Quante di noi mamme si preoccupano della corretta idratazione dei propri figli? Una volta tornati a casa da scuole e asili, quanti bimbi si sentono rivolgere la domanda “hai bevuto?”
Non molti, probabilmente. Io stessa non l’ho fatto quasi mai e, lo ammetto, mi sono preoccupata che i figli bevessero solo nel momento in cui li ho visti alzarsi da tavola senza aver mai versato una goccia d’acqua nel bicchiere.
La maggior parte dei genitori non si preoccupa che i figli bevano adeguatamente e il 58% dei bambini non si idrata nella maniera corretta. Questo è ciò che emerge dalla ricerca su bambini e idratazione commissionata dal Gruppo Sanpellegrino a GFK.
I risultati di questa indagine sono stati presentati a Roma al convegno “Bere bene per crescere bene” promosso da FEMTEC (Federazione Mondiale del Termalismo e della Climatoterapia) e SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) in collaborazione con il Gruppo Sanpellegrino.
La ricerca ha evidenziato che i genitori italiani non si preoccupano abbastanza di quanto i propri figli bevano durante la giornata e ha sottolineato l’importanza di un’educazione di tutta la famiglia a una corretta idratazione.
Perché è così importante idratarsi ed educare i nostri figli a farlo nella maniera corretta? Perché un’idratazione insufficiente, anche se di percentuale minima, influisce notevolmente sul benessere della persona. Nel corso della conferenza ho scoperto che gli effetti di un’idratazione non corretta sono tanti. Eccone alcuni in punti.
- Una idratazione insufficiente anche minima ha conseguenze fisiche come il peggioramento dei processi digestivi, dolori di tipo muscolo-scheletrici, dolori articolari, cefalee, ma anche effetti sull’intelletto.
- Una cattiva idratazione ostacola anche i processi cognitivi, riduce la capacità di concentrazione, la memoria a breve termine e le abilità aritmetiche. Il cervello è fatto sostanzialmente di acqua, se non ci idratiamo correttamente, non potrà funzionare al massimo.
- Studi recenti, inoltre, stanno evidenziando sempre di più una certa correlazione tra corretta idratazione e prevenzione dell’obesità infantile.
Tutto ciò che riguarda la corretta idratazione è stato riassunto in un decalogo redatto dalla SIPPS con il supporto incondizionato del Gruppo Sanpellegrino, rivolto ai genitori. Nelle 10 cose da sapere riguardo all’acqua in età pediatrica si trovano anche risposte relative a quanta e quale acqua debbano bere i bambini a seconda dell’età.
Qui trovi il decalogo della corretta idratazione
Sono tornata a casa da questa conferenza piena di buoni propositi, per tutta la famiglia: da oggi farò molta più attenzione a che i miei figli si idratino correttamente. Ma come riuscire a convincerli a bere? Soprattutto se piccoli, non è facile che comprendano a pieno l’importanza di bere acqua, e non si può aspettare che abbiano sete.
La prima regola valida in questo caso come in ogni campo educativo è semplice: dare il buon esempio. In seconda battuta può essere utile trovare dei trucchi per rendere il bere un gioco divertente, oltre che un rituale da fare insieme.
Il Gruppo Sanpellegrino, conscio dell’importanza dell’educazione alla corretta idratazione, ha avviato un progetto dedicato alle scuole primarie che si chiama Hydratation@school realizzato con la supervisione scientifica di Nutrition Foundation of Italy e il supporto della SIPPS. Scopo del progetto è quello di sensibilizzare fin da piccoli i bambini sull’importanza dell’idratazione e di uno stile di vita sano ed equilibrato. Sul sito del progetto troverete una sezione dedicata agli insegnanti, una per i genitori, e tanti spunti utili perché i bambini imparino a bere bene.
Lucia D’Adda
Questo post è realizzato con la collaborazione del Gruppo Sanpellegrino
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