Niccolò 16 mesi
Ci sono grosse novità in casa B.
Non so se passeggere o permanenti, comunque sia, oso trascriverle.
I fratelli giocano.
Ma soprattutto, ridono.
Matteo si inventa i giochi, Niccolò li capisce al volo e salta sulla giostra.
Mentre digito quasi piango, dopo tanta fatica di rapporti…
Niccolò va nello sgabuzzino ed esce con due scope, una per Matteo e una per lui.
Matteo gli si avvicina e gli sussurra: “andiamo a giocare?”:
Niccolò lo chiama appena non lo vede.
Matteo ieri sera non voleva che lo mettessimo a nanna Nic perché, dopo un intero pomeriggio di gioco, ci voleva giocare ancora.
Niccolò, finalmente accolto, ha gli occhi che brillano.
Matteo, finalmente capace e desideroso di accogliere, è gioioso come mai fino ad ora.
Ha una costante preoccupazione: mangia qualcosa e lo porta al fratello, prende un gioco e ne cerca uno simile per il fratello, beve l’acqua e allunga il bicchiere al fratello.
Certo, ogni tanto scappa qualche sberla, anche perché Niccolò non ha manualità e per dimostrargli affetto gli tira in testa i giochi e Matteo diventa isterico e restituisce le botte in testa.
Ma è niente in confronto.
Magari dura tre giorni, ma sto assaporando tutta l’emozione di vederli nascere fratelli.
Sentirli ridere da soli in un’altra stanza mi aumenta il battito cardiaco.

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