Beh si.
Quante volte ve l’hanno detto? “Hai voluto i figli? Non rompere”.
E io non rompo, ma ci faccio un libro su. Non solo: lo scrivo assieme ad altre 15 mamme ed è questa la sua vera distintività: la coralità. Di voci, di spunti, di registri stilistici, di pensieri. La coralità è sempre garanzia di pluralismo.
Perchè, come diceva R. Panikkar, è possibile parlare di verità anche senza ridurre tutta la realtà ad un unico punto di vista.
La mamma perfetta è un fantasma (e se esiste per fortuna non sono io). Non esiste un modo univoco di stare con i propri figli, di amarli ed educarli.
Che ciascuno “pedali”, nell’amore, come vuole e, soprattutto, non si senta mai solo se, anziché stare in testa al gruppo, a volte, chiude la fila.
Questo è il motivo per cui ho voluto collaborare a questo progetto, con due contributi (uno sul baby blues e un altro sul senso di colpa), che poi è lo stesso identico motivo per cui ho aperto, ormai quasi quattro anni fa, questo blog.
È un libro che vi farà ridere, a volte sorridere, altre commuovere, altre ancora riflettere. Ma soprattutto, spero possa aiutare qualcuno a non sentirsi più “un mostro di mamma“.
Abbiamo rinunciato a qualsiasi compenso a favore all’associazione Parole di Lulù.
Lo trovate in tutte le librerie e nei bookstore online.
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