origini etniche: le donne bianche sono quelle che hanno meno figli e che più facilmente scelgono di non averne. Fanno eccezione le donne di origine ispanica: solo il 14% di loro non ha figli, percentuale in netto contrasto con il 23% delle bianche “antimamma”. Tra le afroamericane, le donne senza figli sono il 16%, mentre le asiatiche senza bambini sono circa il 18%.
Maurizio Molinari
Il problema è sempre quello, qui e altrove. Ma questi dati non mi convincono. Non penso che la denatalità sia legata alle velleità di carriera delle donne moderne. Io credo che questa frenata sia più che altro dovuta a questioni economiche e di mantenimento dei figli, che si incardinano in una società che non ha più molto margine di manovra. Perchè sempre buttare la zampata sulla dicotomia lavoro-famiglia, come se una donna non sapesse fare (bene) entrambe le cose?
Io credo che se alle madri fossero concessi orari flessibili, part-time e stipendi pari a quelli dei colleghi maschi non ci sarebbe ombra di denatalità. Le donne sono abituate a fare più cose insieme, amano fare più cose insieme e, soprattutto, ne sono capaci.
finalmente qualcuno che parla chiaro…altro che non-mamme per fare carriera…Ma evidentemente qualcuso pensa che ammetterlo sarebbe un costo sociale e non solo troppo alto.
come tu sai io non ho mai voluto le pari opportunità, gli uomini ci tengono a distanza perchè sanno benissimo che, se prendiamo il sopravvento siamo superiori in tutto…
Il primo che mi parla di "pari opportunità" in questo perdiodo lo fucilo!