Scusate se sono giorni di loop, ma non è che si riesca a pensare a molto altro.
Questa donna mi ha tanto ricordato la mia nonna.
Meno male che è morta e non ha dovuto vivere tutto questo.
Nel passaggio dal vecchio blog a qui sono andati persi i commenti che riporto qui sotto.
COMMENTI
Ondaluna
Che tragica, forte, sconvolgente tenerezza…
Superdaddy
Questa intervista ha colpito molto anche me. Con quel suo modo di parlare, nonostante tutto tranquillo e ricercato, esprime tutta quella violenza psicologica che ha colpito la popolazione abruzzese, quella porzione di persone, che è stata graziata dalla perdita di un parente o di persone care, ma ha comunque perso la casa e con essa la propria storia e la propria identità.
Le sue parole “a 81 anni mai avrei potuto immaginare il mio pianoforte senza più le gambe, i miei adorati libri cadere dagli scafali, i miei abiti merlati profanati…”, sono parole che esprimono una lacerante sofferenza interiore. La capisco bene perchè anche io sono molto legato ai ricordi e a quegli oggetti che li rappresentano. Povera gente…
Mondopapy
Litighiamo spesso con noi stessi, perdiamo ore a pensare a ciò che ci affligge…io per primo….stupidamente…inutilmente, seppure inesorabilmente….Eppure di fronte a tragedie così tutto ciò che ci appartiene, i nostri piccoli problemi, dovrebbe tutto ridimensionarsi…non è sempre vero, facile, ma sarebbe giusto!
Perdere ogni cosa e sopravvivere a chi amiamo è peggio che morire….che solitudine….che dolore….
Mi unisco a questo irreale silenzio….
ziacris

Mi fa piacere che anchetu l’abbia postata. E’ una persona che tutti dovremmo tenere sempre nella nostra memoria, ha dimostrato tanta dignità
Luca
quanta tristezza, dignità, coraggio, tenerezza, nelle parole di quella nonna.
Una preghiera per lei, per tutte le vittime, per tutti i parenti, per tutti quegli angeli che li stanno soccorrendo
mammaalquadrato
Anche a me e mio marito ha colpito molto questa testimonianza. E anche a me ha ricordato molto la mia nonna.
Lascia un commento