– Mamma, scolta.
Esclama più volte al giorno Niccolò avvicinandosi con il braccio teso.
– Mamma dù (giù), duta pì (seduta qui).
Vuole che mi sieda accanto a lui e che accosti il mio orecchio alla sua bocca.
Poi mi passa il suo bracciotto da duenne attorno al collo, risale la testa con la mano e appoggia il palmo sul capo.
Premendo la manina sulla testa, mi sussurra le prime parole che gli vengono in mente. Ieri era “scolta”, oggi “tao”.
Le pronuncia sottovoce, come se fosse il segreto più importante e bello del mondo.
E forse lo è davvero.
che dolcezza infinita…mi son venuti i brividi a leggere…..ma com’è che da quando son diventata mamma…son diventata emotivamente “instabile”????!!!!! :8
prima ero un’orso…ora piango e mi commuovo per nulla…mi emoziona persino quando l’equilibrista (1 anno) mi chiama insistentemente “mamma mamma mamma” e poi con il suo indice paffutello mi fa capire quello che vuole…. :love:
maròòòòòòòòòò che tenerezza sconfinata
Siamo i loro primi amori. Non esiste nulla che mi faccia commuovere di più. Quegli occhietti e quelle manine che descrivi così bene me li immagino tra anni, posarsi sulle nostre testoline inbiancate.
che tenerezza!
Lo sono. Però tu sei giovane o sbaglio?
Io a 17 anni non li potevo vedere nemmeno dipinti. Mi mettevano a disagio.
Hai dei fratelli piccoli?
Io penso che i bimbi sono un mondo davvero straordinario