Ester Bartolomei per MammaImperfetta
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L’ultimo dei miei figli ha compiuto un anno proprio in questa stagione fredda, caratterizzata da raffreddori e influenza. Noi però non ci scoraggiamo, abbiamo uno strumento semplice che ci aiuta quotidianamente: Narhinel.
Ho iniziato a usarlo con frequenza anni fa con gli altri piccoli di casa e l’ho trovato geniale e utilissimo: una pompetta aspiratrice la cui forza siamo noi a dosare, in morbida plastica per evitare di far male al nasino del nostro piccolo e con una forma comoda da impugnare.
Ormai è un appuntamento che si ripete tutti i giorni e adesso, che il raffreddore regna costante, anche più spesso, perché così può respirare meglio. Precedo il suo uso con la soluzione fisiologica, passo essenziale per ammorbidire le mucose delicate, affinando la tecnica che prevede: un sorriso, una canzoncina amata e movimenti veloci e sicuri per una prima spruzzata nella narice destra (con la guancia destra posata sul materassino del fasciatoio) e poi una seconda in quella sinistra. Questa è la parte peggiore e all’inizio mi spaventavo molto per le urla che riusciva a produrre il dolce e piccolo amore, quindi dico anche a voi di non impressionarvi, o meglio, concedetevelo ma rimanete fermi e convinti di quello che state facendo, perchè è assolutamente per il suo bene e soprattutto è certo che non gli state facendo male: è solo acqua.
Il passaggio successivo è quello con l’aspiratore e qui purtroppo, avendo la bocca impegnata per aspirare, non potrete cantare la sua nenia preferita, ma sarà solo per pochi secondi e il piccolo potrà sopportarlo facilmente così avrà il nasino completamente libero e lui sarà felice di respirare bene, ve lo assicuro. Aiuta avere vicino al suo viso un fazzoletto pulito per asciugarlo, sia quando usate la soluzione fisiologica, sia quando gli liberate il nasino con Narhinel.
Per noi è l’appuntamento fisso appena sveglio e prima di andare a dormire, ma intensifichiamo l’uso nei giorni in cui il naso è chiuso per colpa del raffreddore.
Rimarrete sorpresi come con il tempo il vostro piccolo riconoscerà questo suo amico fidato e piangerà sempre meno anzi a volte sorriderà stupendovi, mentre fermo in attesa aspetta la fine di tutte le operazioni.
Io spesso lo lascio giocare con questo salvifico arnese e lui ormai, che ne conosce bene l’uso, prova da solo ad avvicinarlo al nasino a dimostrazione del fatto che l’obiettivo di renderlo un rito quotidiano e benefico è stato raggiunto.
E voi lo avete mai provato? Come fate a liberare il naso del vostro bambino?
Me lo ha consigliato la pediatra quando mia figlia a 6 mesi ha avuto l’otite, lo uso da anni quasi tutti i giorni e le mie figlie si ammalano pochissimo.
Il mio pediatra invece mi ha consigliato l’aspirazione nasale per liberare il nasino e prevenire brutte complicanze come le otiti….
La mia pediatra è contraria. Dice che irrita ancora di più le mucose, facendo più danno. Meglio i lavaggi nasali.