Domanda
Buongiorno.
Ho due bambini di 12 e 8 anni che hanno presentato dei tic nervosi in  tempi e con modalità diverse; volevo qualche informazione a proposito e  sapere se, il fatto che il disturbo si sia presentato per entrambi, può  esssere dovuto a problemi neurologici.
Grazie.
Risposta
Gentile Signora,
le informazioni che mi fornisce sono limitate, mi limiterò a risponderle con qualche generica informazione.
I tic hanno una statistica abbastanza frequente nei disturbi dell’infanzia e dello sviluppo.
Sono variamente classificati, cercherò di dare un quadro semplificato.
Possono essere motori o vocali, e riguardano o un movimento rapido ed improvviso o un’emissione di suoni involontaria.
Si differenziano in base
- alla localizzazione anatomica (in quale parte del corpo avvengono),
- alla frequenza (quando avvengono),
- all’intensità (quanto frequente/rapida è la sequenza di ripetizione).
La sola presenza di un tic di per sé non dice molto: è sempre necessaria un’anamnesi che racconti la storia del sintomo per poterlo inquadrare correttamente e comprenderne il significato nella storia personale.
Possiamo leggere e curare un tic attraverso diverse chiavi di  lettura: neuropsichiatrica, psicoterapeutica, medica.
Un tic può avere  infatti origine:
- genetica
- virale
- neurologica
- o costituire una modalità comportamentale strutturata nel corso dello sviluppo come strumento per far fronte ad una difficoltà nella crescita.
E’ importante dunque fare una diagnosi differenziale, ovvero confrontare ed escludere le possibili cause per prevederne gli esiti ed inquadrarne la cura.
Ciascun professionista, in base alla sua più sincera fede  professionale, cercherà di inquadrare il sintomo secondo le proprie  categorie diagnostiche.
Tenga presente che in ogni individuo corpo e psiche fanno sempre parte della stessa unità organismica, e funzionano sempre in reciproca interazione.
Personalmente, resto sempre dell’avviso che un intervento integrato, soprattutto in fase diagnostica, resta il più completo ed efficace, ancor di più se si tratta di età dello sviluppo.
In base alla tipologia del tic, alla sua frequenza, e a quanto interferisce con la vita quotidiana dei bambini,  ritengo pertanto che non sia da scartare la possibilità di un consulto  specialistico che possa escludere un’origine organica ed una cura  farmacologica.
Voglio aggiungere, tuttavia, che la prima cosa che ha colpito la mia  attenzione nella sua richiesta è stato il mettere in evidenza non tanto  il sintomo, di cui non scrive quasi nulla, ma il fatto che riguardi  entrambi i suoi figli.
Questo deve significare qualcosa per lei, e dal modo  in cui me lo presenta, ritengo abbia un senso. Proverei quindi a  tenerlo in considerazione, in un percorso che si propone di fare  chiarezza rispetto ai tic dei suoi figli.
Potrebbe anche essere di aiuto per lei verificare somiglianze e  differenze rispetto all’esordio e alla modalità in cui si presenta il  sintomo nei due ragazzi, vedere in che modo questo si inserisce nella  vostra storia familiare, e che significato ha per voi, a prescindere dalle tante definizioni da manuale.
Dal momento che nulla accade per caso, sarebbe da attenzionare, infatti, quando compare il tic, sia come esordio che come manifestazione abituale, provando a  verificare quali eventi stanno avvenendo in questa fase della vostra  vita familiare.
Proverei ad integrare la sua indagine con un consulto psicoterapeutico, che possa anche sostenere voi genitori rispetto  ad un percorso diagnostico o terapeutico: potrebbe tornarle utile sia  nel caso in cui sia necessario intraprendere delle cure mediche, sia nel  caso in cui sia indicata una terapia mirata al comportamento.
In ogni caso, un sintomo non è mai un evento isolato, un fatto, ma ha sempre un significato rispetto alla vita di relazione, ai vissuti che le persone hanno rispetto al sintomo stesso, al significato soggettivo e unico che ciascuno gli attribuisce.
Resto a sua disposizione, e le porgo i miei migliori auguri.
La psicologa
Marcella Agnone

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buon giorno io avrei bisogno di un buon neuropsichiatra infantile per mio figlio .io mi trovo in Emilia romagna ,mio figlio era seguito a Taranto dal Dott. Forleo, ma per lavoro mi sono trasferito a Reggio Emilia,non posso andare sempre a Taranto ,qualcuno mi consiglia un buon dottore..
ciao ho un bimbo di quasi 5 anni che è da gennaio che ha 2 tic stringe gli occhi e muove il collo,la mia paura è andranno via da premettere che è un bambino iperattivo e dal carattere forte grazie sabina